Tamponi case di riposo a Margherita di Savoia: tutti negativi al Covid-19
Lodispoto: «Ringrazio i gestori delle strutture, continuiamo a rispettare le regole»
domenica 26 aprile 2020
12.01
I tamponi effettuati dalla Asl Bt all'interno delle due casa di riposo a Margherita di Savoia hanno dato esito negativo al Covid-19. Si tratta in tutto di 45 ospiti e 23 operatori sanitari così divisi: 20 pazienti e 13 operatori nella "Pia Casa San Giuseppe", per sole donne, gestita dalle suore della Congregazione delle Serve dei Poveri in via Vittorio Veneto; 25 pazienti e 10 operatori nella "Casa Alloggio per Anziani So.ge.ca." gestita da privati nel quartiere Isola Verde - Città Giardino.
«Questa mattina mi è arrivata la comunicazione ufficiale di assenza di casi positivi nelle due strutture all'interno del territorio comunale», ha sottolineato il sindaco Bernardo Lodispoto. Di sicuro un sospiro di sollievo per aver scongiurato per il momento un'emergenza che purtroppo ha coinvolto diverse residenze sanitarie assistenziali della provincia di Barletta-Andria-Trani dall'inizio con la diffusione del virus fra la popolazione italiana.
«Ringrazio i gestori delle case di cura che sin dall'inizio dell'emergenza hanno messo in atto tutti i dispositivi di sicurezza sia interni che esterni, vietando l'accesso ai familiari e utilizzando mascherine, guanti e altri accorgimenti per chi lavorava nelle strutture», ha continuato il primo cittadino. «Questa notizia positiva non sta a indicare che dal 4 maggio - termine fissato dal decreto del Governo firmato lo scorso 10 aprile ndr - si potrà uscire in libertà. Dobbiamo continuare a rispettare le regole, perché solo rispettandole - ha concluso - ne verremo fuori definitivamente».
«Questa mattina mi è arrivata la comunicazione ufficiale di assenza di casi positivi nelle due strutture all'interno del territorio comunale», ha sottolineato il sindaco Bernardo Lodispoto. Di sicuro un sospiro di sollievo per aver scongiurato per il momento un'emergenza che purtroppo ha coinvolto diverse residenze sanitarie assistenziali della provincia di Barletta-Andria-Trani dall'inizio con la diffusione del virus fra la popolazione italiana.
«Ringrazio i gestori delle case di cura che sin dall'inizio dell'emergenza hanno messo in atto tutti i dispositivi di sicurezza sia interni che esterni, vietando l'accesso ai familiari e utilizzando mascherine, guanti e altri accorgimenti per chi lavorava nelle strutture», ha continuato il primo cittadino. «Questa notizia positiva non sta a indicare che dal 4 maggio - termine fissato dal decreto del Governo firmato lo scorso 10 aprile ndr - si potrà uscire in libertà. Dobbiamo continuare a rispettare le regole, perché solo rispettandole - ha concluso - ne verremo fuori definitivamente».