Recital sulla vita di don Bosco nella parrocchia Ausiliatrice
Messo In scena da un gruppo di giovanissimi
venerdì 31 gennaio 2020
16.20
I giovani vanno in scena nella parrocchia Beata Maria Vergine Ausiliatrice di Margherita di Savoia con un recital sulla vita di San Giovanni Bosco, cotitolare della chiesa del quartiere Punta Pagliaio. Il santo salesiano, che le agiografie annoverano fra i "santi sociali torinesi", cioè quelle figure della Chiesa che si sono distinte in campo sociale nella Torino dell'Ottocento, è ricordato per aver speso il proprio ministero presbiterale al recupero e alla cura dei giovani in difficoltà. La sua figura diventa una rappresentazione con un gruppo di ragazzi della parrocchia, guidati da Salvatrice Ballarino, che con impegno e dedizione hanno conquistato l'intera paltea.
"San Giovanni Bosco deve eserte di esempio per noi educatori - ha affermato il parroco don Luigi Ciprelli -. Ha iniziato con tanta pazienza ad accogliere i giovani che vivevano situazione difficili e ha donato loro il vero senso della vita e quindi la speranza in un futuro migliore". Al recital c'erano tutte le figure: i fratelli di don Bosco, mamma Margherita che poi è diventata la mamma di tutti i ragazzi che accoglieva nella casa di Valdocco, la figura di Gesù, i giovani bisognosi e ovviamente il protagonista della storia. "L'invito è quello di continuare a essere figura belle che sappiano educare i ragazzi che ci stanno accanto. San Giovanni Bosco diceva che l'educazione è cosa del cuore. In tutto questo c'è Gesù Cristo che attraverso i santi continua ancora oggi a tracciare la via del suo amore".
"San Giovanni Bosco deve eserte di esempio per noi educatori - ha affermato il parroco don Luigi Ciprelli -. Ha iniziato con tanta pazienza ad accogliere i giovani che vivevano situazione difficili e ha donato loro il vero senso della vita e quindi la speranza in un futuro migliore". Al recital c'erano tutte le figure: i fratelli di don Bosco, mamma Margherita che poi è diventata la mamma di tutti i ragazzi che accoglieva nella casa di Valdocco, la figura di Gesù, i giovani bisognosi e ovviamente il protagonista della storia. "L'invito è quello di continuare a essere figura belle che sappiano educare i ragazzi che ci stanno accanto. San Giovanni Bosco diceva che l'educazione è cosa del cuore. In tutto questo c'è Gesù Cristo che attraverso i santi continua ancora oggi a tracciare la via del suo amore".