Vertenza Oss, Fp Cgil Bat: «Serve un intervento urgente del Prefetto»
La segretaria generale Ilena Remini scrive alla Prefettura e per conoscenza al governatore Michele Emiliano
martedì 2 febbraio 2021
16.05
«La Asl Bt disattende le linee guida regionali non prorogando i contratti scaduti il 31 gennaio 2021 agli Operatori socio sanitari precari storici e assunti nel corso della prima ondata Covid, sostituendoli con altro personale precario dalla graduatoria del concorsone regionale di Foggia». La segretaria generale della Fp Cgil Bat, Ilena Remini scrive al Prefetto della Bat, il dott. Maurizio Valiante.
Nella lettera su ripercorrono i passaggi della vertenza e si chiede l'intervento della Prefettura affinché «venga garantito il diritto costituzionale alle cure migliori possibili, i LEA e la tenuta sociale». Nella missiva, inviata per conoscenza anche al governatore pugliese, Michele Emiliano, si chiede agli organi regionali di «voler urgentemente intervenire per far ripristinare il corretto esercizio dell'attività amministrativa in ossequio alle linee guida impartite dal Dipartimento della salute pugliese, affinché non si continui a sconfinare in una sorta di esercizio di autonomia individuale avulsa dall'alveo delle regole acclarate da tutti gli attori sociali e istituzionali che compongono i tavoli di concertazione della Regione Puglia».
Le richieste della numero uno della segreteria provinciale della Funzione pubblica partono da una premessa: le linee giuda regionali che disciplinano questa vertenza indicano chiaramente ai Direttori Generali la possibilità di prorogare i contratti al personale precario. E infatti le Asl di Lecce e Taranto hanno prorogato i contratti ai precari Oss. «Il licenziamento con mancato rinnovo dei contratti 164 operatori nella nostra Asl va ad acuire in modo drammatico l'insufficiente dotazione organica, tanto da mettere a rischio i livelli essenziali di assistenza, tanto da non permettere agli stessi Oss licenziati di poter beneficiare delle ferie residue, soprattutto in un momento particolarmente delicato, a causa di una emergenza sanitaria che rischia di portare al collasso l'intero sistema sanitario pubblico.
Se poi pensiamo alla variante inglese del Covid che, come comunicato dal governatore Emiliano, ha il 70% di velocità del contagio e di pericolosità rispetto a prima, appare evidente che il licenziamento dei precari sia avulso da qualsivoglia logica organizzativa e gestionale, in controtendenza con le linee guida nazionali e regionali e anacronistico rispetto ai modelli organizzativi rispondenti all'attuale complessa emergenza sanitaria. Il direttore generale della Asl Bt, contro le direttive regionali, che prevedono di assumere dalla graduatoria del concorsone Oss di Foggia di assumere solo personale a tempo indeterminato per evitare di generare altro precariato nelle aziende sanitarie, sta inoltre reclutando in questi giorni personale dallo stesso concorsone, con contratti a tempo determinato di solo 4 mesi», si legge ancora nel testo.
«In sostanza, si sostituiscono precari formati da oltre un anno sul campo di battaglia, con altri precari che avrebbero invece diritto all'assunzione in quanto vincitori di concorso ed idonei. Pensavamo che l'emergenza pandemica avesse acceso un faro sulla necessità di rafforzare la sanità pubblica attraverso occupazione buona e stabile, evidentemente non tutti hanno la stessa percezione; anche la pandemia è diventata strumento per generare precarietà e contrapposizioni tra lavoratori», dice Remini che sottolinea all'attenzione del Prefetto, di cui chiede l'intervento, come sia «evidente che il reclutamento di altri precari abbia implicazioni, sia di natura organizzativa che sociali, i cui effetti hanno una pluralità di conseguenze negative sull'intero sistema sanitario anche in termini di servizi da erogare all'utenza».
Nella lettera su ripercorrono i passaggi della vertenza e si chiede l'intervento della Prefettura affinché «venga garantito il diritto costituzionale alle cure migliori possibili, i LEA e la tenuta sociale». Nella missiva, inviata per conoscenza anche al governatore pugliese, Michele Emiliano, si chiede agli organi regionali di «voler urgentemente intervenire per far ripristinare il corretto esercizio dell'attività amministrativa in ossequio alle linee guida impartite dal Dipartimento della salute pugliese, affinché non si continui a sconfinare in una sorta di esercizio di autonomia individuale avulsa dall'alveo delle regole acclarate da tutti gli attori sociali e istituzionali che compongono i tavoli di concertazione della Regione Puglia».
Le richieste della numero uno della segreteria provinciale della Funzione pubblica partono da una premessa: le linee giuda regionali che disciplinano questa vertenza indicano chiaramente ai Direttori Generali la possibilità di prorogare i contratti al personale precario. E infatti le Asl di Lecce e Taranto hanno prorogato i contratti ai precari Oss. «Il licenziamento con mancato rinnovo dei contratti 164 operatori nella nostra Asl va ad acuire in modo drammatico l'insufficiente dotazione organica, tanto da mettere a rischio i livelli essenziali di assistenza, tanto da non permettere agli stessi Oss licenziati di poter beneficiare delle ferie residue, soprattutto in un momento particolarmente delicato, a causa di una emergenza sanitaria che rischia di portare al collasso l'intero sistema sanitario pubblico.
Se poi pensiamo alla variante inglese del Covid che, come comunicato dal governatore Emiliano, ha il 70% di velocità del contagio e di pericolosità rispetto a prima, appare evidente che il licenziamento dei precari sia avulso da qualsivoglia logica organizzativa e gestionale, in controtendenza con le linee guida nazionali e regionali e anacronistico rispetto ai modelli organizzativi rispondenti all'attuale complessa emergenza sanitaria. Il direttore generale della Asl Bt, contro le direttive regionali, che prevedono di assumere dalla graduatoria del concorsone Oss di Foggia di assumere solo personale a tempo indeterminato per evitare di generare altro precariato nelle aziende sanitarie, sta inoltre reclutando in questi giorni personale dallo stesso concorsone, con contratti a tempo determinato di solo 4 mesi», si legge ancora nel testo.
«In sostanza, si sostituiscono precari formati da oltre un anno sul campo di battaglia, con altri precari che avrebbero invece diritto all'assunzione in quanto vincitori di concorso ed idonei. Pensavamo che l'emergenza pandemica avesse acceso un faro sulla necessità di rafforzare la sanità pubblica attraverso occupazione buona e stabile, evidentemente non tutti hanno la stessa percezione; anche la pandemia è diventata strumento per generare precarietà e contrapposizioni tra lavoratori», dice Remini che sottolinea all'attenzione del Prefetto, di cui chiede l'intervento, come sia «evidente che il reclutamento di altri precari abbia implicazioni, sia di natura organizzativa che sociali, i cui effetti hanno una pluralità di conseguenze negative sull'intero sistema sanitario anche in termini di servizi da erogare all'utenza».