Pasqua in Puglia, i ristoranti già sold-out per i pranzi di famiglia
La maggior parte propone un menù fisso, ma c'è chi offre la possibilità di ordinare alla carta
venerdì 29 marzo 2024
12.00
Mancano meno di 48 ore alla Santa Pasqua, una delle festività più attese dell'anno in Puglia, poichè si tratta di un periodo da vivere all'insegna della fede, delle tradizioni, ma anche dell'enogastronomia.
Su quest'ultimo aspetto ci siamo soffermati, contattando, a campione, alcuni dei locali più rappresentativi del territorio del nord-barese e della Bat ai quali abbiamo chiesto informazioni sul pranzo della domenica di Pasqua.
Tra ristoranti, risto-pizze e lidi, abbiamo raccolto le dichiarazioni di quanti hanno risposto alle nostre domande per fotografare il trend positivo del pranzo pasquale nella nostra regione.
Il nostro viaggio è partito dalla città di Molfetta.
«Quest'anno tantissima affluenza - questa la situazione del ristorante-pizzeria "Il Vecchio Gazebo" - ci ho messo mezza giornata per riempire 60 coperti, ho dovuto dire di no al doppio delle persone che posso ospitare. Proponiamo un menù fisso con ottimo rapporto qualità-prezzo e ospiteremo famiglie di un target medio-alto».
Anche per il ristorante Malie, la cui apertura risale a circa un anno fa, la scelta è ricaduta sul menù fisso. Per Pasqua siamo già pieni, da noi hanno prenotato famiglie anche con bambini, in quanto la nostra attività fa pietanze del territorio in chiave moderna».
A distinguersi, invece, la vineria di san Domenico, che lascerà decidere ai clienti cosa ordinare dal proprio menù alla carta. Non abbiamo previsto un menù fisso, aspettiamo la nostra clientela di fiducia, basato sulle famiglie e sulle coppie over 50».
Situazione analoga anche per le limitrofe Bisceglie e Giovinazzo, per le quali abbiamo sentito altri ristoratori. "Al sorso preferito" di Bisceglie propone un menù fisso. «Sono molte le famiglie che hanno prenotato da noi, siamo pieni da metà febbraio». Al "Bue Marino", invece, per il pranzo di Pasqua già sold-out, oltre alla famiglie si sono affacciati anche gruppi di giovani.
A Giovinazzo da "Romanazzi Restaurant" il giorno di Pasqua hanno prenotato prevalentemente famiglie, mentre al "Toruccio" ci saranno sia comitive di ragazzi sia famiglie con bambini. Entrambi hanno optato per il menù fisso.
Grazie alle testimonianze di altre attività ristorative, abbiamo ricostruito anche la situazione a Bari, dove "La Bul" è quasi al completo grazie alla proposta di un menù fisso in grado di attrarre famiglie con bambini, ma anche un target più giovane, mentre "Ai 2 Ghiottoni" ci sarà la possibilità di ordinare i piatti alla carta, solo per coloro che hanno prenotato per tempo, dal momento che il ristorante ha già riempito tutti i coperti per domenica 31 marzo.
Spostandoci su Trani, abbiamo scoperto che l'attenzione alla contemporaneità degli ingredienti e alle tecniche di cottura sono i segreti di "Casa Sgarra", già sold-out da tempo sia per quanto riguarda il bistrot sia per quel che concerne l'osteria. Oltre al baccalà in umido, agli gnocchi con patate e salsiccia affumicata e all'agnello cotto a bassa temperatura, spicca il dolce che parla di tradizione: un ovetto fatto di cioccolato, ripieno di ricotta e arancia candita, che ricorda la colomba pasquale. Prenotazioni al completo anche da "Corte In Fiore", che lascia ai clienti la libertà di ordinare alla carta e che ospiterà perlopiù gruppi di famiglie. Una scelta analoga quella presa da "Gallo Restaurant", che si prepara ad accogliere le famiglie che da sempre frequentano il ristorante, specie durante le ricorrenze come Pasqua, offrendo la possibilità di ordinare alla carta. Anche quest'attività ristorativa ha registrato il sold-out da un mese.
Altrettanto prospera la situazione a Barletta, dove abbiamo raggiunto telefonicamente il ristorante "Il Calamaro", che per la Santa Pasqua è già sold-out da due mesi e propone un menù fisso nel quale offre le materie prime del momento preservando la propria essenza dei piatti di mare. È questo il ristorante scelto da quattro famiglie del territorio per festeggiare quattro battesimi. Ha invece riempito tutti i coperti da oltre una settimana il ristorante "Bacco" che offre alla clientela un menù fisso, rivisitando i piatti della tradizione pasquale come il "benedetto" e l'agnello nell'ottica di un ristorante che, domenica 31 marzo, accoglierà prevalentemente famiglie.
A risponderci da Andria è stato il ristorante "Au Coq D'Or", che ha optato per il menù fisso di cui godranno principalmente famiglie. «Siamo sold-out da più di una settimana».
Negli ultimi giorni, a riempirsi, è stato anche "La Porta dei Leoni" a Margherita di Savoia con la scelta del menù di Pasqua, prenotato da famiglie che scelgono di trascorrere in compagnia dei propri cari queste festività.
