Cronaca
Bambino morto in acqua a Margherita di Savoia, archiviata indagine a carico di sette persone
La tragedia avvenne il 5 luglio 2023 presso lo stabilimento “Il Paradiso dei giovani”
Margherita - venerdì 20 dicembre 2024
10.04
La tragica morte di Claudio Dario Marian Brizan, il bambino di 6 anni deceduto il 5 Luglio 2023 mentre giocava a riva con gli amichetti della colonia estiva che stava frequentando, aveva scosso profondamente la comunità margheritana.
All'indomani del triste episodio è stata aperta un'indagine a carico di sette persone (tra cui un bagnino in servizio presso lo stabilimento balneare in cui avvenne il decesso), per annegamento del piccolo. Il GIP Maria Michele Valente del Tribunale di Foggia ha disposto l'archiviazione dell'indagine, a seguito degli esami autoptici eseguiti sul corpo del bambino dal Prof. Luigi Cipolloni.
Il medico legale ha infatti rilevato che il decesso del bambino è riconducibile ad una morte cardiaca in presenza di focolai di miocardite, e che i soccorsi non furono prestati in ritardo. Insomma, viene esclusa qualsiasi ipotesi di annegamento. Nel dispositivo di archiviazione, giunto a conclusione dell'udienza dello scorso 21 Novembre, si fa riferimento alla circostanza che il piccolo sia stato trovato riverso in uno specchio d'acqua di soli 20 cm di profondità, quindi alla riva, e che è stato soccorso prontamente, anche se purtroppo senza esito, dal bagnino, da un medico presente nello stabilimento, da una puericultrice e dal personale del 118.
All'indomani del triste episodio è stata aperta un'indagine a carico di sette persone (tra cui un bagnino in servizio presso lo stabilimento balneare in cui avvenne il decesso), per annegamento del piccolo. Il GIP Maria Michele Valente del Tribunale di Foggia ha disposto l'archiviazione dell'indagine, a seguito degli esami autoptici eseguiti sul corpo del bambino dal Prof. Luigi Cipolloni.
Il medico legale ha infatti rilevato che il decesso del bambino è riconducibile ad una morte cardiaca in presenza di focolai di miocardite, e che i soccorsi non furono prestati in ritardo. Insomma, viene esclusa qualsiasi ipotesi di annegamento. Nel dispositivo di archiviazione, giunto a conclusione dell'udienza dello scorso 21 Novembre, si fa riferimento alla circostanza che il piccolo sia stato trovato riverso in uno specchio d'acqua di soli 20 cm di profondità, quindi alla riva, e che è stato soccorso prontamente, anche se purtroppo senza esito, dal bagnino, da un medico presente nello stabilimento, da una puericultrice e dal personale del 118.