Un defibrillatore per i giovani atleti in ricordo di Antonio
Famiglia dona 500 euro. Ogni ragazzo è un figlio
mercoledì 3 febbraio 2016
11.10
Aiutare gli altri ragazzi della squadra perché ognuno di loro è un giovane figlio come lo era Antonio. Lo sport è vita e per i giovani che lo praticano, bisogna evitare che non lo sia. Il desiderio di correre e buttare la palla in un canestro per ciascun atleta nasce dal proprio cuore che va tutelato in quanto organo vitale. La mamma è il papà di Antonio, adolescente morto 4 anni fa a causa di un tumore al cervello, hanno deciso di aiutare la squadra salinara di basket, la "A.S.D. Margherita Sport e Vita", con una borsa di studio di 500 euro da devolvere per le attività di stage. Quest'anno la società ha pensato di utilizzare quella cifra, col contributo di tutti gli iscritti all'associazione, per acquistare il defibrillatore, strumento che in campo può salvare la vita di tanti giovani atleti.
La cifra devoluta dalla famiglia di Antonio alla squadra, da ormai 4 anni, oltre al valore economico ha soprattutto un valore morale perché questi sono i soldi che avrebbero voluto investite per acquistare i libri di testo per il proprio figlio. Antonio è sempre parte attiva della squadra perché quel defibrillatore per i suoi amici può valere più di tanti passaggi fatti per andare a canestro.
La cifra devoluta dalla famiglia di Antonio alla squadra, da ormai 4 anni, oltre al valore economico ha soprattutto un valore morale perché questi sono i soldi che avrebbero voluto investite per acquistare i libri di testo per il proprio figlio. Antonio è sempre parte attiva della squadra perché quel defibrillatore per i suoi amici può valere più di tanti passaggi fatti per andare a canestro.