Nuovi investimenti regionali nel trasporto pubblico locale
Un Piano che prevede interventi per circa 700 milioni di euro
martedì 10 settembre 2019
13.24
Sicurezza della rete ferroviaria, rinnovamento dell'armamento e del materiale rotabile, servizi più confortevoli per i viaggiatori. La regione Puglia viaggia su questo binario già dal 2013 quando ha stanziato 83 milioni di euro per la messa in sicurezza dell'intera rete regionale. Nell'ottobre del 2017, poi, è stata sottoscritta dal presidente Emiliano e dall'allora Ministro alle Infrastrutture Del Rio la convenzione relativa al Piano Nazionale della Sicurezza Ferroviaria.
Un Piano che prevede interventi per circa 700 milioni di euro, col fine di allineare le reti regionali ai livelli tecnologici e di sicurezza della rete nazionale.
Alla regione Puglia per le ferrovie interconnesse alla rete nazionale sono state destinate risorse pari a114.740.000 euro, di cui 27.490.000 euro attribuiti a Ferrotramviaria,11.950.000 alle Ferrovie del Gargano e 75.300.000 alle Ferrovie Sud Est.
Per la messa in sicurezza delle ferrovie non interconnesse alla rete nazionale, cioè le Ferrovie Appulo Lucane, sono stati invece stanziati 21.890.000.
Le tipologie di intervento previste vanno dall'attrezzaggio con i Sistemi di Controllo Marcia Treno (SCMT) alla messa in sicurezza e/o soppressione dei passaggi a livello.
Al momento gli interventi previsti sono in fase di acquisizione dei pareri obbligatori per legge, ma si prevede la cantierabilità entro fine anno.
L'obiettivo è rendere i 1500 km di ferrovia pugliese un'infrastruttura completamente interconnessa, sicura, dotata di tecnologie di controllo omogenee, diffuse ed efficienti, che generino un sistema interoperabile, consentendo ai treni di viaggiare indifferentemente su tutte le linee ferroviarie, anche se gestite da compagnie diverse.
Per un sistema di trasporto pubblico locale efficiente, che riduca la congestione stradale, l'incidentalità, le emissioni di CO2 e favorisca il contenimento dei costi sociali connessi alla mobilità privata, la Regione Puglia sta investendo anche sul miglioramento dei servizi.
Si stanno infatti negoziando nuovi contratti con obbligazioni di servizio pubblico orientati sempre più alla qualità, alla quantità dei servizi, al loro accesso smart, all'intermodalità efficace. Si sta sostanzialmente qualificando l'offerta con l'intento di incentivare l'uso del mezzo pubblico.
Una priorità improrogabile, a tal proposito, è il rinnovo del materiale rotabile.
Entro il 2023 si punta al rinnovo della flotta dei treni regionali con circa 70 nuovi treni, per un investimento complessivo di 300 milioni di euro a valere sulle risorse europee, regionali e dello Stato, integrato dal cofinanziamento di 100 milioni di euro a carico delle società di trasporto.
Con Trenitalia è stato preso l'impegno di un integrale rinnovo della flotta con l'acquisto di 46 nuovi treni circolanti sulle linee Foggia-Bari-Lecce, Bari-Taranto e Taranto-Brindisi, con investimenti propri di Trenitalia per 226,7 milioni di euro, a cui si aggiungono 123,5 milioni di investimenti regionali. Nello specifico è stato finanziato l'acquisto di tre treni elettrici Jazz (per circa 20 milioni di euro) e 43 Pop. Si aggiunga che si sta verificando l'ipotesi di investire somme per cinque nuovi treni Rock a due piani a servizio dei pendolari.
Complessivamente la Regione ha investito per l'acquisto di nuovi treni da assegnare alle altre compagnie ferroviarie 135,5 milioni di euro: Ferrovie Appulo Lucane 8 treni; Ferrovie del Sud Est 11 treni; Ferrotramviaria 5 treni; Ferrovie del Gargano un treno. Si tratta di treni dotati di moderni sistemi di sicurezza e comfort per i viaggiatori, alcuni dei quali inizieranno a circolare nei prossimi giorni, come gli elettrotreni delle FSE che entreranno in servizio sull'anello di Bari, dove è stata ripristinata la trazione elettrica.
