Seduta del Consiglio deserta ma era già stato previsto
Seconda convocazione mercoledì 6 luglio, poi c'è il 9
lunedì 4 luglio 2016
11.42
Era tutto previsto. E non è che servissero grandi capacità politiche per capire che il Consiglio comunale convocato dal presidente facente funzioni Grazia Galiotta su richiesta di 4 consiglieri d'opposizione (Domenico Lodispoto, Ruggiero Piccolo, Vincenzo De Pietro e Antonella Cusmai) sarebbe andato deserto. I 9 della giunta non c'erano oggi, ma probabilmente ci saranno il 6 luglio anche se poco importa visto che in seconda convocazione non serve la maggioranza assoluta dei componenti dell'assise per eleggere il nuovo presidente. Gli ex Leonardo Lamonaca e Vincenzo Ippolito con la grande esclusa Ilaria Barra, comunque parte della squadra del sindaco Paolo Marrano, erano presenti ma sarebbe azzardato affermare che fossero pronti ad appoggiare il voto dell'opposizione per mantenere in carica Galiotta. La certezza si potrà avere solo con la votazione del prossimo mercoledì.
Tanto caos per una questione che potrebbe sembrare una sciocchezza ma che non lo è affatto per un'amministrazione costretta a rimpastarsi più volte degli anni di governo per restare in vita. In passato è già successo che il presidente si sia dimesso e al suo posto subentrasse il consigliere anziano o più suffragato, ma questa volta si rischia di avere due consiglieri con la stessa carica. Il ragionamento è semplice: fra 2 giorni (mercoledì 6 in seconda convocazione) l'opposizione con Lamonaca, Ippolito e Barra elegerrano il loro presidente, mentre dopo 3 giorni (sabato 9) c'è la seduta convocata dal sindaco in cui la giunta eleggerà il proprio uomo, sempre se il primo cittadino non abbia scelto di gioca in contropiede e decide di presentarsi il 6 coi suoi e impone la propria carta sul tavolo. Se dovesse fare questa mossa vincerebbe perché ha i numeri per farlo, altrimenti è anche possibile che vengano sospese le attività consiliari come fanno sapere dal comune.
Tanto caos per una questione che potrebbe sembrare una sciocchezza ma che non lo è affatto per un'amministrazione costretta a rimpastarsi più volte degli anni di governo per restare in vita. In passato è già successo che il presidente si sia dimesso e al suo posto subentrasse il consigliere anziano o più suffragato, ma questa volta si rischia di avere due consiglieri con la stessa carica. Il ragionamento è semplice: fra 2 giorni (mercoledì 6 in seconda convocazione) l'opposizione con Lamonaca, Ippolito e Barra elegerrano il loro presidente, mentre dopo 3 giorni (sabato 9) c'è la seduta convocata dal sindaco in cui la giunta eleggerà il proprio uomo, sempre se il primo cittadino non abbia scelto di gioca in contropiede e decide di presentarsi il 6 coi suoi e impone la propria carta sul tavolo. Se dovesse fare questa mossa vincerebbe perché ha i numeri per farlo, altrimenti è anche possibile che vengano sospese le attività consiliari come fanno sapere dal comune.