Oggi la rievocazione della tradizionale pesca a sciabica
La seconda edizione torna dopo il grande successo del 2021
sabato 22 luglio 2023
Dopo il grande successo del 2021 ed il forzato rinvio dello scorso anno causa mare grosso, torna con la seconda edizione la Rievocazione della Sciabica, il tradizionale ed antico metodo praticato dai pescatori salinari ed effettuato con una rete a strascico che veniva usata sotto costa ed azionata manualmente per catturare pesci di piccola taglia.
La manifestazione, voluta dall'amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco ed i pescatori di Margherita, avrà luogo sabato 22 luglio con inizio alle 18.30 sul litorale all'altezza del Belvedere di Via Parini, in corrispondenza della ex Cooperativa dei Pescatori. In un'atmosfera sospesa fra memoria e folklore sarà possibile rivivere un'antica tradizione marinaresca che fa parte della cultura popolare della nostra città: l'antica tecnica della sciabica prevede che la rete venga calata in mare da una barca a remi di piccole dimensioni ma con una estremità della rete stessa che viene lasciata a riva; in questo modo si viene a formare un semicerchio con la parte concava rivolta verso la spiaggia, dove due squadre di persone trascinano i due lembi della rete in modo da farli convergere.
La particolare conformazione della rete, che sfiora il fondale, impedisce ai pesci di sfuggire: è una tecnica complessa e faticosa, che richiede l'apporto di più persone e nei decenni scorsi ha rappresentato una sorta di rito collettivo per i pescatori e le loro famiglie.
A conclusione della serata ci sarà un intrattenimento musicale al Belvedere di Via Parini con inizio alle 21.30.
Il Sindaco avv. Bernardo Lodispoto presenta così il duplice evento: «L'intenzione della nostra amministrazione e dell'assessore al turismo Francesca Santobuono è realizzare appuntamenti di grande interesse in tutti i quartieri: la rievocazione della pesca a sciabica illumina ovviamente il rione Punta Pagliaio e la comunità dei pescatori di Margherita di Savoia. Dopo lo stop forzato dello scorso anno abbiamo voluto riproporre, in considerazione del grande successo registrato in occasione della prima edizione, questo appuntamento legato alle antiche tradizioni salinare in segno di profondo rispetto per i nostri avi che ce l'hanno tramandata».
La manifestazione, voluta dall'amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco ed i pescatori di Margherita, avrà luogo sabato 22 luglio con inizio alle 18.30 sul litorale all'altezza del Belvedere di Via Parini, in corrispondenza della ex Cooperativa dei Pescatori. In un'atmosfera sospesa fra memoria e folklore sarà possibile rivivere un'antica tradizione marinaresca che fa parte della cultura popolare della nostra città: l'antica tecnica della sciabica prevede che la rete venga calata in mare da una barca a remi di piccole dimensioni ma con una estremità della rete stessa che viene lasciata a riva; in questo modo si viene a formare un semicerchio con la parte concava rivolta verso la spiaggia, dove due squadre di persone trascinano i due lembi della rete in modo da farli convergere.
La particolare conformazione della rete, che sfiora il fondale, impedisce ai pesci di sfuggire: è una tecnica complessa e faticosa, che richiede l'apporto di più persone e nei decenni scorsi ha rappresentato una sorta di rito collettivo per i pescatori e le loro famiglie.
A conclusione della serata ci sarà un intrattenimento musicale al Belvedere di Via Parini con inizio alle 21.30.
Il Sindaco avv. Bernardo Lodispoto presenta così il duplice evento: «L'intenzione della nostra amministrazione e dell'assessore al turismo Francesca Santobuono è realizzare appuntamenti di grande interesse in tutti i quartieri: la rievocazione della pesca a sciabica illumina ovviamente il rione Punta Pagliaio e la comunità dei pescatori di Margherita di Savoia. Dopo lo stop forzato dello scorso anno abbiamo voluto riproporre, in considerazione del grande successo registrato in occasione della prima edizione, questo appuntamento legato alle antiche tradizioni salinare in segno di profondo rispetto per i nostri avi che ce l'hanno tramandata».