Insieme a FSE la regione Puglia ha avviato anche un programma di elettrificazione sulla linea Martina Franca-Lecce-Gagliano del Capo e Maglie-Otranto con un investimento di 130 milioni; il cantiere, avviato questa estate, sarà pienamente operativo nel mese di ottobre.
Sempre con FSE è stato è stato avviato un piano per il ripristino di 25 ATR 220 diesel, completamente revisionati nelle parti meccaniche e sottoposti a restyling di interni ed esterni, per un investimento di 30 milioni di euro.
In uno scenario che punta a un nuovo modello di offerta, più performante nelle velocità commerciali, cadenzato negli orari e coordinato con i servizi automobilistici di adduzione alle stazioni, la Regione ha investito sul trasporto su gomma extraurbano. Sono stati assegnati con DGR 325/2017 56 milioni per l'acquisto di 378 nuovi bus ecologici, moderni, sicuri e adatti al trasporto dei disabili, già circolanti. La Delibera approvata ieri ha stanziato ulteriori 71.010.000 euro in favore delle imprese esercenti servizi TPL extraurbano, per l'acquisto di 526 autobus dotati di sistemi di alimentazione elettrica, ibrida, a metano o gpl omologato EEV, diesel euro VI, e di dispositivi per il trasporto disabili con un adeguato sistema di incarrozzamento, telecamere per la videosorveglianza, impianto di condizionamento dell'aria, indicatori digitali di percorso, dispositivi per il conteggio dei passeggeri, per la validazione elettronica a bordo dei titoli di viaggio e per il rilevamento posizione durante la corsa.
Obiettivo della Regione è quello di rigenerare la flotta dei bus adibiti ai servizi extraurbani, facendo scomparire mezzi con emissione da Euro 0 a Euro 2 e buona parte degli Euro 3, oltre all'abbattimento dell'anzianità degli autobus circolanti, portandola dagli attuali 12 anni a meno di 7 anni.
Gli autobus Euro 0-1-2 potranno scomparire anche dalla circolazione urbana, grazie al finanziamento di € 68.000.000,00 stanziato a favore dei Comuni dotati di servizi minimi di TPL .
Con l'avviso pubblico "SMART GO CITY " scaduto a fine maggio, su un totale di 19 domande, sono state ammesse a finanziamento cinque istanze e si sta procedendo nella valutazione delle altre. Le istanze ammesse a finanziamento sono quelle dei Comuni di: Molfetta per l'acquisto di 3 autobus a gasolio euro VI per € 784.000,00; Brindisi per l'acquisto di 15 autobus a metano euro VI ed elettrici per complessivi € 4.999.560,00; Bari per l'acquisto di 23 autobus ibridi per € 7.999.296,00; Taranto per l'acquisto di 24 autobus ibridi per un importo complessivo di € 7.992.458,14; Lecce per l'acquisto di n. 13 autobus gasolio euro VI per un importo complessivo di € 4.176.401,60.
L'insieme di queste strategie, rientra nella volontà della Regione di riorganizzare il servizio TPL, ispirandosi ai principi del D.Lgs. 422/1997, cioè la fornitura di un servizio capace di soddisfare i bisogni dell'utenza. E' per questo che la Regione si sta impegnando a qualificare l'offerta, con l'auspicio di un diverso approccio al TPL dell'utenza, che qualifichi la domanda nei limiti stabiliti dalla legge per conservarne la finanziabilità".
E' soddisfatto il presidente di Asstra Puglia, Matteo Colamussi, nel salutare la novità che riguarda il trasporto pubblico automobilistico locale:
"L'acquisto di 526 nuovi bus destinati alla flotta extraurbana da parte della Regione Puglia contribuisce concretamente a quella sorta di 'rivoluzione' verde che il trasporto regionale sta avviando, garantendo efficienza, resa ed alti standard di servizio all'utenza".
"Sentiamo di dover esprimere un ringraziamento all'assessore Giannini e alla giunta del presidente Emiliano - afferma - sia per la scelta sia per aver avuto la sensibilità di confrontarsi con le aziende e con le associazioni di settore. I 526 nuovi bus, che vanno a sommarsi ai 400 già acquistati nel 2018, di fatto ridisegnano la flotta extraurbana degli autobus in Puglia, portando l'età media dei veicoli a 5 anni. Meglio della media italiana, che è di 12 anni, e addirittura meglio della media europea, che è di 7. Un risultato straordinario che impegna sempre di più le aziende a fare meglio all'insegna di maggior sicurezza, efficienza e tutela ambientale, ma soprattutto che abolisce ogni gap per l l'accessibilità ai mezzi".
