Salina, Mennea: «Azienda assente in commissione, ora si interessino Mef e Mise»
Il consigliere regionale del Partito Democratico sulla vicenda aziendale
martedì 22 ottobre 2019
13.56
«Va stigmatizzata l'assenza degli interlocutori principali, che dovevano dare risposte ai lavoratori, da un lato, e al Comune di Margherita di Savoia, dall'altro, e soprattutto alla commissione regionale Attività produttive che per la seconda volta li aveva convocati. Credo che sia un gesto di sgarbo istituzionale, perché mai come in questo momento i cittadini di Margherita di Savoia e tutti i pugliesi vogliono conoscere la verità sul futuro delle Saline di Margherita di Savoia. A questo punto, alla vicenda vanno interessati i Ministeri dello Sviluppo economico e delle Finanze, oltre che il Garante per la concorrenza». Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Democratico, Ruggiero Mennea, a margine della seduta di commissione Attività produttive alla quale erano stati convocati, per essere auditi, anche i vertici della società francese Salins du Midi, che alcuni mesi fa hanno rilevato da Monte dei Paschi un credito bancario nei confronti della società Salapia Sale che controlla le Saline di Margherita di Savoia. Alla presidenza della commissione non sono arrivate nemmeno delle giustificazioni circa la loro assenza, arrivate invece dalla gestione uscente (quella dei siciliani D'Ali' Staiti). Mentre all'audizione sono intervenuti la vicesindaca di Margherita di Savoia, Grazia Galiotta, e i sindacati Cgil e Uil.
«Noi avevamo e abbiamo la necessità – ha proseguito Mennea - di sapere come si è svolta la cessione e il futuro dell'azienda, perché le Saline sono stabilimento in precarie situazioni di sicurezza con impianti obsoleti che devono essere sostituiti per non mettere a rischio la vita dei dipendenti. Questa audizione serviva per capire dagli acquirenti cosa vogliano fare e quanto siano intenzionati a investire, comprendendo la visione futura per questa grande azienda che, non lo dimentichiamo, è in concessione pubblica. Non dimentichiamo nemmeno che la cessione del credito fatta da Monte dei Paschi, che è controllato dal Ministero del Tesoro, è avvenuta nell'assordante silenzio del Mise e del Mef».
«Abbiamo chiesto – ha aggiunto il consigliere regionale Pd - due audizioni sul tema, abbiamo preso atto del fatto che i convocati non si siano presentati e, quindi, proprio per tutelare la sicurezza e il futuro dei lavoratori oltre che l'economia di un intero territorio, vanni coinvolti anche il Mef e il Mise. E per due ragioni: la prima è che Monte dei Paschi è controllato anche dal Mef e, poi, trattandosi di una grande azienda deve essere interessato anche il Mise. Infine, deve essere coinvolto il Garante per la concorrenza in quanto c'è il rischio che si crei una situazione di monopolio nella produzione di sale in Italia, che è un bene di largo consumo. Non possiamo consentire – conclude Mennea - che il suo valore venga stabilito da un unico produttore».
Il consigliere regionale, inoltre, ha rilasciato un breve commento sull'assenza della società francese "Salis du Midi" alla commissione Attività produttive del Consiglio regionale. «Avevo convocato la società in quanto interlocutori principali, insieme al Comune di Margherita di Savoia, che al contrario ringrazio per la sua presenza. Il gruppo straniero avrebbe dovuto dare risposte concrete ai lavoratori, al comune e alla commissione che per la seconda volta ha provveduto a convocarli. Un gesto sgarbato per tutti, soprattutto per i cittadini che meritano risposte concrete. Ci attiveremo da subito per coinvolgere il Ministro dello sviluppo economico e il ministero dell'economia e finanze per dare la verità ai cittadini e ai lavoratori».
«Noi avevamo e abbiamo la necessità – ha proseguito Mennea - di sapere come si è svolta la cessione e il futuro dell'azienda, perché le Saline sono stabilimento in precarie situazioni di sicurezza con impianti obsoleti che devono essere sostituiti per non mettere a rischio la vita dei dipendenti. Questa audizione serviva per capire dagli acquirenti cosa vogliano fare e quanto siano intenzionati a investire, comprendendo la visione futura per questa grande azienda che, non lo dimentichiamo, è in concessione pubblica. Non dimentichiamo nemmeno che la cessione del credito fatta da Monte dei Paschi, che è controllato dal Ministero del Tesoro, è avvenuta nell'assordante silenzio del Mise e del Mef».
«Abbiamo chiesto – ha aggiunto il consigliere regionale Pd - due audizioni sul tema, abbiamo preso atto del fatto che i convocati non si siano presentati e, quindi, proprio per tutelare la sicurezza e il futuro dei lavoratori oltre che l'economia di un intero territorio, vanni coinvolti anche il Mef e il Mise. E per due ragioni: la prima è che Monte dei Paschi è controllato anche dal Mef e, poi, trattandosi di una grande azienda deve essere interessato anche il Mise. Infine, deve essere coinvolto il Garante per la concorrenza in quanto c'è il rischio che si crei una situazione di monopolio nella produzione di sale in Italia, che è un bene di largo consumo. Non possiamo consentire – conclude Mennea - che il suo valore venga stabilito da un unico produttore».
Il consigliere regionale, inoltre, ha rilasciato un breve commento sull'assenza della società francese "Salis du Midi" alla commissione Attività produttive del Consiglio regionale. «Avevo convocato la società in quanto interlocutori principali, insieme al Comune di Margherita di Savoia, che al contrario ringrazio per la sua presenza. Il gruppo straniero avrebbe dovuto dare risposte concrete ai lavoratori, al comune e alla commissione che per la seconda volta ha provveduto a convocarli. Un gesto sgarbato per tutti, soprattutto per i cittadini che meritano risposte concrete. Ci attiveremo da subito per coinvolgere il Ministro dello sviluppo economico e il ministero dell'economia e finanze per dare la verità ai cittadini e ai lavoratori».