​Quesiti No Triv inviati ai Comuni per aprire il confronto sui referendum

Loizzo: «Se passa dalla Consulta bisognerà attivarsi sui territori»

martedì 6 ottobre 2015 17.04
Puglia No Triv: il presidente del Consiglio regionale pugliese Mario Loizzo apre una fase di confronto, dialogo e collaborazione dell'Assemblea con il sistema delle autonomie locali, in vista dell'iniziativa referendaria promossa dai Parlamenti regionali, che se ritenuta ammissibile chiamerà l'elettorato ad esprimersi sull'abrogazione delle norme nazionali che favoriscono le trivellazioni in mare. Il 30 settembre, com'è noto, i delegati di dieci Consigli regionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto) hanno consegnato alla Corte di Cassazione le deliberazioni delle rispettive Assemblee che chiedono un referendum abrogativo dell'art. 35 del Decreto "Sviluppo" e di parti dell'art 38 del Decreto "Sblocca Italia".

Loizzo ha inviato il testo ufficiale dei sei quesiti al presidente ANCI Puglia sen. Luigi Perrone e a tutti i sindaci, con una nota esplicativa delle proposte referendarie. «Ho inteso aprire in tal modo una fase di corretta informazione delle Amministrazioni locali – fa presente – dichiarando nello steso tempo la più ampia disponibilità, insieme all'intero Ufficio consiliare di Presidenza, nei riguardi di ogni attività o iniziativa che gli Enti Locali vorranno intraprendere». Le Regioni, ricorda Loizzo, hanno attivato il procedimento regolato dall'art. 75 della Costituzione, che ove i quesiti superassero l'esame formale della Cassazione e il giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale, convocherà gli elettori alle urne per decidere sull'abrogazione delle norme indicate nelle richieste.

«Se la decisione della Consulta dovesse indirizzarsi verso l'esito che tutti auspichiamo, è evidente – secondo il presidente Loizzo - che nei territori dovrà attivarsi un serio impegno da parte di tutte le forze politiche, per sensibilizzare i cittadini sull'esigenza di recarsi alle urne per pronunciarsi sul destino del mare, dei litorali, delle attività marittime e dell'economia turistica della Puglia». Da qui l'opportunità informare tempestivamente e coinvolgere le municipalità e i cittadini.