Spi Cgil, i vincitori del concorso "Giornata del discorso sull'ambiente"
Realizzato dal coordinamento donne di Margherita di Savoia
martedì 21 aprile 2020
19.09
Il 22 aprile, Giornata Mondiale della Terra, è il giorno scelto dal Coordinamento Donne SPI - CGIL di Margherita di Savoia per la proclamazione dei primi classificati tra i partecipanti al Concorso "Giornata del Discorso sull'Ambiente". L'evento si sarebbe dovuto tenere nel Giardino dei Diritti dell'Ambiente, inaugurato il 16 gennaio scorso, ma l'emergenza sanitaria ha impedito lo svolgimento di tale manifestazione. Ciò nonostante il Coordinamento ha deciso di procedere alla selezione degli elaborati pervenuti, redigere un bilancio dell'iniziativa e formulare una proposta.
Il risultato raggiunto, infatti, ci spinge a guardare avanti e a bandire, anche per il prossimo anno, una nuova edizione del Concorso. Ci attendono nuove sfide, in particolare intendiamo sviluppare e articolare il "Giardino" collaborando con tutti coloro che hanno partecipato al premio letterario e alle associazioni presenti sul territorio che vogliano rendersi protagonisti attivi nelle politiche locali del verde pubblico e nella tutela dell'ambiente urbano, strettamente connesso alla qualità della vita urbana. Tanto premesso, si comunica che la Giuria composta da Bernardo Lodispoto - Sindaco del Comune di Margherita di Savoia, Rossana Dicursi - Responsabile del Coordinamento Donne SPI-CGIL Lega intercomunale di Margherita di Savoia, San Ferdinando, Trinitapoli, e Salvatore Damiani - Docente di lettere classiche, ha proclamato i vincitori della Prima Edizione del Concorso "Giornata del Discorso sull'Ambiente", come di seguito specificati:
- sezione senior poesia: Michele Abbattista ("Sono");
- sezione senior poesia in vernacolo: Giuseppe Daloiso ("L' Öfende de mó");
- sezione senior prosa: Francesca Bellafronte ("Andrà tutto bene"…solo se);
- sezione junior scuola secondaria: primo premio ex aequo
Classe 4B Liceo Scienze Umane I.I.S. Dell'Aquila – Staffa di Trinitapoli e professoressa Margherita Lafata ("Un albero in più"…curiamo la febbre del pianeta); Classe 4C Liceo Scienze Umane I.I.S. Dell'Aquila – Staffa di Trinitapoli e professoressa Sabina Damato ("Pianeta Terra-Pianeta Scuola: Energia ed Empatia").
- sezione junior scuola primaria: Rocco Caputo, Istituto Comprensivo Pietro Mennea – Scuola Primaria Gianni Rodari di Barletta ("Storie e filastrocche di un bambino affacciato alla finestra del mondo").
Le opere dei vincitori rappresentano un ampio ventaglio di stili, sensibilità, appartenenze culturali. Singolarmente il primo e l'ultimo, in ordine di tempo, degli elaborati primi classificati ("Sono" e "Andrà tutto bene"…solo se), aprono e chiudono un circuito di riflessioni tra loro complementari.
Michele Abbattista nella sua breve poesia cristallizza una narrazione che non si limita a "cantare" la natura. Egli si fa portavoce vivente degli elementi naturali e li testimonia attraverso la totale identificazione con essi. Tutt'uno con la dimensione poetica legata alla terra è la spiritualità espressa da Abbattista, la ricerca del significato di essere al mondo.
Nel suo saggio breve la dottoressa Bellafronte, sottraendosi (e sottraendoci) al mainstream dello slogan rassicurante di cui al titolo, con acutezza critica e capacità di sintesi, fa emergere le contraddizioni
del modello di sviluppo, delle scelte economiche e culturali, degli stili di vita dominanti, tutti preesistenti all'emergenza e, forse, motore della stessa.
Nel mezzo spiccano l'originale poesia del professore Daloiso (dalla forma perfetta e sofisticata, in cui trasposizione fantastica, storia e scienza geografica, fondendosi, danno sorprendentemente vita a un punto di vista sul presente che scaturisce dal passato) e le argomentazioni delle due classi del
Liceo Staffa contrassegnate da spunti del tutto peculiari (bio-architettura, circuito alimentare, orti
sociali, connessione tra crisi ambientale e povertà) e dalla giovanile necessità di cambiare il mondo che la scuola non ha mortificato ma anzi, attraverso la professionalità e la guida delle docenti, ha esaltato.
