Vicenda AtiSale, RSU sul piede di guerra
I Sindacati minacciano uno sciopero generale
venerdì 23 ottobre 2015
11.31
Un'azione che si fa sempre più pressante. La RSU, rappresentanza sindacale unitaria, e gli operai della Salina di Margherita di Savoia parlano chiaro: «Il prossimo passo sarà uno sciopero generale». Questo emerge dalla lettera firmata dei 4 rappresentanti sindacali, Nicola Russo (CISL), Cosimo Damiano Ronzino (CGIL), Lamonaca Gaetano e Di pace Nunzio (UILA), indirizzata alla dirigenza AtiSale, azienda che gestisce le saline più grandi d'Europa. Una lotta portata avanti da sindacalisti e operai dal 2011, anno in cui il gruppo costituito all'imprenditore leccese Giovanni Semeraro e l'imprenditore siciliano Giacomo D'alì, attuale presidente, ha acquistato l'azienda.
«Visto il vostro immobilismo, - affermano i sindacati - vista la mancanza di delucidazioni in merito alle richieste ripetutamente avanzate, vista la realtà che vede un'azienda alla deriva, la RSU, unitariamente all'assemblea - fra sindacati e lavoratori - nella seduta del 22/10/2015, dichiara lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari». Un'azione che mira a creare disagio perché in questo modo all'azienda non vengono garantite ore di lavoro in più rispetto all'orario lavorativo settimanale, rallentando in questo modo la produzione. Basti pensare che questa è una delle misure operate dai datori di lavoro nei periodi in cui il lavoro scarseggia. «Inoltre si comunica - continuano i rappresentanti sindacali - che i lavoratori con la RSU non avranno remora nel breve periodo a intraprendere azioni più forti, quali lo sciopero».
«Visto il vostro immobilismo, - affermano i sindacati - vista la mancanza di delucidazioni in merito alle richieste ripetutamente avanzate, vista la realtà che vede un'azienda alla deriva, la RSU, unitariamente all'assemblea - fra sindacati e lavoratori - nella seduta del 22/10/2015, dichiara lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari». Un'azione che mira a creare disagio perché in questo modo all'azienda non vengono garantite ore di lavoro in più rispetto all'orario lavorativo settimanale, rallentando in questo modo la produzione. Basti pensare che questa è una delle misure operate dai datori di lavoro nei periodi in cui il lavoro scarseggia. «Inoltre si comunica - continuano i rappresentanti sindacali - che i lavoratori con la RSU non avranno remora nel breve periodo a intraprendere azioni più forti, quali lo sciopero».