Patto nord barese ofantino, scatta la protesta dei lavoratori
Sit-in questo pomeriggio sotto la sede dell’agenzia
giovedì 29 giugno 2017
10.31
Una richiesta d'incontro ignorata, un confronto solo epistolare, la mancanza di un piano industriale che punti a risanare e rilanciare l'ente ed una ipotesi di riorganizzazione aziendale formulata senza una preliminare discussione con i sindacati (almeno non con tutti) e della quale la Cgil e la Filcams non hanno ricevuto notizie ufficiali. Sono solo alcune delle ragioni alla base dello stato d'agitazione dei lavoratori del Patto che oggi, 29 giugno, sfocerà in protesta con un sit-in organizzato, a partire dalle ore 16.00, davanti alla sede aziendale in via Andria a Barletta.
"Dopo un primo incontro interlocutorio, il confronto tra noi ed i vertici del Patto è andato avanti solo per via epistolare", denunciano il segretario generale Filcams Cgil, Tina Prasti e Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat. "Avremmo voluto sederci attorno ad un tavolo per interloquire con tutti i protagonisti di questa vicenda per mettere a punto strategie che mirassero al rilancio dell'agenzia e per questo siamo tornati a chiedere alla presidenza un confronto, così come a tutti i sindaci del territorio (anche a quelli che hanno deciso di tirarsi fuori) per richiamare ciascuno alle proprie responsabilità ma ad oggi nessuna risposta ci è giunta, solo indifferenza che considerata l'importanza delle questioni evidenziate risulta essere un fatto gravissimo. Contestiamo, inoltre, - concludono i due sindacalisti - l'ordine del giorno dell'assemblea dei soci in cui si riporta l'esito del confronto con le OO.SS., mai attivato dal Presidente o, se si è tenuto, noi della Cgil e della Filcams Bat non siamo stati invitati, il che rende tutto ancora più paradossale".
"Dopo un primo incontro interlocutorio, il confronto tra noi ed i vertici del Patto è andato avanti solo per via epistolare", denunciano il segretario generale Filcams Cgil, Tina Prasti e Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat. "Avremmo voluto sederci attorno ad un tavolo per interloquire con tutti i protagonisti di questa vicenda per mettere a punto strategie che mirassero al rilancio dell'agenzia e per questo siamo tornati a chiedere alla presidenza un confronto, così come a tutti i sindaci del territorio (anche a quelli che hanno deciso di tirarsi fuori) per richiamare ciascuno alle proprie responsabilità ma ad oggi nessuna risposta ci è giunta, solo indifferenza che considerata l'importanza delle questioni evidenziate risulta essere un fatto gravissimo. Contestiamo, inoltre, - concludono i due sindacalisti - l'ordine del giorno dell'assemblea dei soci in cui si riporta l'esito del confronto con le OO.SS., mai attivato dal Presidente o, se si è tenuto, noi della Cgil e della Filcams Bat non siamo stati invitati, il che rende tutto ancora più paradossale".