Zapponeta. Si era costruito un fucile con le proprie mani, arrestato 63enne ingegnoso
L'arma era perfettamente funzionante
mercoledì 14 novembre 2018
12.08
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Zapponeta, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno tratto in arresto per detenzione di un'arma clandestina Natale Valentinjo, 63enne del posto, già noto alle Forze dell'ordine.
L'arresto scaturisce da un servizio di controllo del territorio effettuato dai Carabinieri di Zapponeta, durante il quale i militari hanno effettuato un controllo con successiva perquisizione, assieme alle unità cinofile di Modugno, nel casolare dell'uomo, rinvenendovi un rudimentale fucile costruito artigianalmente e le relative munizioni calibro 12.
Il fucile, realizzato ad arte con tubi e congegni di scatto perfettamente funzionanti, è risultato essere in grado di sparare e, chiaramente, non reca alcun numero di matricola, quindi da considerarsi a tutti gli effetti un'arma clandestina. Per tale motivo il 63enne è stato tratto in arresto, nella flagranza del reato di detenzione di arma clandestina, venendo denunciato anche per l'illecita detenzione del munizionamento rinvenuto, che, unitamente al fucile, è stato posto sotto sequestro.
Il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia ha disposto che l'arrestato venisse ristretto nel Carcere di Foggia, dove è stato tradotto ed associato al termine degli atti.
Nei termini imposti dalla Legge, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia ha poi convalidato l'arresto operato dai Carabinieri.
L'arresto scaturisce da un servizio di controllo del territorio effettuato dai Carabinieri di Zapponeta, durante il quale i militari hanno effettuato un controllo con successiva perquisizione, assieme alle unità cinofile di Modugno, nel casolare dell'uomo, rinvenendovi un rudimentale fucile costruito artigianalmente e le relative munizioni calibro 12.
Il fucile, realizzato ad arte con tubi e congegni di scatto perfettamente funzionanti, è risultato essere in grado di sparare e, chiaramente, non reca alcun numero di matricola, quindi da considerarsi a tutti gli effetti un'arma clandestina. Per tale motivo il 63enne è stato tratto in arresto, nella flagranza del reato di detenzione di arma clandestina, venendo denunciato anche per l'illecita detenzione del munizionamento rinvenuto, che, unitamente al fucile, è stato posto sotto sequestro.
Il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia ha disposto che l'arrestato venisse ristretto nel Carcere di Foggia, dove è stato tradotto ed associato al termine degli atti.
Nei termini imposti dalla Legge, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia ha poi convalidato l'arresto operato dai Carabinieri.