Una sala museale nel Torrione
È questa l'idea per mettere in mostra i quadri di autori margheritani
giovedì 7 maggio 2015
19.24
Salvaguardare e diffondere l'arte. Una delle priorità di Margherita di Savoia che oltre a godere di bellezze naturali come le saline più grandi d'Europa e la zona umida che ospita rare specie di volatili, possiede una pinacoteca con pezzi di grande valore e dei reperti archeologici marini appartenenti alla storia della città. «Alcune di quelle opere sono esposte al pubblico nelle tre aule che meglio rappresentano la cittadinanza: la sala del sindaco, la sala Giunta e l'aula consiliare». Queste le parole del sindaco Paolo Marrano che vuole dare la possibilità di «far conoscere queste opere d'arte che erano accatastate in un angolo del Torrione» Si tratta di quadri, almeno quelli esposti e personalmente visti, realizzati con olio su tela o con la tempera, che rappresentano scene di vita quotidiana, paesaggi o figure del posto. Appena si varca la l'ingresso dell'aula consiliare Ignazio Panunzio, si possono ammirare delle vere e proprie opere d'arte dipinte da autori locali come l'artista Russo. Sua è la tela rappresentante un paesaggio autunnale di campagna con due personaggi, un uomo e una donna, che rientrano nella propria abitazione rurale dopo una giornata di lavoro nei campi. Un'altra tela che rappresenta una scena di vita del popolo salinaro è quella dell'artista Giorgio che ritrae la processione con la statua della Madonna Addolorata. Qui si possono ammirare i costumi del tempo utilizzati dai chierici e dal popolo. Significativo è il quadro di Riglietti che rappresenta un'anziana che cuce all'aperto seduta su una sedia. Secondo quanto hanno riferito i più adulti, «la signora abitava nel quartiere di Punta Pagliaio ed era solita rammentare le reti e gli abiti come si vede nel dipinto». Insomma, non basterebbero queste righe per racchiudere il valore delle numerose opere che meglio potrebbe essere descritte da un docente di storia dell'arte. Sono stati proposti solo tre dei quadri presenti nell'aula consiliare. Ma è proprio sul punto dell'esposizione che non convergono le idee. Infatti, Margherita di Savoia ha "un contenitore culturale", come lo definisce il consigliere Vincenzo De Pietro, risalente al XVI secolo, cioè il Torrione costruito nel '500 dall'architetto militare Evangelista Menga da Copertino. Lo storico stabile, che costituisce da solo un'opera d'atre, racchiude la pinacoteca comunale intitolata a Francesco Galante Civera, giovane artista vissuto nella prima metà del '900, nato a Margherita di Savoia il 9 maggio 1911. Nella sua breve ma intensa carriera ha lasciato alla città dipinti e disegni di grande valore culturale, raffiguranti umili personaggi locali, contadini e pescatori all'opera, ritratti e autoritratti. Dinanzi a tanta bellezza che incontra la storia con i reperti archeologici marini che testimoniano la vita degli avi dei salinari, l'istanza mossa dal consigliere De Pietro è la seguente: «Esporre queste opere in luoghi esterni alla pinacoteca o ad un altro contenitore culturale potrebbe essere rischioso sia per la sicurezza che per la salvaguardia dei quadri. Inoltre, non dimentichiamo che i reperti ritrovati nel territorio salinaro sono dislocati in musei esterni. Sarebbe opportuno che la città ne rientrasse in possesso». Una posizione che trova una risposta del sindaco che lascia ben sperare i cittadini. «Ha fatto visita un rappresentante della sezione di Manfredonia che ha verificato se ci fosse l'idoneità per creare un museo nel secondo piano del Torrione. L'esito è stato positivo, bisognerà soltanto sistemare gli impianti di allarme e di videosorveglianza. Il museo di Manfredonia fornirà delle vetrinette per esporre in tutta sicurezza i reperti archeologici marini. Entro luglio Margherita di Savoia avrà il suo museo». E non solo. Continua il primo cittadino: qCi sono tre quadri realizzati e donati dalla pittrice salinara Galeotta, residente a Milano, raffiguranti la Stazione, il Comune vecchio e il Torrione. Bisogna evitare che accadano smarrimenti come in passato, basti pensare al quadro del Santissimo Salvatore che era presente nell'ufficio del Sindaco. Quello che c'è adesso è solo una copia. Il Comune ha fatto richiesta al Demanio di acquistare il magazzino Nervi e tutti i magazzini un tempo della Salina». Il magazzino Nervi, chiaramente, è un'opera d'atre dal valore storico-culturale, progettato nel 1935-36 dall'architetto Pier Luigi Nervi per i Monopoli dello Stato durante il Fascismo.