Sabbiatura: cos’è e come si praticava sulla spiaggia di Margherita di Savoia
Una scena che sa di nostalgia, con indubbi benefici per il corpo
mercoledì 29 giugno 2022
C'è stato un tempo in cui - il periodo in questione è quello tra gli anni Settanta-Ottanta-Novanta - a Margherita di Savoia era piuttosto in voga una pratica di benessere a costo zero: la sabbiatura.
Erano soprattutto gli anziani a sottoporsi a questo rito che coinvolgeva tutto il corpo, ed infatti era facile scorgerli anche a mezzogiorno, interamente ricoperti di sabbia e con il cappello in testa per ripararsi dal sole.
Solitamente la "sabbiatura" veniva praticata nella zona dove la sabbia era più calda, perché il calore è da sempre ritenuto un toccasana per la salute delle articolazioni e delle ossa.
Da anni questa abitudine salutare è definitivamente scomparsa, forse anche a causa dell'aumento vertiginoso delle temperature, per cui forse oggi sarebbe impossibile restare immobili nella sabbia a mezzogiorno senza riportare alcuna conseguenza.
Della sabbiatura, antica pratica basata sul principio del calore della sabbia che sprigiona i benefici dei sali minerali in essa contenuti, resta ormai soltanto un ricordo nella mente dei più nostalgici. Sostituita, oggi, dalle più moderne tecniche termali praticate all'interno degli appositi stabilimenti.
L'antica tecnica della "psammatoterapia" (sabbiatura) era praticata già dai Romani e dai Greci, che la ritenevano indispensabile ed efficace per mantenere le ossa giovani e in salute.
Può essere praticata da tutti, ad ogni età, purchè non vi siano problemi di ipotensione, patologie cardiovascolari, ipertensione.
La tipologia di sabbia ideale per il trattamento è quella particolarmente ferrosa, proprio come quella di Margherita di Savoia. Per questo, in passato, durante l'estate la spiaggia era disseminata di persone che praticavano sabbiature con regolarità.
Se praticata insieme all'elioterapia e alla balneoterapia, la sabbiatura resta uno dei trattamenti più efficaci e utili per prevenire gli acciacchi fisici legati all'età.
E' infatti utile per chi soffre di reumatismi, infiammazioni varie, obesità, lussazioni, fratture, problemi legati alle articolazioni.
Erano soprattutto gli anziani a sottoporsi a questo rito che coinvolgeva tutto il corpo, ed infatti era facile scorgerli anche a mezzogiorno, interamente ricoperti di sabbia e con il cappello in testa per ripararsi dal sole.
Solitamente la "sabbiatura" veniva praticata nella zona dove la sabbia era più calda, perché il calore è da sempre ritenuto un toccasana per la salute delle articolazioni e delle ossa.
Da anni questa abitudine salutare è definitivamente scomparsa, forse anche a causa dell'aumento vertiginoso delle temperature, per cui forse oggi sarebbe impossibile restare immobili nella sabbia a mezzogiorno senza riportare alcuna conseguenza.
Della sabbiatura, antica pratica basata sul principio del calore della sabbia che sprigiona i benefici dei sali minerali in essa contenuti, resta ormai soltanto un ricordo nella mente dei più nostalgici. Sostituita, oggi, dalle più moderne tecniche termali praticate all'interno degli appositi stabilimenti.
L'antica tecnica della "psammatoterapia" (sabbiatura) era praticata già dai Romani e dai Greci, che la ritenevano indispensabile ed efficace per mantenere le ossa giovani e in salute.
Può essere praticata da tutti, ad ogni età, purchè non vi siano problemi di ipotensione, patologie cardiovascolari, ipertensione.
La tipologia di sabbia ideale per il trattamento è quella particolarmente ferrosa, proprio come quella di Margherita di Savoia. Per questo, in passato, durante l'estate la spiaggia era disseminata di persone che praticavano sabbiature con regolarità.
Se praticata insieme all'elioterapia e alla balneoterapia, la sabbiatura resta uno dei trattamenti più efficaci e utili per prevenire gli acciacchi fisici legati all'età.
E' infatti utile per chi soffre di reumatismi, infiammazioni varie, obesità, lussazioni, fratture, problemi legati alle articolazioni.