Torrione contenitore culturale sempre chiuso ai visitatori

Quadri e reperti messi in un angolo, altro che museo

martedì 24 maggio 2016 16.31
A cura di Giuseppe Capacchione
«Un contenitore culturale» è stato definito in Consiglio Comunale, ma finora di un contenitore ha avuto solo la chiusura ermetica, infatti i più giovani non sanno neanche quali opere ci siano al suo interno. A Margherita di Savoia la cultura c'è ma viene soppressa e una scoletresca non può neanche visitare il Torrione perché troverebbe il portone serrato. Mesi fa, secondo il sindaco, la cottadina pugliese avrebbe dovuto avere un centro museale con addirittura i resti archeologici dell'antica Salpi sparsi nel territorio. Ma ad oggi i salinari non hanno visto né i reperti né le bacheche videosorvegliate in cui si sarebbero dovuti conservare.

La struttura, costruita dall'architetto militare Evangelista Menga nel 1540 per avvistare l'avanzata dei turchi dal mare, si affaccia su Corso Vittorio Emanuele e ospita la pinacoteca comunale "Francesco Galante Civera". O meglio, un tempo si poteva chiamare pinacoteca, oggi i quadri sono dispersi in varie sedi, dall'aula consiliare all'aula di giunta, mettendo a rischio la tracciabilità delle opere degli artisti locali. Entrare nel Torrione è un'impresa, neanche se fosse l'aula bunker di un carcere di massima sicurezza. Da chi ci è stato è emerso che tele e disegni del maestro Civera sono tutti ammassati al primo piano e i reperti sono messi in un angolo. Tempo fa si è parlato di affidarlo in gestione a qualcuno che almeno lo aprisse ai visitatori, ma a quanto pare i salinari devono pagare biglietti anche elevati in altre città per vedere molto meno di ciò che offre la Torre delle Saline e ignorano la storia millenaria della propria città.
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