Infine il più giovane dei vincitori, il piccolo Rocco, poeta di soli otto anni, ci fornisce l'occasione di osservare la quarantena attraverso gli occhi di un bambino. Dalla finestra dello spazio domestico nel quale è confinato, egli guarda il mondo e riflette. "Vede" il mostro pandemico attraverso la narrazione che ne fanno gli adulti, la filtra, la rielabora e ci incoraggia a sconfiggere il nemico ma, soprattutto, scopre con il suo sguardo incontaminato quello che noi abbiamo dimenticato: che nel tempo circolare della Natura tutto torna, che la Primavera del mondo può ancora distribuire i suoi doni, che siamo chiamati a custodire il Pianeta, a riscrivere i nostri valori, le nostre priorità e i meccanismi del nostro agire.
Il risultato raggiunto, infatti, ci spinge a guardare avanti e a bandire, anche per il prossimo anno, una nuova edizione del Concorso. Ci attendono nuove sfide, in particolare intendiamo sviluppare e articolare il "Giardino" collaborando con tutti coloro che hanno partecipato al premio letterario e alle associazioni presenti sul territorio che vogliano rendersi protagonisti attivi nelle politiche locali del verde pubblico e nella tutela dell'ambiente urbano, strettamente connesso alla qualità della vita urbana. Tanto premesso, si comunica che la Giuria composta da Bernardo Lodispoto - Sindaco del Comune di Margherita di Savoia, Rossana Dicursi - Responsabile del Coordinamento Donne SPI-CGIL Lega intercomunale di Margherita di Savoia, San Ferdinando, Trinitapoli, e Salvatore Damiani - Docente di lettere classiche, ha proclamato i vincitori della Prima Edizione del Concorso "Giornata del Discorso sull'Ambiente", come di seguito specificati:
- sezione senior poesia: Michele Abbattista ("Sono");
- sezione senior poesia in vernacolo: Giuseppe Daloiso ("L' Öfende de mó");
- sezione senior prosa: Francesca Bellafronte ("Andrà tutto bene"…solo se);
- sezione junior scuola secondaria: primo premio ex aequo
Classe 4B Liceo Scienze Umane I.I.S. Dell'Aquila – Staffa di Trinitapoli e professoressa Margherita Lafata ("Un albero in più"…curiamo la febbre del pianeta); Classe 4C Liceo Scienze Umane I.I.S. Dell'Aquila – Staffa di Trinitapoli e professoressa Sabina Damato ("Pianeta Terra-Pianeta Scuola: Energia ed Empatia").
- sezione junior scuola primaria: Rocco Caputo, Istituto Comprensivo Pietro Mennea – Scuola Primaria Gianni Rodari di Barletta ("Storie e filastrocche di un bambino affacciato alla finestra del mondo").
Le opere dei vincitori rappresentano un ampio ventaglio di stili, sensibilità, appartenenze culturali. Singolarmente il primo e l'ultimo, in ordine di tempo, degli elaborati primi classificati ("Sono" e "Andrà tutto bene"…solo se), aprono e chiudono un circuito di riflessioni tra loro complementari.
Michele Abbattista nella sua breve poesia cristallizza una narrazione che non si limita a "cantare" la natura. Egli si fa portavoce vivente degli elementi naturali e li testimonia attraverso la totale identificazione con essi. Tutt'uno con la dimensione poetica legata alla terra è la spiritualità espressa da Abbattista, la ricerca del significato di essere al mondo.
Nel suo saggio breve la dottoressa Bellafronte, sottraendosi (e sottraendoci) al mainstream dello slogan rassicurante di cui al titolo, con acutezza critica e capacità di sintesi, fa emergere le contraddizioni
del modello di sviluppo, delle scelte economiche e culturali, degli stili di vita dominanti, tutti preesistenti all'emergenza e, forse, motore della stessa.
Nel mezzo spiccano l'originale poesia del professore Daloiso (dalla forma perfetta e sofisticata, in cui trasposizione fantastica, storia e scienza geografica, fondendosi, danno sorprendentemente vita a un punto di vista sul presente che scaturisce dal passato) e le argomentazioni delle due classi del
Liceo Staffa contrassegnate da spunti del tutto peculiari (bio-architettura, circuito alimentare, orti
sociali, connessione tra crisi ambientale e povertà) e dalla giovanile necessità di cambiare il mondo che la scuola non ha mortificato ma anzi, attraverso la professionalità e la guida delle docenti, ha esaltato.
Infine il più giovane dei vincitori, il piccolo Rocco, poeta di soli otto anni, ci fornisce l'occasione di osservare la quarantena attraverso gli occhi di un bambino. Dalla finestra dello spazio domestico nel quale è confinato, egli guarda il mondo e riflette. "Vede" il mostro pandemico attraverso la narrazione che ne fanno gli adulti, la filtra, la rielabora e ci incoraggia a sconfiggere il nemico ma, soprattutto, scopre con il suo sguardo incontaminato quello che noi abbiamo dimenticato: che nel tempo circolare della Natura tutto torna, che la Primavera del mondo può ancora distribuire i suoi doni, che siamo chiamati a custodire il Pianeta, a riscrivere i nostri valori, le nostre priorità e i meccanismi del nostro agire.