Ex sindaco Camporeale, dopo 9 anni è innocente. Prima silenzio, ora parla

Concussione e peculato l'accusa. Ai domiciliari nel 2007 subito scarcerato

sabato 27 febbraio 2016 10.00
A cura di Giuseppe Capacchione
Un'amministrazione comunale caduta a causa di un complotto. La legge parla chiaro e assolve Salvatore Camporeale, ex sindaco di Margherita di Savoia, dalle accuse di concussione e peculato. Chi pagherà per il danno almeno morale fatto all'ex amministratore e alla sua famiglia ancora non si sa. Di fatto c'è che la Corte dei Conti ha indicato che il declino della città è iniziato nel 2008 e che fino a un anno prima le casse comunali erano in ordine. La certezza è che tutto sia iniziato da una denuncia fatta dagli imprenditori Valerio che nel 2007 gestivano la Salina di Margherita di Savoia. «In questi 9 anni - afferma Salvatore Camporeale - l'unica certezza era la mia innocenza. Chi gestiva la Salina avrebbe voluto mettere le mani sulla città ma ha trovato uno scoglio da abbattere. La mia pecca era di salire per primo sul Comune e di scendere per ultimo. Sono diventato il punto sul quale scaricare tutte le colpe perché non ho mai risposto, ma ho pensato alle mie faccende legali».

"Re Leone", "il dittatore", "il Duce", questi alcuni dei nomignoli utilizzati per l'ex sindaco che in 8 anni ha cambiato parecchi componenti della squadra, come egli stesso ha detto, solo perché avrebbe voluto gente componente ad amministrare la città. «I domiciliari scattati nel luglio del 2007 - continua Camporeale - dopo 20 giorni sono stati di fatto annullati e anche il Tribunale di Foggia, adesso, ha confermato la mia innocenza. Una mia nuova scesa in campo è impossibile perché quei fatti hanno chiuso una fase della mia vita, anche se resta la passione per la politica. Ho scelto di mettermi da parte 9 anni fa per non danneggiare tutta la classe dirigente di cui facevo parte».