Salinaro da Roma dona mascherine a Margherita di Savoia
Attraverso una raccolta fondi online, per ora acquiste 600
giovedì 26 marzo 2020
17.19
Salinaro d'origine, romano di adozione. Al telefono l'accento è quello della città eterna anche se qualche parola nel dialetto della sua adolescenza non manca. Donato Vallariello vive a Roma per lavoro da oltre 10 anni, «però nel cuore porto sempre la mia Margherita di Savoia», ha affermato. In questo periodo di emergenza, dovuto al diffondersi del Covid-19 fra la popolazione mondiale, ha deciso di impegnarsi concretamente in favore di chi opera in prima linea contro il Coronavirus nel territorio comunale. Il 9 marzo scorso ha creato una raccolta fondi online (link) per acquistare mascherine da donare alla sua cittadina di nascita e a chiunque ne abbia bisogno. «A Margherita vivono i miei genitori, loro mi parlano sempre della città. Ho voluto dimostrare la via vicinanza con un piccolo gesto», ha sottolineato.
Questa mattina in Comune è arrivato un pacco destinato al sindaco Bernardo Lodispoto con all'interno ben 100 mascherine che saranno devolute alle forze dell'ordine, ai volontari dell'Avm e della protezione civile. «A breve invierò altre 500 mascherine. Invito a donare, anche solo il costo che avremmo speso per un caffé se i bar fossero stati ancora aperti - ha continuato Donato -. Vorrei arrivare ad acquistare 100mila mascherine, in modo da aiutare quante più realtà possibili, e con i soldi che eventualmente dovessero avanzare comprerei amuchina o altro materiale utile ad affrontare l'emergenza». Poi ha concluso: «I miei genitori mi hanno insegnato a guardare sempre indietro e a non dimenticare mai da dove sono partito. Per la mia Margherita ci sarò sempre».
Questa mattina in Comune è arrivato un pacco destinato al sindaco Bernardo Lodispoto con all'interno ben 100 mascherine che saranno devolute alle forze dell'ordine, ai volontari dell'Avm e della protezione civile. «A breve invierò altre 500 mascherine. Invito a donare, anche solo il costo che avremmo speso per un caffé se i bar fossero stati ancora aperti - ha continuato Donato -. Vorrei arrivare ad acquistare 100mila mascherine, in modo da aiutare quante più realtà possibili, e con i soldi che eventualmente dovessero avanzare comprerei amuchina o altro materiale utile ad affrontare l'emergenza». Poi ha concluso: «I miei genitori mi hanno insegnato a guardare sempre indietro e a non dimenticare mai da dove sono partito. Per la mia Margherita ci sarò sempre».