Rievocazione storica della Sciabica a Margherita di Savoia
Sulla spiaggia tanti turisti e curiosi hanno assistito al tradizionale rito della pesca con le reti
lunedì 24 luglio 2023
11.59
Le tradizioni rafforzano il senso di comunità e uniscono più persone sotto il segno di riti del passato che si rinnovano. A Margherita, dopo lo stop forzato dell'anno scorso, è tornata la rievocazione storica della pesca Sciabica, quella che viene effettuata dai pescatori sulle coste dell'Adriatico con le reti a strascico e che solitamente permette di catturare pesci di piccola taglia.
La manifestazione, che si è svolta nel pomeriggio del 22 luglio scorso, ha visto la partecipazione di numerosi pescatori, che hanno mostrato concretamente ai presenti sulla spiaggia come veniva praticata la sciabica, sia anticamente che ancora oggi.
Si tratta di un metodo ormai in disuso, ma che i pescatori salinari non disdegnano, anzi. Molti continuano a praticarla e si dichiarano anche parecchio esperti.
"Le reti vengono calate in mare da un piccolo peschereccio. Le estremità delle reti sono lasciate a riva, la parte concava che si forma è rivolta verso la spiaggia. Per trascinare i due lembi della rete sono necessarie due squadre di persone, che dovranno farli convergere in modo da rendere agevole la pesca. La rete, che va a sfiorare il fondale, permette di catturare tutti i pesci che vi capitano", spiega uno dei "vecchi" pescatori a una turista incuriosita.
"Un tempo questo tipo di pesca impiegava tante persone, spesso i pescatori chiamavano anche i familiari per farsi aiutare. È una tipologia di pesca che richiede forza e coordinazione", aggiunge.
Ed infatti è proprio così. A un certo punto la rete di una delle due squadre si apre, e qualcuno attribuisce l'inconveniente a un nodo fatto poco bene.
"Le reti devono essere integre e ci sono dei punti che vanno annodati bene per evitare che tutta la pesca vada in fumo", dichiara un altro pescatore, che però sottolinea: "le nuove generazioni di pescatori non conoscono la sciabica e non vogliono praticarla".
A trascinare le reti, sulla spiaggia libera del Belvedere di Via Parini ci sono anche tanti giovani e bambini. Un rito che appassiona, diverte, incuriosisce. Alcuni bambini credono di giocare al tiro alla fune, un genitore cerca di spiegare che invece si tratta di un metodo antico di pesca.
Il risultato della pesca è deludente, nelle reti resta imprigionato solo un pesciolino. Ma l'emozione è visibile negli occhi di tutti i presenti.
Alcuni turisti, poi, si mostrano particolarmente compiaciuti per l'evento promosso e organizzato dall'amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco. "È bello rispettare le tradizioni di una volta e farle rivivere alla presenza di un'intera comunità", dice una turista proveniente dal nord Italia.
Siamo convinti che molti porteranno a casa immagini e sensazioni vissute in un pomeriggio all'insegna della tradizione e della storia del paese delle Saline.