Record di vendite per i prodotti 100% Puglia
Ottimi i risultati emersi dall'analisi condotta da Coldiretti
venerdì 24 gennaio 2020
21.16
Dati che fanno ben sperare per le nostre produzioni dell'agroalimentare di qualità. La Puglia è una delle regioni record per crescita delle vendite di prodotti '100%Puglia' in etichetta con il +13%, dove hanno fatto da traino mozzarelle, pasta e sottoli che, insieme ai taralli, rappresentano anche i pilastri dell'offerta regionale in termini di valore, frutto della battaglie condotte proprio sul fronte della garanzia della tracciabilità e della sicurezza alimentare a beneficio dei consumatori. E' l'analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di una indagine dell'Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy sulle etichette di migliaia prodotti, nel canale della grande distribuzione organizzata.
"La Puglia, regione che vanta numerosi primati produttivi nell'agroalimentare, ha dovuto imparare a difendersi dagli agropirati attraverso l'indicazione dell'origine del prodotto in etichetta. Per questo cresce la comunicazione e il relativo apprezzamento dei consumatori verso l'origine del territorio regionale in etichetta su un paniere di oltre 76mila prodotti analizzati, ponendosi al 6° posto delle regioni maggiormente comunicate on pack ed è aumentata anche la pressione della promozione dell'origine in etichetta con un ragguardevole 37%", commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Altro segmento in forte espansione nell'area del lifestyle è quello del "veggie", che rappresenta il 3,7% dei prodotti in vendita, con in testa i piatti pronti freschi, i derivati del pomodoro, i sostitutivi del pane e i fuori pasto salati e i prodotti biologici. "La Puglia è la seconda regione più bio d'Italia, secondo i dati Sinab 2019, con un aumento del 4,5% delle superfici biologiche rispetto all'anno precedente e 7316 produttori. Che sia bio o convenzionale, il 'Made in Puglia' è garanzia di sicurezza alimentare e qualità", aggiunge il presidente Muraglia.
La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio. I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Coldiretti Puglia - in una attenzione crescente verso i temi della sicurezza alimentare e in una domanda incalzante di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione.
"La Puglia, regione che vanta numerosi primati produttivi nell'agroalimentare, ha dovuto imparare a difendersi dagli agropirati attraverso l'indicazione dell'origine del prodotto in etichetta. Per questo cresce la comunicazione e il relativo apprezzamento dei consumatori verso l'origine del territorio regionale in etichetta su un paniere di oltre 76mila prodotti analizzati, ponendosi al 6° posto delle regioni maggiormente comunicate on pack ed è aumentata anche la pressione della promozione dell'origine in etichetta con un ragguardevole 37%", commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Altro segmento in forte espansione nell'area del lifestyle è quello del "veggie", che rappresenta il 3,7% dei prodotti in vendita, con in testa i piatti pronti freschi, i derivati del pomodoro, i sostitutivi del pane e i fuori pasto salati e i prodotti biologici. "La Puglia è la seconda regione più bio d'Italia, secondo i dati Sinab 2019, con un aumento del 4,5% delle superfici biologiche rispetto all'anno precedente e 7316 produttori. Che sia bio o convenzionale, il 'Made in Puglia' è garanzia di sicurezza alimentare e qualità", aggiunge il presidente Muraglia.
La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio. I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Coldiretti Puglia - in una attenzione crescente verso i temi della sicurezza alimentare e in una domanda incalzante di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione.