Una tesi di laurea sul patrimonio industriale dismesso delle saline di Margherita
Lo studio delle giovani Anna Lorusso e Angela Manicone sarà discusso dopo Pasqua
lunedì 26 febbraio 2024
14.08
Margherita di Savoia, la Zona Umida, le Saline, il Capannone Nervi e le sue pertinenze al centro della tesi di laurea di due studentesse della facoltà di architettura dell'Università degli Studi della Basilicata, sede di Matera. Si chiamano Anna Lorusso ed Angela Manicone e sono entrambe di Altamura: stanno lavorando ad una tesi il cui titolo è "Il patrimonio industriale dismesso delle Saline di Margherita di Savoia", relatori il professor Antonio Monte e la professoressa Antonella Guida, correlatore il professor Giuseppe Francesco Rociola.
Una tesi scritta a quattro mani il cui tema principale è lo studio delle saline di Margherita di Savoia con riferimenti dettagliati al suo patrimonio architettonico e con particolare attenzione al tema dell'archeologia industriale ed al valore paesaggistico ed ambientale della Zona Umida.
«Ad attirarci — affermano le due laureande — è stata soprattutto la presenza del Magazzino Nervi, uno dei primi esempi di edificio a copertura parabolica progettati e costruiti negli anni '30 da Pierluigi Nervi, uno degli ingegneri italiani più famosi di tutti i tempi nonché un autentico innovatore che ha lasciato tracce molto importanti in questo territorio».
Il primo contatto è avvenuto nel marzo dello scorso anno tramite una richiesta inoltrata ad Atisale e grazie alla disponibilità della Dott.ssa Marina Marrone, responsabile Legale e Affari Generali dell'azienda, e degli ingegneri Antonio Valentino ed Angelo Delvecchio. Successivamente un ulteriore passo è stato compiuto in virtù del solido legame di stima professionale ed amicizia esistente tra il Prof. Monte ed il responsabile dell'UTC del Comune di Margherita di Savoia, arch. Paolo Camporeale. Particolare attenzione nel lavoro di ricerca delle due studentesse è stata rivolta alle officine ed alla centrale elettrica.
«La mia analisi — afferma Anna Lorusso — si è incentrata soprattutto sul progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione delle officine: si tratta di manufatti realizzati nello stesso periodo del Capannone Nervi e che hanno rappresentato per decenni il centro industriale delle saline».
Aggiunge Angela Manicone: «La centrale elettrica ha un valore molto importante poiché i due generatori della Salina di Margherita di Savoia sono stati realizzati dalla ditta "Franco Tosi" di Legnano, tra i pionieri nel settore dei generatori diesel, seguendo una tecnologia decisamente all'avanguardia per l'epoca e rappresentano dei preziosi reperti di archeologia industriale».
Nel corso della loro ultima visita a Margherita di Savoia le due laureande sono state ricevute dal sindaco, Bernardo Lodispoto, che ha rivolto loro un affettuoso augurio e parole di incoraggiamento per il lavoro che stanno conducendo nel nostro territorio: «Siamo orgogliosi che queste due brillanti studentesse dell'ateneo lucano — ha dichiarato il sindaco — abbiano scelto la Salina di Margherita di Savoia per la loro tesi: questo conferma la bontà della nostra decisione di puntare sul Magazzino Nervi e sulle sue pertinenze come un accumulatore culturale per le future prospettive di sviluppo del territorio per un ambizioso progetto che l'amministrazione comunale sta portando avanti di concerto con la Regione Puglia e con l'ausilio del MIBACT e dell'Agenzia Regionale del Demanio. Invito queste due nostre giovani amiche a condividere con la nostra comunità il prestigioso traguardo della laurea». La discussione della tesi è prevista dopo Pasqua.
Una tesi scritta a quattro mani il cui tema principale è lo studio delle saline di Margherita di Savoia con riferimenti dettagliati al suo patrimonio architettonico e con particolare attenzione al tema dell'archeologia industriale ed al valore paesaggistico ed ambientale della Zona Umida.
«Ad attirarci — affermano le due laureande — è stata soprattutto la presenza del Magazzino Nervi, uno dei primi esempi di edificio a copertura parabolica progettati e costruiti negli anni '30 da Pierluigi Nervi, uno degli ingegneri italiani più famosi di tutti i tempi nonché un autentico innovatore che ha lasciato tracce molto importanti in questo territorio».
Il primo contatto è avvenuto nel marzo dello scorso anno tramite una richiesta inoltrata ad Atisale e grazie alla disponibilità della Dott.ssa Marina Marrone, responsabile Legale e Affari Generali dell'azienda, e degli ingegneri Antonio Valentino ed Angelo Delvecchio. Successivamente un ulteriore passo è stato compiuto in virtù del solido legame di stima professionale ed amicizia esistente tra il Prof. Monte ed il responsabile dell'UTC del Comune di Margherita di Savoia, arch. Paolo Camporeale. Particolare attenzione nel lavoro di ricerca delle due studentesse è stata rivolta alle officine ed alla centrale elettrica.
«La mia analisi — afferma Anna Lorusso — si è incentrata soprattutto sul progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione delle officine: si tratta di manufatti realizzati nello stesso periodo del Capannone Nervi e che hanno rappresentato per decenni il centro industriale delle saline».
Aggiunge Angela Manicone: «La centrale elettrica ha un valore molto importante poiché i due generatori della Salina di Margherita di Savoia sono stati realizzati dalla ditta "Franco Tosi" di Legnano, tra i pionieri nel settore dei generatori diesel, seguendo una tecnologia decisamente all'avanguardia per l'epoca e rappresentano dei preziosi reperti di archeologia industriale».
Nel corso della loro ultima visita a Margherita di Savoia le due laureande sono state ricevute dal sindaco, Bernardo Lodispoto, che ha rivolto loro un affettuoso augurio e parole di incoraggiamento per il lavoro che stanno conducendo nel nostro territorio: «Siamo orgogliosi che queste due brillanti studentesse dell'ateneo lucano — ha dichiarato il sindaco — abbiano scelto la Salina di Margherita di Savoia per la loro tesi: questo conferma la bontà della nostra decisione di puntare sul Magazzino Nervi e sulle sue pertinenze come un accumulatore culturale per le future prospettive di sviluppo del territorio per un ambizioso progetto che l'amministrazione comunale sta portando avanti di concerto con la Regione Puglia e con l'ausilio del MIBACT e dell'Agenzia Regionale del Demanio. Invito queste due nostre giovani amiche a condividere con la nostra comunità il prestigioso traguardo della laurea». La discussione della tesi è prevista dopo Pasqua.