Un Piano che prevede interventi per circa 700 milioni di euro, col fine di allineare le reti regionali ai livelli tecnologici e di sicurezza della rete nazionale.
Alla regione Puglia per le ferrovie interconnesse alla rete nazionale sono state destinate risorse pari a114.740.000 euro, di cui 27.490.000 euro attribuiti a Ferrotramviaria,11.950.000 alle Ferrovie del Gargano e 75.300.000 alle Ferrovie Sud Est.
Per la messa in sicurezza delle ferrovie non interconnesse alla rete nazionale, cioè le Ferrovie Appulo Lucane, sono stati invece stanziati 21.890.000.
Le tipologie di intervento previste vanno dall'attrezzaggio con i Sistemi di Controllo Marcia Treno (SCMT) alla messa in sicurezza e/o soppressione dei passaggi a livello.
Al momento gli interventi previsti sono in fase di acquisizione dei pareri obbligatori per legge, ma si prevede la cantierabilità entro fine anno.
L'obiettivo è rendere i 1500 km di ferrovia pugliese un'infrastruttura completamente interconnessa, sicura, dotata di tecnologie di controllo omogenee, diffuse ed efficienti, che generino un sistema interoperabile, consentendo ai treni di viaggiare indifferentemente su tutte le linee ferroviarie, anche se gestite da compagnie diverse.
Per un sistema di trasporto pubblico locale efficiente, che riduca la congestione stradale, l'incidentalità, le emissioni di CO2 e favorisca il contenimento dei costi sociali connessi alla mobilità privata, la Regione Puglia sta investendo anche sul miglioramento dei servizi.
Si stanno infatti negoziando nuovi contratti con obbligazioni di servizio pubblico orientati sempre più alla qualità, alla quantità dei servizi, al loro accesso smart, all'intermodalità efficace. Si sta sostanzialmente qualificando l'offerta con l'intento di incentivare l'uso del mezzo pubblico.
Una priorità improrogabile, a tal proposito, è il rinnovo del materiale rotabile.
Entro il 2023 si punta al rinnovo della flotta dei treni regionali con circa 70 nuovi treni, per un investimento complessivo di 300 milioni di euro a valere sulle risorse europee, regionali e dello Stato, integrato dal cofinanziamento di 100 milioni di euro a carico delle società di trasporto.
Con Trenitalia è stato preso l'impegno di un integrale rinnovo della flotta con l'acquisto di 46 nuovi treni circolanti sulle linee Foggia-Bari-Lecce, Bari-Taranto e Taranto-Brindisi, con investimenti propri di Trenitalia per 226,7 milioni di euro, a cui si aggiungono 123,5 milioni di investimenti regionali. Nello specifico è stato finanziato l'acquisto di tre treni elettrici Jazz (per circa 20 milioni di euro) e 43 Pop. Si aggiunga che si sta verificando l'ipotesi di investire somme per cinque nuovi treni Rock a due piani a servizio dei pendolari.
Complessivamente la Regione ha investito per l'acquisto di nuovi treni da assegnare alle altre compagnie ferroviarie 135,5 milioni di euro: Ferrovie Appulo Lucane 8 treni; Ferrovie del Sud Est 11 treni; Ferrotramviaria 5 treni; Ferrovie del Gargano un treno. Si tratta di treni dotati di moderni sistemi di sicurezza e comfort per i viaggiatori, alcuni dei quali inizieranno a circolare nei prossimi giorni, come gli elettrotreni delle FSE che entreranno in servizio sull'anello di Bari, dove è stata ripristinata la trazione elettrica.
Insieme a FSE la regione Puglia ha avviato anche un programma di elettrificazione sulla linea Martina Franca-Lecce-Gagliano del Capo e Maglie-Otranto con un investimento di 130 milioni; il cantiere, avviato questa estate, sarà pienamente operativo nel mese di ottobre.
