Zapponeta, sospese licenze a un circolo privato
Per i Carabinieri è «una minaccia per l'ordine e la sicurezza pubblica»
lunedì 12 novembre 2018
13.56
Nel primo pomeriggio di sabato scorso i Carabinieri della Stazione di Zapponeta hanno dato esecuzione al decreto di sospensione, disposto su loro proposta dal Questore di Foggia per un periodo di trenta giorni, ai sensi dell'art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, delle licenze ed autorizzazioni concesse a un circolo privato, in quanto ritenuto essere una minaccia per l'ordine e della sicurezza pubblica.
Il provvedimento scaturisce dai controlli, svolti dai militari dell'Arma, e dagli stessi riferiti al Questore di Foggia, a seguito delle numerose lamentele registrate tra la popolazione residente, preoccupata per la concentrazione di numerose persone pregiudicate e pericolose, che avevano eletto a luogo di abituale ritrovo il circolo in questione, il cui presidente, M.N.D., un 26enne di nazionalità rumena residente in Zapponeta, di fatto lo gestiva come un vero e proprio esercizio pubblico, con somministrazione di bevande e alimenti, sia all'interno che all'esterno dei locali, a favore di chiunque si presentasse.
I Carabinieri, quindi, avevano accertato che il circolo era effettivamente l'abituale ritrovo di pregiudicati, constatando anche che numerosi soci fondatori ed iscritti risultavano gravati da pregiudizi penali per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio. In occasione di alcuni controlli, inoltre, era stata constata la presenza di avventori non iscritti nel libro dei soci, tra cui diversi minorenni, alcuni dei quali già gravati da precedenti di polizia. In maniera del tutto analoga ad un esercizio pubblico, il circolo aveva la porta di accesso completamente aperta, rendendo ben visibili i locali dall'esterno, compreso il banco di mescita, con alcuni avventori che sostavano sulla porta d'ingresso del club, bevendo alcolici.
Da più approfonditi accertamenti effettuati su alcune domande di tesseramento, presentate da aspiranti soci minorenni, è anche risultato che queste erano state falsificate, essendo state redatte da uno dei soci fondatori e, su invito di quest'ultimo, sottoscritte dagli stessi minori e non dai loro genitori, come invece previsto dalla normativa di settore.
Il 26 luglio scorso, dopo appena dieci giorni dalla sua aper
tura, all'ingresso del circolo si era verificato l'accoltellamento di un pregiudicato, con l'arresto del responsabile per tentato omicidio da parte dei Carabinieri e la denuncia del correo per tentato omicidio e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso dei controlli, inoltre, i Carabinieri hanno accertato che il circolo, benché costituito come associazione sportiva tesa a promuovere iniziative nel campo dello sport dilettantistico, della cultura, della musica e del turismo, di fatto non ha mai dato impulso ad alcuna di queste attività, evidenziandosi solo come luogo di ritrovo per la consumazione di cibi e bevande alcoliche, oltre che per il gioco del biliardo e delle carte.
Al fine, dunque, di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica, il Questore della Provincia di Foggia ha ritenuto necessario accogliere la richiesta dell'Arma di Zapponeta, disponendo la sospensione, per 30 giorni, delle licenze ed autorizzazioni concesse al circolo privato.
Il provvedimento scaturisce dai controlli, svolti dai militari dell'Arma, e dagli stessi riferiti al Questore di Foggia, a seguito delle numerose lamentele registrate tra la popolazione residente, preoccupata per la concentrazione di numerose persone pregiudicate e pericolose, che avevano eletto a luogo di abituale ritrovo il circolo in questione, il cui presidente, M.N.D., un 26enne di nazionalità rumena residente in Zapponeta, di fatto lo gestiva come un vero e proprio esercizio pubblico, con somministrazione di bevande e alimenti, sia all'interno che all'esterno dei locali, a favore di chiunque si presentasse.
I Carabinieri, quindi, avevano accertato che il circolo era effettivamente l'abituale ritrovo di pregiudicati, constatando anche che numerosi soci fondatori ed iscritti risultavano gravati da pregiudizi penali per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio. In occasione di alcuni controlli, inoltre, era stata constata la presenza di avventori non iscritti nel libro dei soci, tra cui diversi minorenni, alcuni dei quali già gravati da precedenti di polizia. In maniera del tutto analoga ad un esercizio pubblico, il circolo aveva la porta di accesso completamente aperta, rendendo ben visibili i locali dall'esterno, compreso il banco di mescita, con alcuni avventori che sostavano sulla porta d'ingresso del club, bevendo alcolici.
Da più approfonditi accertamenti effettuati su alcune domande di tesseramento, presentate da aspiranti soci minorenni, è anche risultato che queste erano state falsificate, essendo state redatte da uno dei soci fondatori e, su invito di quest'ultimo, sottoscritte dagli stessi minori e non dai loro genitori, come invece previsto dalla normativa di settore.
Il 26 luglio scorso, dopo appena dieci giorni dalla sua aper
tura, all'ingresso del circolo si era verificato l'accoltellamento di un pregiudicato, con l'arresto del responsabile per tentato omicidio da parte dei Carabinieri e la denuncia del correo per tentato omicidio e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso dei controlli, inoltre, i Carabinieri hanno accertato che il circolo, benché costituito come associazione sportiva tesa a promuovere iniziative nel campo dello sport dilettantistico, della cultura, della musica e del turismo, di fatto non ha mai dato impulso ad alcuna di queste attività, evidenziandosi solo come luogo di ritrovo per la consumazione di cibi e bevande alcoliche, oltre che per il gioco del biliardo e delle carte.
Al fine, dunque, di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica, il Questore della Provincia di Foggia ha ritenuto necessario accogliere la richiesta dell'Arma di Zapponeta, disponendo la sospensione, per 30 giorni, delle licenze ed autorizzazioni concesse al circolo privato.