Privacy, l'appello della CNA: «No alle sanzioni»
L'associazione di categoria si rivolge ai parlamentari della BAT
domenica 22 aprile 2018
11.08
"Artigiani e piccole imprese ancora una volta sotto il tallone della burocrazia. Se non saranno attuate adeguate contromisure l'impatto delle norme sarà estremamente complicato da gestire. Parliamo di tutela della riservatezza e delle pesantissime sanzioni che tra poco più di un mese, il 25 maggio, colpiranno tutte le imprese che non si saranno adeguate al complessoRegolamento europeo sulla privacy, detto Gdpr".
Queste le parole di Michele De Marinis, Presidente CNA Bat, che in una nota afferma: "Le nostre imprese associate si stanno preparando a tappe forzate a questi nuovi obblighi, avendo sul collo la scadenza del 25 maggio, una scadenza blindata con la minaccia di pesantissime sanzioni per gli inadempienti. Purtroppo a nessuno, fra i nostri burocrati, è venuto in mente che il sistema Paese, se c'è una cosa di cui non ha bisogno, sono nuovi lacci, lacciuoli, scartoffie e quindi ulteriori costi, non produttivi, che colpiscono artigiani e piccole imprese, cioè quanti ogni giorno si dedicano alla creazione di lavoro e ricchezza diffusa. Ancora una volta la macchina burocratica rema contro.
L'Italia deve assolutamente seguire l'esempio di altri paesi che hanno deciso di concedere alle imprese un congruo periodo transitorio prima di applicare le sanzioni. La riservatezza è un diritto fondamentale dell'uomo ma non si può certo accusare gli artigiani, le micro e le piccole imprese di lederlo. Il caso Facebook insegna alla politica e alla burocrazia italiane, colpevolmente silenti mentre si avvicina la fatidica data del 25 maggio, che vanno cercati altrove i nemici della privacy. Occorre fermare a tutti i costi questa nuova tempesta in arrivo. E' necessario un no forte e chiaro alle sanzioni previste dal 25 maggio.
E' per questo che rivolgiamo ai parlamentari della BAT un appello affinché venga accolta la nostra proposta di sospendere le sanzioni previste dal 25 maggio 2018, prevedendo un periodo di transizione per consentire alle imprese, in attesa dei decreti attuativi non ancora emanati, di poter far fronte ai reali adempimenti da mettere in atto".
Queste le parole di Michele De Marinis, Presidente CNA Bat, che in una nota afferma: "Le nostre imprese associate si stanno preparando a tappe forzate a questi nuovi obblighi, avendo sul collo la scadenza del 25 maggio, una scadenza blindata con la minaccia di pesantissime sanzioni per gli inadempienti. Purtroppo a nessuno, fra i nostri burocrati, è venuto in mente che il sistema Paese, se c'è una cosa di cui non ha bisogno, sono nuovi lacci, lacciuoli, scartoffie e quindi ulteriori costi, non produttivi, che colpiscono artigiani e piccole imprese, cioè quanti ogni giorno si dedicano alla creazione di lavoro e ricchezza diffusa. Ancora una volta la macchina burocratica rema contro.
L'Italia deve assolutamente seguire l'esempio di altri paesi che hanno deciso di concedere alle imprese un congruo periodo transitorio prima di applicare le sanzioni. La riservatezza è un diritto fondamentale dell'uomo ma non si può certo accusare gli artigiani, le micro e le piccole imprese di lederlo. Il caso Facebook insegna alla politica e alla burocrazia italiane, colpevolmente silenti mentre si avvicina la fatidica data del 25 maggio, che vanno cercati altrove i nemici della privacy. Occorre fermare a tutti i costi questa nuova tempesta in arrivo. E' necessario un no forte e chiaro alle sanzioni previste dal 25 maggio.
E' per questo che rivolgiamo ai parlamentari della BAT un appello affinché venga accolta la nostra proposta di sospendere le sanzioni previste dal 25 maggio 2018, prevedendo un periodo di transizione per consentire alle imprese, in attesa dei decreti attuativi non ancora emanati, di poter far fronte ai reali adempimenti da mettere in atto".