Raf torna nella sua Margherita di Savoia per rendere omaggio al papà

L'uomo si è spento all'età di 97 anni

sabato 16 febbraio 2019 18.25
A cura di Giuseppe Capacchione
È tornato solo per poche ore nella sua Margherita di Savoia il cantautore Raf, al secolo Raffaele Riefoli, l'occasione purtroppo triste è stata il funerale di suo padre Antonio che si è spento all'età di 97 anni. La città ricorda l'anziano come un uomo buono, gentile che ha sempre lavorato per il bene dei suoi figli Salvatore e Raffaele. Apparteneva alla generazione di ferro, come si usa dire da queste parti, cioè quegli uomini dalla tempra forte che quasi sembra non sentano il peso dell'età. Cerimonia sobria, come sobrio e composto è stato l'atteggiamento di tutta la famiglia. L'artista salinaro è parso sereno, signorile e cortese con tutti. Del resto lui è un figlio di questa comunità e qui ha i suoi amici e i suoi ricordi di gioventù. Con lui c'era anche sua moglie Gabriella Labate, attrice e coreografa italiana.

I funerali si sono svolti nella chiesa matrice del Santissimo Salvatore, dove Antonio era solito fermarsi in preghiera. Ex dipendente della Salina, il signor Riefoli era tanto orgoglioso del suo figlio cantante. Della carriera stellare di Raf iniziata nel 1983 con "Self control" ricordiamo, per una questione di brevità, l'ultima collaborazione con il cantautore Umberto Tozzi, duetto che si è esibito a Sanremo nell'ultima edizione, quando un pezzo di Margherita, ci piace immaginare, ha messo piede per la quinta volta sul palco del teatro Ariston. Il parroco don Matteo Martire durante l'omelia ha preso in prestito l'ultima strofa del brano "Infinito", utilizzando le parole "amore" e "infinito" per sottolineare: «L'amore per i figli spinge ad andare avanti nella vita. Il rapporto che i figli hanno con i genitori è infinito».