Una proposta di legge regionale dei 5 stelle sulle spiagge attrezzate per disabili
Galante: «Ora parte l'iter per la condivisione della proposta con le associazioni»
venerdì 24 giugno 2022
11.50
È stata incardinata in V Commissione Ambiente la proposta di legge del M5S sugli interventi volti a favorire l'accessibilità delle spiagge ai disabili. La proposta di legge ha l'obiettivo di garantire la presenza lungo la fascia costiera di aree attrezzate per le esigenze delle persone disabili.
La proposta è a prima firma del capogruppo Marco Galante che ha spiegato: «Nelle prossime sedute della commissione audiremo le associazioni che rappresentano il mondo della disabilità e il settore balneare per condividere insieme a loro la proposta e per integrarla e migliorarla con i loro suggerimenti. Al riguardo, invito le associazioni del settore interessate a dare un contributo a contattare me o gli uffici della Commissione per chiedere di essere auditi. Nonostante le tante norme volte a favorire la piena accessibilità delle spiagge alle persone con disabilità, purtroppo ci arrivano tante denunce sul fatto che il mare resta spesso un luogo inaccessibile. La proposta introduce disposizioni per assicurare che la pianificazione costiera comunale preveda, nell'ambito della quota destinata a spiagge libere con servizi, almeno una struttura che, in misura maggiore rispetto ai normali interventi per l'accesso al mare dei disabili, garantisca un'offerta di servizi e attrezzature specifici e ulteriori per ogni tipo di disabilità. I servizi specifici saranno definiti nel dettaglio nelle linee guida approvate dalla Giunta regionale».
In particolare, l'articolo 2 modifica la legge regionale 17/2015 disponendo che i piani comunali delle coste, che prevedono una quota massima del 40 per cento della zona destinata alla libera balneazione in cui possono essere realizzate strutture classificate come "spiaggia libera con servizi", garantiscano almeno una struttura attrezzata, per le specifiche esigenze dei soggetti diversamente abili. La struttura avrà le medesime caratteristiche di una spiaggia libera con servizi, ma in più il gestore dovrà garantire un'offerta di servizi in grado di rispondere anche alle disabilità più gravi.
«L'obiettivo - ha proseguito Galante - è quello di rendere realmente conforme il processo di pianificazione costiera al principio di accessibilità ai beni del demanio marittimo da parte dei soggetti disabili, mettendo a loro disposizione un servizio ulteriore che garantisca non solo le dotazioni minime, ma anche un'offerta di servizi completa e adatta ad ogni necessità, come ad esempio sollevapersone elettrici per il trasferimento delle persone dalle carrozzine normali a quelle speciali, carrozzine speciali idonee per l'entrata in acqua "Sand & Sea", sedie "job", strumenti e personale medico, automezzi attrezzati per il trasporto di persone in carrozzina, ecc. Non vogliamo creare situazioni di isolamento o segregazione, ma garantire un'offerta di servizi aggiuntiva e specifica in ogni comune costiero per consentire veramente a tutti di godere delle bellezze di tutte le località balneari pugliesi. Il modello proposto - conclude Galante - serve, inoltre, a creare una buona pratica e a stimolare la concorrenza nell'ambito dell'offerta di questi servizi da parte di tutti gli operatori del settore. Una pianificazione costiera attenta a questi aspetti, oltre a favorire il turismo delle persone con disabilità e migliorare i parametri di accoglienza di una località, è prima di tutto uno questione di uguaglianza sociale».
La proposta è a prima firma del capogruppo Marco Galante che ha spiegato: «Nelle prossime sedute della commissione audiremo le associazioni che rappresentano il mondo della disabilità e il settore balneare per condividere insieme a loro la proposta e per integrarla e migliorarla con i loro suggerimenti. Al riguardo, invito le associazioni del settore interessate a dare un contributo a contattare me o gli uffici della Commissione per chiedere di essere auditi. Nonostante le tante norme volte a favorire la piena accessibilità delle spiagge alle persone con disabilità, purtroppo ci arrivano tante denunce sul fatto che il mare resta spesso un luogo inaccessibile. La proposta introduce disposizioni per assicurare che la pianificazione costiera comunale preveda, nell'ambito della quota destinata a spiagge libere con servizi, almeno una struttura che, in misura maggiore rispetto ai normali interventi per l'accesso al mare dei disabili, garantisca un'offerta di servizi e attrezzature specifici e ulteriori per ogni tipo di disabilità. I servizi specifici saranno definiti nel dettaglio nelle linee guida approvate dalla Giunta regionale».
In particolare, l'articolo 2 modifica la legge regionale 17/2015 disponendo che i piani comunali delle coste, che prevedono una quota massima del 40 per cento della zona destinata alla libera balneazione in cui possono essere realizzate strutture classificate come "spiaggia libera con servizi", garantiscano almeno una struttura attrezzata, per le specifiche esigenze dei soggetti diversamente abili. La struttura avrà le medesime caratteristiche di una spiaggia libera con servizi, ma in più il gestore dovrà garantire un'offerta di servizi in grado di rispondere anche alle disabilità più gravi.
«L'obiettivo - ha proseguito Galante - è quello di rendere realmente conforme il processo di pianificazione costiera al principio di accessibilità ai beni del demanio marittimo da parte dei soggetti disabili, mettendo a loro disposizione un servizio ulteriore che garantisca non solo le dotazioni minime, ma anche un'offerta di servizi completa e adatta ad ogni necessità, come ad esempio sollevapersone elettrici per il trasferimento delle persone dalle carrozzine normali a quelle speciali, carrozzine speciali idonee per l'entrata in acqua "Sand & Sea", sedie "job", strumenti e personale medico, automezzi attrezzati per il trasporto di persone in carrozzina, ecc. Non vogliamo creare situazioni di isolamento o segregazione, ma garantire un'offerta di servizi aggiuntiva e specifica in ogni comune costiero per consentire veramente a tutti di godere delle bellezze di tutte le località balneari pugliesi. Il modello proposto - conclude Galante - serve, inoltre, a creare una buona pratica e a stimolare la concorrenza nell'ambito dell'offerta di questi servizi da parte di tutti gli operatori del settore. Una pianificazione costiera attenta a questi aspetti, oltre a favorire il turismo delle persone con disabilità e migliorare i parametri di accoglienza di una località, è prima di tutto uno questione di uguaglianza sociale».