Viabilità provinciale, scarsa attività di manutenzione
Francesco Ventola parla di «situazione catastrofica»
mercoledì 8 marzo 2017
17.30
«Siamo all'ennesimo grido d'allarme del Settore viabilità e trasporti della Provincia. Se da una parte continuano le segnalazioni con richieste di interventi manutentivi sulla viabilità di competenza provinciale, dall'altra, sono oramai a zero le probabilità di risposta. L'Ente non può fare nessuna attività di prevenzione e manutenzione a causa della totale assenza di risorse finanziarie dedicate e della conclamata carenza di risorse umane». Scrive così Francesco Ventola, già primo presidente della Provincia di Barletta Andria Trani e Consigliereregionale del Gruppo "Direzione Italia".
«E' questo, in sintesi, l'ulteriore conferma di una situazione che non è fuori luogo definire catastrofica con buona pace di chi se ne è reso artefice. A denunciarlo è una reiterata nota degli uffici provinciali, da me ricevuta tra gli altri destinatari, che non a caso richiama questioni oltremodo delicate perché investono anche responsabilità personali e penali. Sotto lo slogan di "Abbasso le province e la casta dei politici" Renzi e Del Rio - che tuttora continua a fare il ministro -, hanno guidato la pattuglia di coloro che hanno solo strumentalizzato e ingarbugliato la matassa. Le Province non sono state abolite ma si è creata confusione ed ulteriore inefficienza. Quello reiteratamente lamentato dal dirigente del settore viabilità della Provincia, a cui va la mia solidarietà, è uno dei tanti disastri della presunta riforma Renzi-DEL RIO, se si pensa alle altre competenze provinciali come ad esempio agli istituti scolastici e all'ambiente.
In questa fase di "sopravvivenza", l'Ente può portare avanti gli interventi assunti per tempo e con lungimiranza, quelli inseriti nel programma delle opere pubbliche che comprendono il completamento e l'ammodernamento di arterie provinciali (la Andria-Trani oramai arrivata al fine lavori, la Bisceglie-Andria, la Canosa-Andria ed il completamento della Canosa-Minervino-Spinazzola ex R6) e la costruzione o l'adeguamento di infrastrutture e plessi scolastici, trattandosi di risorse in conto capitale. Praticamente nulla, però e suo malgrado, la Provincia può mettere a disposizione per le spese correnti necessarie alla manutenzione. Ma non è tutto se si pensa all'aggravante costituito dalle possibili spese risarcitorie rinvenibili dai danni provocati dalla mancanza di interventi di riparazione delle strade. Siamo al cane che si morde la coda mentre in Italia, come al solito, chi dovrebbe pagare continua a farla da padrone governando il Paese. E' bastato rimescolare le carte. Sotto mentite spoglie, Renzi e Del Rio continuano a stare da quella parte della barricata con il benestare del Partito Democratico.
Probabilmente, ancora una volta gli appelli passeranno senza sollevare clamore, fanno poca notizia, ci si è un po' tutti assuefatti, si è più attenti agli scandali purtroppo quotidiani. Sembrano beghe tra partiti e loro personaggi. Io stesso posso apparire tale. Così non è. Dietro ci sono anni di impegno, di pianificazione e di programmazione cui hanno lavorato rappresentanti istituzionali e strutture pubbliche, persone che si sono dedicate con ogni loro risorsa. Assistere allo sfascio che ne è seguito fa male perché colpisce soprattutto un territorio che non merita di rimanerne così deluso».
«E' questo, in sintesi, l'ulteriore conferma di una situazione che non è fuori luogo definire catastrofica con buona pace di chi se ne è reso artefice. A denunciarlo è una reiterata nota degli uffici provinciali, da me ricevuta tra gli altri destinatari, che non a caso richiama questioni oltremodo delicate perché investono anche responsabilità personali e penali. Sotto lo slogan di "Abbasso le province e la casta dei politici" Renzi e Del Rio - che tuttora continua a fare il ministro -, hanno guidato la pattuglia di coloro che hanno solo strumentalizzato e ingarbugliato la matassa. Le Province non sono state abolite ma si è creata confusione ed ulteriore inefficienza. Quello reiteratamente lamentato dal dirigente del settore viabilità della Provincia, a cui va la mia solidarietà, è uno dei tanti disastri della presunta riforma Renzi-DEL RIO, se si pensa alle altre competenze provinciali come ad esempio agli istituti scolastici e all'ambiente.
In questa fase di "sopravvivenza", l'Ente può portare avanti gli interventi assunti per tempo e con lungimiranza, quelli inseriti nel programma delle opere pubbliche che comprendono il completamento e l'ammodernamento di arterie provinciali (la Andria-Trani oramai arrivata al fine lavori, la Bisceglie-Andria, la Canosa-Andria ed il completamento della Canosa-Minervino-Spinazzola ex R6) e la costruzione o l'adeguamento di infrastrutture e plessi scolastici, trattandosi di risorse in conto capitale. Praticamente nulla, però e suo malgrado, la Provincia può mettere a disposizione per le spese correnti necessarie alla manutenzione. Ma non è tutto se si pensa all'aggravante costituito dalle possibili spese risarcitorie rinvenibili dai danni provocati dalla mancanza di interventi di riparazione delle strade. Siamo al cane che si morde la coda mentre in Italia, come al solito, chi dovrebbe pagare continua a farla da padrone governando il Paese. E' bastato rimescolare le carte. Sotto mentite spoglie, Renzi e Del Rio continuano a stare da quella parte della barricata con il benestare del Partito Democratico.
Probabilmente, ancora una volta gli appelli passeranno senza sollevare clamore, fanno poca notizia, ci si è un po' tutti assuefatti, si è più attenti agli scandali purtroppo quotidiani. Sembrano beghe tra partiti e loro personaggi. Io stesso posso apparire tale. Così non è. Dietro ci sono anni di impegno, di pianificazione e di programmazione cui hanno lavorato rappresentanti istituzionali e strutture pubbliche, persone che si sono dedicate con ogni loro risorsa. Assistere allo sfascio che ne è seguito fa male perché colpisce soprattutto un territorio che non merita di rimanerne così deluso».