Sulla rivisitazione della tradizione ha puntato anche l'osteria "Cantina Brandi" di Minervino Murge, che nel suo menù fisso ha scelto di portare innovazione tra i piatti tipici del periodo pasquale. Una soluzione che ha attratto le famiglie anche per festeggiare ricorrenze come il battesimo.
Su quest'ultimo aspetto ci siamo soffermati, contattando, a campione, alcuni dei locali più rappresentativi del territorio del nord-barese e della Bat ai quali abbiamo chiesto informazioni sul pranzo della domenica di Pasqua.
Tra ristoranti, risto-pizze e lidi, abbiamo raccolto le dichiarazioni di quanti hanno risposto alle nostre domande per fotografare il trend positivo del pranzo pasquale nella nostra regione.
Il nostro viaggio è partito dalla città di Molfetta.
«Quest'anno tantissima affluenza - questa la situazione del ristorante-pizzeria "Il Vecchio Gazebo" - ci ho messo mezza giornata per riempire 60 coperti, ho dovuto dire di no al doppio delle persone che posso ospitare. Proponiamo un menù fisso con ottimo rapporto qualità-prezzo e ospiteremo famiglie di un target medio-alto».
Anche per il ristorante Malie, la cui apertura risale a circa un anno fa, la scelta è ricaduta sul menù fisso. Per Pasqua siamo già pieni, da noi hanno prenotato famiglie anche con bambini, in quanto la nostra attività fa pietanze del territorio in chiave moderna».
A distinguersi, invece, la vineria di san Domenico, che lascerà decidere ai clienti cosa ordinare dal proprio menù alla carta. Non abbiamo previsto un menù fisso, aspettiamo la nostra clientela di fiducia, basato sulle famiglie e sulle coppie over 50».
Situazione analoga anche per le limitrofe Bisceglie e Giovinazzo, per le quali abbiamo sentito altri ristoratori. "Al sorso preferito" di Bisceglie propone un menù fisso. «Sono molte le famiglie che hanno prenotato da noi, siamo pieni da metà febbraio». Al "Bue Marino", invece, per il pranzo di Pasqua già sold-out, oltre alla famiglie si sono affacciati anche gruppi di giovani.
A Giovinazzo da "Romanazzi Restaurant" il giorno di Pasqua hanno prenotato prevalentemente famiglie, mentre al "Toruccio" ci saranno sia comitive di ragazzi sia famiglie con bambini. Entrambi hanno optato per il menù fisso.
Grazie alle testimonianze di altre attività ristorative, abbiamo ricostruito anche la situazione a Bari, dove "La Bul" è quasi al completo grazie alla proposta di un menù fisso in grado di attrarre famiglie con bambini, ma anche un target più giovane, mentre "Ai 2 Ghiottoni" ci sarà la possibilità di ordinare i piatti alla carta, solo per coloro che hanno prenotato per tempo, dal momento che il ristorante ha già riempito tutti i coperti per domenica 31 marzo.
Spostandoci su Trani, abbiamo scoperto che l'attenzione alla contemporaneità degli ingredienti e alle tecniche di cottura sono i segreti di "Casa Sgarra", già sold-out da tempo sia per quanto riguarda il bistrot sia per quel che concerne l'osteria. Oltre al baccalà in umido, agli gnocchi con patate e salsiccia affumicata e all'agnello cotto a bassa temperatura, spicca il dolce che parla di tradizione: un ovetto fatto di cioccolato, ripieno di ricotta e arancia candita, che ricorda la colomba pasquale. Prenotazioni al completo anche da "Corte In Fiore", che lascia ai clienti la libertà di ordinare alla carta e che ospiterà perlopiù gruppi di famiglie. Una scelta analoga quella presa da "Gallo Restaurant", che si prepara ad accogliere le famiglie che da sempre frequentano il ristorante, specie durante le ricorrenze come Pasqua, offrendo la possibilità di ordinare alla carta. Anche quest'attività ristorativa ha registrato il sold-out da un mese.
Altrettanto prospera la situazione a Barletta, dove abbiamo raggiunto telefonicamente il ristorante "Il Calamaro", che per la Santa Pasqua è già sold-out da due mesi e propone un menù fisso nel quale offre le materie prime del momento preservando la propria essenza dei piatti di mare. È questo il ristorante scelto da quattro famiglie del territorio per festeggiare quattro battesimi. Ha invece riempito tutti i coperti da oltre una settimana il ristorante "Bacco" che offre alla clientela un menù fisso, rivisitando i piatti della tradizione pasquale come il "benedetto" e l'agnello nell'ottica di un ristorante che, domenica 31 marzo, accoglierà prevalentemente famiglie.
A risponderci da Andria è stato il ristorante "Au Coq D'Or", che ha optato per il menù fisso di cui godranno principalmente famiglie. «Siamo sold-out da più di una settimana».
Negli ultimi giorni, a riempirsi, è stato anche "La Porta dei Leoni" a Margherita di Savoia con la scelta del menù di Pasqua, prenotato da famiglie che scelgono di trascorrere in compagnia dei propri cari queste festività.
Sulla rivisitazione della tradizione ha puntato anche l'osteria "Cantina Brandi" di Minervino Murge, che nel suo menù fisso ha scelto di portare innovazione tra i piatti tipici del periodo pasquale. Una soluzione che ha attratto le famiglie anche per festeggiare ricorrenze come il battesimo.