Salute pubblica, vietato dare da mangiare ai piccioni in città
Contro la proliferazione di malattie dannose per i cittadini
martedì 17 settembre 2019
14.37
Il notevole incremento della popolazione di piccioni allo stato libero nel territorio urbano ha assunto proporzioni tali da costituire motivo di rischio igienico sanitario e di possibile pericolo di danni ad edifici pubblici o privati a causa degli accumuli di guano. Il sovraffollamento di tale specie, che ha indotto l'amministrazione comunale sin dal suo insediamento a studiare possibili soluzioni, è motivo di preoccupazione a causa della conseguente presenza di materiali fecali ad alta concentrazione di forme batteriche, come ad esempio la salmonella, e per questo potenziale causa di pericolo per la salute delle persone. A favorire l'incremento della popolazione dei volatili è l'abitudine a lasciare a loro disposizione, consapevolmente o meno, alimenti come granaglie e avanzi di cibo, che possono essere veicolo per la diffusione di altre specie animali nocivi come topi e blatte.
L'amministrazione comunale pertanto ha ravvisato la necessità di assumere misure atte a contenere la diffusione di colombi e piccioni in ambito urbano e a contrastare la diffusione di specie dannose come roditori o insetti molesti: con l'ordinanza n. 140 del 16 settembre 2019, firmata dal Sindaco di Margherita di Savoia avv. Bernardo Lodispoto, è fatto divieto a chiunque, in tutta la zona urbana della città, di somministrare cibo ai piccioni e ad altri volatili selvatici e di gettare al suolo sia pubblico che privato granaglie, sostanze di scarto ed avanzi alimentari. Inoltre è fatto obbligo ai proprietari di immobili situati in ambito urbano ed esposti alla nidificazione e allo stazionamento dei volatili di provvedere alla pulizia delle aree private sottostanti i fabbricati eliminando guano ed eventuali uccelli morti e di schermare, ove necessario, le aperture di soffitte o solai onde prevenire l'accesso ai piccioni.
Ai proprietari di immobili situati in area urbana è inoltre fatto obbligo di provvedere, a propria cura e spese, nel più breve tempo possibile alla pulizia periodica dei locali, dei balconi o di qualsiasi anfratto ove i volatili abbiano nidificato. La mancata osservanza di quanto esposto comporterà una sanzione pecuniaria da 25,00 a 500,00 euro.
«Questa ordinanza dichiara il Sindaco Lodispoto fa seguito alla relazione del dirigente medico della ASL BAT dott. Emidio Perrone che, con grande tempestività, è stata recepita dall'assessore all'ambiente Grazia Galiotta per prevenire il rischio di diffusione di malattie infettive legate agli accumuli di guano o al proliferare di ratti ed altre specie animali dannose: purtroppo questo rischio è alimentato dalla cattiva abitudine di gettare in modo incontrollato avanzi di cibo o semi, che attirano la presenza di uccelli, roditori e quant'altro. L'amministrazione comunale ha l'obbligo di tutelare la salute pubblica e di sanzionare eventuali comportamenti difformi e potrà agire in autotutela tramite interventi sostitutivi con rivalsa delle spese sostenute dagli obbligati. Confido nella comprensione e nella collaborazione dei cittadini affinché non si renda necessaria l'adozione di sanzioni ed auspico che tutti vogliano collaborare con comportamenti virtuosi onde prevenire il diffondersi di situazioni di pericolo».
L'amministrazione comunale pertanto ha ravvisato la necessità di assumere misure atte a contenere la diffusione di colombi e piccioni in ambito urbano e a contrastare la diffusione di specie dannose come roditori o insetti molesti: con l'ordinanza n. 140 del 16 settembre 2019, firmata dal Sindaco di Margherita di Savoia avv. Bernardo Lodispoto, è fatto divieto a chiunque, in tutta la zona urbana della città, di somministrare cibo ai piccioni e ad altri volatili selvatici e di gettare al suolo sia pubblico che privato granaglie, sostanze di scarto ed avanzi alimentari. Inoltre è fatto obbligo ai proprietari di immobili situati in ambito urbano ed esposti alla nidificazione e allo stazionamento dei volatili di provvedere alla pulizia delle aree private sottostanti i fabbricati eliminando guano ed eventuali uccelli morti e di schermare, ove necessario, le aperture di soffitte o solai onde prevenire l'accesso ai piccioni.
Ai proprietari di immobili situati in area urbana è inoltre fatto obbligo di provvedere, a propria cura e spese, nel più breve tempo possibile alla pulizia periodica dei locali, dei balconi o di qualsiasi anfratto ove i volatili abbiano nidificato. La mancata osservanza di quanto esposto comporterà una sanzione pecuniaria da 25,00 a 500,00 euro.
«Questa ordinanza dichiara il Sindaco Lodispoto fa seguito alla relazione del dirigente medico della ASL BAT dott. Emidio Perrone che, con grande tempestività, è stata recepita dall'assessore all'ambiente Grazia Galiotta per prevenire il rischio di diffusione di malattie infettive legate agli accumuli di guano o al proliferare di ratti ed altre specie animali dannose: purtroppo questo rischio è alimentato dalla cattiva abitudine di gettare in modo incontrollato avanzi di cibo o semi, che attirano la presenza di uccelli, roditori e quant'altro. L'amministrazione comunale ha l'obbligo di tutelare la salute pubblica e di sanzionare eventuali comportamenti difformi e potrà agire in autotutela tramite interventi sostitutivi con rivalsa delle spese sostenute dagli obbligati. Confido nella comprensione e nella collaborazione dei cittadini affinché non si renda necessaria l'adozione di sanzioni ed auspico che tutti vogliano collaborare con comportamenti virtuosi onde prevenire il diffondersi di situazioni di pericolo».