Opposizioni denunciano, Marrano: «Sanno solo diffamare»

Screditare amministrazione. Corte di Conti, nessuna sentenza

venerdì 22 aprile 2016 15.54
«È ormai chiaro il gioco delle opposizioni: si sono divisi i compiti con il solo obiettivo di diffamare, raccontare bugie e offendere in modo volgare i componenti di questa amministrazione comunale». Ad affermarlo è il sindaco di Margherita di Savoia, Paolo Marrano, in merito agli ultimi comunicati a firma dei componenti dell'opposizione, riguardati la questioni attuali come la Corte dei Conti e il cimitero. «A turno - spiega Marrano - partono gli esposti-denuncia del duo composto dal Bernardo Lodispoto (il dominus) con la consigliera Grazia Galiotta nel ruolo di semplice comparsa, incapace quest'ultima di esprimere proposte concrete per la propria città. Non da meno sono i consiglieri Antonella Cusmai e Vincenzo De Pietro, anche loro impegnati a raccontare i fatti con imprecisioni e superficialità che sono sconcertanti. Infine ci sono i consiglieri Domenico Lodispoto e Ruggiero Piccolo: loro non fanno altro che ripetere quanto già detto dalla Corte dei Conti, questioni che l'amministrazione comunale conosce molto bene visto l'impegno profuso in questi due anni per risanare i conti disastrati (dai precedenti governi cittadini) di questo Comune. L'intento di questi signori è solo quello di distogliere l'amministrazione dai compiti quanto mai gravosi a cui è chiamata, vista la carenza di personale tecnico e specialistico. L'opposizione, invece, non fa altro che invitare noi a dimetterci, oltre a chi, come la signora Galiotta, si arroga il diritto di apostrofare in maniera pesante i componenti della stessa, parlando di vergogna. Si può discutere, su posizioni opposte, di proposte concrete e fa parte del gioco delle parti censurare l'amministrazione comunale per quanto accade, ma il dibattito deve restare nei canoni della decenza e della signorilità. Non è accettabile, invece, che si utilizzi il termine vergogna come ha fatto la signora Galiotta: quella parola significa disonore e non ci appartiene per storia personale e per impegno amministrativo. Non si permetta più, questa signora, di insultare e offendere, perché dovrà renderne conto».

«Ricordo ai pochi detrattori che la Banda, attraverso i suoi componenti e con la loro professionalità, hanno omaggiato i Caduti di Nassiriya che, è bene sottolinearlo, non hanno colore politico come tutti i caduti nelle guerre e nelle missioni di pace. Alla signora Galiotta ricordo e ribadisco: l'Arma dei Carabinieri costituisce un nobile punto di riferimento per tutte le istituzioni. Per questo non si discute, ma si onora e si rispetta. Eppure lo dovrebbe sapere visto che ha avuto la fortuna e il piacere di avere un familiare appartenente all'Arma dei Carabinieri. Infine,la Corte non ha sancito nessun fallimento ma ha solo rinviato al prossimo monitoraggio la verifica dei rilievi formulati».