Pneumatici e rifiuti in mare, ripulito il fondale di porto canale
Iniziativa di Mare Vivo con Ecotyre e Capitaneria di Porto
giovedì 8 ottobre 2020
20.33
Un mare di pneumatici sono stati recuperati dai sommozzatori di Barletta dal fondale di porto canale a Margherita di Savoia. Come siano finiti lì, si può solo immaginare. Con ogni probabilità si tratta dei pneumatici che vengono appesi ai bordi della banchina per attutire l'urto dei pescherecci durante le manovre di approdo, la corda a cui sono legati si usura e cadono in mare. Purtroppo i sub dalle acque del porto non hanno pescato solo vecchi copertoni, ma anche bottiglie di vetro, reti, ferro e rifiuti di ogni tipo. L'iniziativa è stata ideata dall'associazione Mare Vivo in collaborazione con il consorzio Ecotyre che recupera i pneumatici usati che vengono ritrovati in mare e li ricicla, dando vita così non solo alla salvaguardia dell'ambiente ma a una vera e propria economia circolare. «Il nostro obiettivo non è solo quello di ripulire il mare dai rifiuti, ma di informare la popolazione, soprattutto i giovani - ha affermato Rosalba Giugni, presidente e fondatrice dell'associazione Mare Vivo -. Il mare è un bene prezioso, indispensabile per la vita dell'uomo sul pianeta. Noi non lavoriamo per il mare, lavoriamo per noi e per i nostri bambini».
Prezioso il supporto della Capitaneria di Porto con l'Asba, associazione dei balneari, l'Amministrazione comunale, la cooperativa dei pescatori, le associazioni Fare Natura e Territoramo. «La salvezza dell'ambiente passa attraverso la tutela dell'ambiente marino costiero - ha affermato Giuseppe Meli, direttore marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica - . La Guardia Costiera è impegnata in una campagna ambientale già da tre anni. Ci vede anche in questo caso al fianco di Mare Vivo proprio per sensibilizzare la collettività per evitare che vengano gettati in mare pastiche, microplastiche e in questo caso pneumatici fuori uso. Da tempo partiamo avanti la campagna plastic free e la campagna "Reti fantasma" per il recupero delle reti in mare. Queste manifestazioni - ha concluso - hanno uno scopo dimostrativo per cercare di coinvolgere anche gli operatori del mare affinché possano loro per primi essere attenti nella pulizia dei nostri fondali».
Prezioso il supporto della Capitaneria di Porto con l'Asba, associazione dei balneari, l'Amministrazione comunale, la cooperativa dei pescatori, le associazioni Fare Natura e Territoramo. «La salvezza dell'ambiente passa attraverso la tutela dell'ambiente marino costiero - ha affermato Giuseppe Meli, direttore marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica - . La Guardia Costiera è impegnata in una campagna ambientale già da tre anni. Ci vede anche in questo caso al fianco di Mare Vivo proprio per sensibilizzare la collettività per evitare che vengano gettati in mare pastiche, microplastiche e in questo caso pneumatici fuori uso. Da tempo partiamo avanti la campagna plastic free e la campagna "Reti fantasma" per il recupero delle reti in mare. Queste manifestazioni - ha concluso - hanno uno scopo dimostrativo per cercare di coinvolgere anche gli operatori del mare affinché possano loro per primi essere attenti nella pulizia dei nostri fondali».