Nuovo comitato feste patronali
Le proposte del nuovo responsabile Tommaso Russo per migliorarle
venerdì 25 settembre 2015
11.32
Garantire trasparenza alla cittadinanza. Questo è il primo punto posto in cima alla lista degli impegni del presidente del nuovo Comitato Feste Patronali. «I sacerdoti di Margherita di Savoia mi hanno dato questo incarico, che io ho accettato perché non è scaturito da altri come accadeva fino a 2 anni fa - quando il Comitato era gestito dal Comune, "unico caso in Italia" come hanno affermato i parroci salinari che hanno interrotto questa tradizione e hanno creato uno statuto che regola l'apparato del Comitato, approvato dal vescovo dell'arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, mons. Giovanni Battista Pichierri -, per segnare uno svolta rispetto al passato». Così si è presentato Tommaso Russo, intenzionato sin da subito a mettere in pratica 2 mosse «mai viste prima: la trasparenza e il taglio dei costi», per dare un prodotto «migliore» rispetto agli scorsi anni. «Ho un progetto utile ad abbattere i costi che spero piaccia sia alle parrocchie che al popolo salinaro, alla luce delle grandi spese avute quest'anno senza creare alcun tipo di attrazione». Infatti, il budget che il Comitato ha per sopperire alla spese delle feste del Santissimo Salvatore e di Maria SS. Addolorata è pari a "€ 40.000 divi si fra le 2 festività", così distribuito: «€ 20.00 per le luminarie, € 10.000 per i fuochi d'artificio, € 5.000 per gli addobbi, € 3,200 per la banda, più spese varie come la tipografia". Secondo il presidente, «unendo le 2 feste, verrebbe spesa solo la metà del budget, ottenendo così € 20.000 da poter investire in attrazioni per turisti e visitatori, come avviene nelle città limitrofe». Basilare per Tommaso Russo, «iniziare a preparare la festa da gennaio e non da luglio, così da organizzarla al meglio con fuochi piromusicali e luci a ritmo di musica»Le . E non solo. «Per la raccolta dei fondi, voglio creare un circuito in collaborazione con le Forze dell'Ordine, soprattutto con la Guardia di Finanza, che vada dalla bancarella al Comune, dal Comune al Comitato, così da registrare tutti i movimenti del denaro, rendendolo tracciabile, evitando di lasciare soldi per strada».