Cronaca
Atti persecutori nei confronti della moglie, manette a un 46enne
La vittima ha utilizzato il linguaggio in codice "Signal for help" per attirare l'attenzione di un'altra donna che ha avvertito le forze dell'ordine
Margherita - venerdì 1 aprile 2022
14.28
I Carabinieri della Stazione di Margherita di Savoia hanno arrestato in flagranza di reato un 46enne del luogo con l'accusa di atti persecutori nei confronti della moglie, dalla quale è in fase di separazione. I militari dell'Arma sono intervenuti a seguito di quanto riscontrato giovedì sera nel centro della cittadina salinara.
Una signora, che si trovava a passeggiare vicino alla coppia, ha notato come la vittima, attraverso dei segnali con le mani, intendesse comunicare qualcosa. La donna ha deciso allora di seguirla, cercando di decifrare quei segni e comprendendo, di lì a poco, il loro significato: il segnale di aiuto lanciato da chi sta subendo una violenza domestica.
Compresa la situazione, la signora ha avvertito i Carabinieri, giunti subito sul posto. Una volta individuata l'abitazione della coppia, che nel frattempo era rincasata, e udite alcune urla provenire dall'appartamento in questione, i militari hanno iniziato a bussare con insistenza al portone d'ingresso, che risultava chiuso a chiave. In quegli istanti, mentre la donna implorava ai Carabinieri di non andare via e di sfondare la porta per salvarla, l'uomo, resosi conto di essere braccato e che i militari avrebbero presto sfondato la porta, ha consentito loro di accedere. I militari lo hanno prontamente bloccato evitando che le conseguenze dei suoi comportamenti potessero divenire irreparabili. Eloquente la scena nella quale si sono imbattuti: un'abitazione a soqquadro, una donna seduta a terra ed in lacrime con lividi ed escoriazioni al volto e in altre zone del corpo e l'uomo che, incurante della loro presenza, provava a colpire nuovamente la vittima. La donna in passato aveva denunciato il marito sempre per stalking già nel 2019 e nel 2020 ma, non riuscendo a staccarsi definitivamente dall'uomo, aveva continuato a convivere con lui. Dalla fine di febbraio 2022 era stato poi revocato il divieto di avvicinamento imposto al 46enne e i due avevano deciso di riprovare a frequentarsi. Anche nel periodo successivo alla revoca del provvedimento cautelare e fino al suo arresto in flagranza, il 46enne aveva continuato a perseguitarla ed intimidirla con i suoi atteggiamenti aggressivi. L'uomo, un pregiudicato di Margherita di Savoia già noto alle forze dell'ordine, utilizzava spesso il pretesto della gelosia per sfogare sulla donna i propri stati di alterazione dovuti all'abuso di alcool e di sostanze stupefacenti.
La donna è stata condotta al pronto soccorso dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta dove le sono state prestate le cure del caso, mentre l'uomo è stato tratto in arresto per atti persecutori e portato nel carcere di Trani su disposizione dell'Autorità Giudiziaria informata dai Carabinieri di Margherita di Savoia.
L'accaduto ricorda, tra l'altro, l'importanza del "Signal for help", un segnale internazionale che vale come urgente richiesta d'aiuto; un segnale che tutti dobbiamo saper riconoscere e replicare se drammaticamente ce ne fosse bisogno, in una conversazione su zoom o aprendo la porta di casa magari per ricevere un pacco.
Una signora, che si trovava a passeggiare vicino alla coppia, ha notato come la vittima, attraverso dei segnali con le mani, intendesse comunicare qualcosa. La donna ha deciso allora di seguirla, cercando di decifrare quei segni e comprendendo, di lì a poco, il loro significato: il segnale di aiuto lanciato da chi sta subendo una violenza domestica.
Compresa la situazione, la signora ha avvertito i Carabinieri, giunti subito sul posto. Una volta individuata l'abitazione della coppia, che nel frattempo era rincasata, e udite alcune urla provenire dall'appartamento in questione, i militari hanno iniziato a bussare con insistenza al portone d'ingresso, che risultava chiuso a chiave. In quegli istanti, mentre la donna implorava ai Carabinieri di non andare via e di sfondare la porta per salvarla, l'uomo, resosi conto di essere braccato e che i militari avrebbero presto sfondato la porta, ha consentito loro di accedere. I militari lo hanno prontamente bloccato evitando che le conseguenze dei suoi comportamenti potessero divenire irreparabili. Eloquente la scena nella quale si sono imbattuti: un'abitazione a soqquadro, una donna seduta a terra ed in lacrime con lividi ed escoriazioni al volto e in altre zone del corpo e l'uomo che, incurante della loro presenza, provava a colpire nuovamente la vittima. La donna in passato aveva denunciato il marito sempre per stalking già nel 2019 e nel 2020 ma, non riuscendo a staccarsi definitivamente dall'uomo, aveva continuato a convivere con lui. Dalla fine di febbraio 2022 era stato poi revocato il divieto di avvicinamento imposto al 46enne e i due avevano deciso di riprovare a frequentarsi. Anche nel periodo successivo alla revoca del provvedimento cautelare e fino al suo arresto in flagranza, il 46enne aveva continuato a perseguitarla ed intimidirla con i suoi atteggiamenti aggressivi. L'uomo, un pregiudicato di Margherita di Savoia già noto alle forze dell'ordine, utilizzava spesso il pretesto della gelosia per sfogare sulla donna i propri stati di alterazione dovuti all'abuso di alcool e di sostanze stupefacenti.
La donna è stata condotta al pronto soccorso dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta dove le sono state prestate le cure del caso, mentre l'uomo è stato tratto in arresto per atti persecutori e portato nel carcere di Trani su disposizione dell'Autorità Giudiziaria informata dai Carabinieri di Margherita di Savoia.
L'accaduto ricorda, tra l'altro, l'importanza del "Signal for help", un segnale internazionale che vale come urgente richiesta d'aiuto; un segnale che tutti dobbiamo saper riconoscere e replicare se drammaticamente ce ne fosse bisogno, in una conversazione su zoom o aprendo la porta di casa magari per ricevere un pacco.