Sospensione impianto saline, lavoratori preoccupati
Questa mattina presidio dinanzi ai cancelli dell'azienda
mercoledì 14 febbraio 2018
12.58
Non hanno intenzione di lasciare il presidio dinanzi ai cancelli dello stabilimento il lavoratori delle Saline di Margherita di Savoia che, questa mattina, hanno messo in atto una protesta per dire di "no" alla sospensione del funzionamento dell'impianto di essiccazione dei sali.
I tecnici dell'Arpa, giunti a Margherita di Savoia, il 17 gennaio, hanno riscontrato alcune non conformità relative, per esempio, allo stato di manutenzione degli impianti ed alle emissioni di polveri in atmosfera.
È di ieri sera la comunicazione, da parte della provincia BAT all'Atisale, di spegnere le macchine. Una doccia fredda per i dipendenti, circa 120, impegnati all'interno dell'azienda e che vedono oggi a rischio il loro posto di lavoro.
Nella relazione, si legge: «si evidenzia che sono state riscontrate non conformità relative allo stato di manutenzione degli impianti, all'atto autorizzativo, alle emissioni di polveri in atmosfera, allo scarico delle acque reflue industriale ed alle emissioni acustiche ambientali».
In particolare, l'Organo di controllo ha riscontrato: «Fuori esercizio degli abbattitori ad umido/venturi installati sui punti E5 ed E6, a servizio della sala macchine astucciatrici e sala macchine silos, per "stato di conservazione pessimo", con conseguente "abbondante presenza in detti ambienti di polvere di sale"». Anomalie che hanno determinato la sospensione dell'impianto.
Una delegazione di lavoratori si è recata a Palazzo di Città per incontrare il sindaco Paolo Marrano che era già intervenuto sulla questione riferendo in consiglio comunale sulla richiesta presentata all'Arpa Puglia, di verificare un presunto inquinamento ambientale dell'impianto di essicazione sali a seguito delle numerose segnalazioni dei cittadini residenti in quella zona.
Marrano lamentava l'assenza di risposte da parte degli enti interrogati. Ieri sera, invece, l'arrivo della risposta, certamente non confortante per i lavoratori dell'azienda e per l'azienda stessa.
I vertici dell'Atisale azienda che gestisce le saline di Margherita di Savoia, manifestano vicinanza ai lavoratori e definiscono «smisurato» il provvedimento determinato dalla Provincia, annunciando opposizione al provvedimento stesso e chiedendo l'immediata revoca della decisione. si dicono innanzitutto al fianco del lavoratori e poi parlano della decisione della provincia come di un provvedimento .
«È impensabile - dicono - bloccare un'azienda, la più grande d'Europa dalla sera alla mattina senza preavviso per polveri di sale in una città nota per le saline.. siamo all'assurdo».
I tecnici dell'Arpa, giunti a Margherita di Savoia, il 17 gennaio, hanno riscontrato alcune non conformità relative, per esempio, allo stato di manutenzione degli impianti ed alle emissioni di polveri in atmosfera.
È di ieri sera la comunicazione, da parte della provincia BAT all'Atisale, di spegnere le macchine. Una doccia fredda per i dipendenti, circa 120, impegnati all'interno dell'azienda e che vedono oggi a rischio il loro posto di lavoro.
Nella relazione, si legge: «si evidenzia che sono state riscontrate non conformità relative allo stato di manutenzione degli impianti, all'atto autorizzativo, alle emissioni di polveri in atmosfera, allo scarico delle acque reflue industriale ed alle emissioni acustiche ambientali».
In particolare, l'Organo di controllo ha riscontrato: «Fuori esercizio degli abbattitori ad umido/venturi installati sui punti E5 ed E6, a servizio della sala macchine astucciatrici e sala macchine silos, per "stato di conservazione pessimo", con conseguente "abbondante presenza in detti ambienti di polvere di sale"». Anomalie che hanno determinato la sospensione dell'impianto.
Una delegazione di lavoratori si è recata a Palazzo di Città per incontrare il sindaco Paolo Marrano che era già intervenuto sulla questione riferendo in consiglio comunale sulla richiesta presentata all'Arpa Puglia, di verificare un presunto inquinamento ambientale dell'impianto di essicazione sali a seguito delle numerose segnalazioni dei cittadini residenti in quella zona.
Marrano lamentava l'assenza di risposte da parte degli enti interrogati. Ieri sera, invece, l'arrivo della risposta, certamente non confortante per i lavoratori dell'azienda e per l'azienda stessa.
I vertici dell'Atisale azienda che gestisce le saline di Margherita di Savoia, manifestano vicinanza ai lavoratori e definiscono «smisurato» il provvedimento determinato dalla Provincia, annunciando opposizione al provvedimento stesso e chiedendo l'immediata revoca della decisione. si dicono innanzitutto al fianco del lavoratori e poi parlano della decisione della provincia come di un provvedimento .
«È impensabile - dicono - bloccare un'azienda, la più grande d'Europa dalla sera alla mattina senza preavviso per polveri di sale in una città nota per le saline.. siamo all'assurdo».