Sempre con FSE è stato è stato avviato un piano per il ripristino di 25 ATR 220 diesel, completamente revisionati nelle parti meccaniche e sottoposti a restyling di interni ed esterni, per un investimento di 30 milioni di euro.
In uno scenario che punta a un nuovo modello di offerta, più performante nelle velocità commerciali, cadenzato negli orari e coordinato con i servizi automobilistici di adduzione alle stazioni, la Regione ha investito sul trasporto su gomma extraurbano. Sono stati assegnati con DGR 325/2017 56 milioni per l'acquisto di 378 nuovi bus ecologici, moderni, sicuri e adatti al trasporto dei disabili, già circolanti. La Delibera approvata ieri ha stanziato ulteriori 71.010.000 euro in favore delle imprese esercenti servizi TPL extraurbano, per l'acquisto di 526 autobus dotati di sistemi di alimentazione elettrica, ibrida, a metano o gpl omologato EEV, diesel euro VI, e di dispositivi per il trasporto disabili con un adeguato sistema di incarrozzamento, telecamere per la videosorveglianza, impianto di condizionamento dell'aria, indicatori digitali di percorso, dispositivi per il conteggio dei passeggeri, per la validazione elettronica a bordo dei titoli di viaggio e per il rilevamento posizione durante la corsa.
Obiettivo della Regione è quello di rigenerare la flotta dei bus adibiti ai servizi extraurbani, facendo scomparire mezzi con emissione da Euro 0 a Euro 2 e buona parte degli Euro 3, oltre all'abbattimento dell'anzianità degli autobus circolanti, portandola dagli attuali 12 anni a meno di 7 anni.
Gli autobus Euro 0-1-2 potranno scomparire anche dalla circolazione urbana, grazie al finanziamento di € 68.000.000,00 stanziato a favore dei Comuni dotati di servizi minimi di TPL .
Con l'avviso pubblico "SMART GO CITY " scaduto a fine maggio, su un totale di 19 domande, sono state ammesse a finanziamento cinque istanze e si sta procedendo nella valutazione delle altre. Le istanze ammesse a finanziamento sono quelle dei Comuni di: Molfetta per l'acquisto di 3 autobus a gasolio euro VI per € 784.000,00; Brindisi per l'acquisto di 15 autobus a metano euro VI ed elettrici per complessivi € 4.999.560,00; Bari per l'acquisto di 23 autobus ibridi per € 7.999.296,00; Taranto per l'acquisto di 24 autobus ibridi per un importo complessivo di € 7.992.458,14; Lecce per l'acquisto di n. 13 autobus gasolio euro VI per un importo complessivo di € 4.176.401,60.
L'insieme di queste strategie, rientra nella volontà della Regione di riorganizzare il servizio TPL, ispirandosi ai principi del D.Lgs. 422/1997, cioè la fornitura di un servizio capace di soddisfare i bisogni dell'utenza. E' per questo che la Regione si sta impegnando a qualificare l'offerta, con l'auspicio di un diverso approccio al TPL dell'utenza, che qualifichi la domanda nei limiti stabiliti dalla legge per conservarne la finanziabilità".
E' soddisfatto il presidente di Asstra Puglia, Matteo Colamussi, nel salutare la novità che riguarda il trasporto pubblico automobilistico locale:
"L'acquisto di 526 nuovi bus destinati alla flotta extraurbana da parte della Regione Puglia contribuisce concretamente a quella sorta di 'rivoluzione' verde che il trasporto regionale sta avviando, garantendo efficienza, resa ed alti standard di servizio all'utenza".
"Sentiamo di dover esprimere un ringraziamento all'assessore Giannini e alla giunta del presidente Emiliano - afferma - sia per la scelta sia per aver avuto la sensibilità di confrontarsi con le aziende e con le associazioni di settore. I 526 nuovi bus, che vanno a sommarsi ai 400 già acquistati nel 2018, di fatto ridisegnano la flotta extraurbana degli autobus in Puglia, portando l'età media dei veicoli a 5 anni. Meglio della media italiana, che è di 12 anni, e addirittura meglio della media europea, che è di 7. Un risultato straordinario che impegna sempre di più le aziende a fare meglio all'insegna di maggior sicurezza, efficienza e tutela ambientale, ma soprattutto che abolisce ogni gap per l l'accessibilità ai mezzi".