«Noi siamo colpevoli dei danni provocati dai precedenti governi»
Il sindaco Marrano e la maggioranza replicano ai consiglieri Cusmai e De Pietro
sabato 25 febbraio 2017
"Questa amministrazione è totalmente estranea ai danni enormi provocati di chi ha governato Margherita di Savoia negli anni scorsi. Questa amministrazione è estranea perché non ha mai partecipato a quei governi". E' netta la risposta del sindaco, Paolo Marrano e della sua maggioranza in consiglio comunale, al solito attacco degli esponenti dell'opposizione Cusmai e De Pietro. Accuse infamanti, a giudizio del primo cittadino, quelle espresse dai due esponenti del Pd, a proposito del riequilibrio di bilancio approvato con senso di responsabilità dalla maggioranza in occasione del consiglio comunale del 3 febbraio scorso.
"Come sempre – commenta il sindaco – i signori Cusmai e De Pietro se ne infischiano del valore di alcuni principi fondamentali che regolano il buon vivere civile e spargono veleno, infangando con grandi bugie, la dignità di persone che con dedizione, amore di paese e onestà ogni giorno lavorano per questa comunità". Per il sindaco i due esponenti del Pd sono "soggetti emarginati e demotivati, incapaci di valutazioni asettiche e reali sullo stato attuale della città che va confrontato con il recente passato". Il preambolo, aggiunge il sindaco, è necessario per chiarire "ancora una volta che questa Amministrazione è totalmente estranea ai danni enormi, provocati dai predecessori soprattutto sul piano finanziario ma anche in tema di organizzazione e funzionamento della macchina comunale e dell'urbanistica. L'attuale situazione debitoria ereditata (circa 22 milioni di euro) che sarà saldata in 30 anni, pagando rate mensili di 130mila euro, ed emersa da subito attraverso i rilievi formulati dalla Corte dei Conti sin dall'insediamento di questa amministrazione avvenuto nel maggio del 2013, è riconducibile essenzialmente alle precedenti gestioni che hanno messo in pericolo la stabilità della comunità salinara. Pertanto la Cusmai deve rendere conto dei guai combinati durante l'Amministrazione Bufo, così come De Pietro deve rendere conto di tutto ciò che è accaduto durante le Amministrazioni Camporeale di cui era un illustre assessore".
Il sindaco, poi, definisce "inelegante e inopportuno il confronto fatto dai due consiglieri del Pd tra la debitoria del nostro Comune con quella di Trinitapoli. Potevano risparmiarselo per rispetto nei confronti degli amministratori trinitapolesi e perché le questioni sono completamente diverse". Il sindaco ribatte anche sulla vicenda relativa alla gestione dei servizi cimiteriali: "Chi ha occhi per guardare può valutare cosa è stato realizzato: lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione, la costruzione quasi conclusa di 75 nuovi loculi, la sistemazione di alcune strade interne al cimitero, l'intervento straordinario del piano verde cimiteriale, la sistemazione degli uffici e dei servizi igienici. A breve saranno completati i lavori di sistemazione della Cappella, della viabilità interna e del parcheggio esterno al cimitero. Noi abbiamo salvato Margherita di Savoia dal tracollo. Del resto la Corte dei Conti non ha mai dichiarato il dissesto dell'Ente" ribadisce il sindaco. Che, a proposito del piano di rientro triennale sottolinea come lo stesso "sia stato calibrato sulle reali aspettative del Comune come la riscossione di 6 milioni di euro da parte di Atisale e la vendita di alcuni immobili che, non per responsabilità di questa Amministrazione, non si sono concretizzate". Il primo cittadino ribadisce che il ricorso al decreto salva enti (approvato in consiglio comunale con il riequilibrio di bilancio) "è sinonimo di garanzia per i margheritani che non possono essere più frodati e presi in giro dai soliti politici di turno con i loro appetiti personali. Ma quel decreto – aggiunge il sindaco – obbliga l'Amministrazione comunale, anche quella prossima ventura, a fare bene per non incorrere nelle sanzioni della Corte dei Conti".
"La situazione di dissesto risale almeno al 2009 - ricorda l'assessore alle Finanze, Salvatore Giannino – anno in cui era in carica l'Amministrazione Bufo e la signora Cusmai era assessore alle Finanze. Nel ruolo che ricopriva aveva l'obbligo di vigilare sui conti del Comune e invece ha consentito che debiti fuori bilancio lievitassero nei costi. Quegli stessi debiti fuori bilancio che non ha approvato, con tutta la minoranza, abbandonando l'aula del consiglio comunale. Piuttosto che accusare di giravolte, la Cusmai ci racconti a cosa servivano i proventi dei contratti swap firmati dal Comune: i soldi destinati agli investimenti per il paese sono stati utilizzati per le spese correnti e per farsi belli con l'organizzazione delle estati margheritane. Con l'approvazione del riequilibrio di bilancio – conclude Giannino – vogliamo evitare il dissesto dell'Ente, non rischiando sulla pelle dei margheritani. C'è invece chi fa demagogia perché ha già cominciato la lunga campagna elettorale".
"Per la trattazione degli argomenti succitati abbiamo già impegnato tutto lo spazio a disposizione – conclude il sindaco -. Rimandiamo a successivi articoli l'analisi degli argomenti quali la mensa scolastica e la nettezza urbana sui quali sono state sollevate, dai signori Cusmai e De Pietro, polemiche sterili e provocatorie".
"Come sempre – commenta il sindaco – i signori Cusmai e De Pietro se ne infischiano del valore di alcuni principi fondamentali che regolano il buon vivere civile e spargono veleno, infangando con grandi bugie, la dignità di persone che con dedizione, amore di paese e onestà ogni giorno lavorano per questa comunità". Per il sindaco i due esponenti del Pd sono "soggetti emarginati e demotivati, incapaci di valutazioni asettiche e reali sullo stato attuale della città che va confrontato con il recente passato". Il preambolo, aggiunge il sindaco, è necessario per chiarire "ancora una volta che questa Amministrazione è totalmente estranea ai danni enormi, provocati dai predecessori soprattutto sul piano finanziario ma anche in tema di organizzazione e funzionamento della macchina comunale e dell'urbanistica. L'attuale situazione debitoria ereditata (circa 22 milioni di euro) che sarà saldata in 30 anni, pagando rate mensili di 130mila euro, ed emersa da subito attraverso i rilievi formulati dalla Corte dei Conti sin dall'insediamento di questa amministrazione avvenuto nel maggio del 2013, è riconducibile essenzialmente alle precedenti gestioni che hanno messo in pericolo la stabilità della comunità salinara. Pertanto la Cusmai deve rendere conto dei guai combinati durante l'Amministrazione Bufo, così come De Pietro deve rendere conto di tutto ciò che è accaduto durante le Amministrazioni Camporeale di cui era un illustre assessore".
Il sindaco, poi, definisce "inelegante e inopportuno il confronto fatto dai due consiglieri del Pd tra la debitoria del nostro Comune con quella di Trinitapoli. Potevano risparmiarselo per rispetto nei confronti degli amministratori trinitapolesi e perché le questioni sono completamente diverse". Il sindaco ribatte anche sulla vicenda relativa alla gestione dei servizi cimiteriali: "Chi ha occhi per guardare può valutare cosa è stato realizzato: lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione, la costruzione quasi conclusa di 75 nuovi loculi, la sistemazione di alcune strade interne al cimitero, l'intervento straordinario del piano verde cimiteriale, la sistemazione degli uffici e dei servizi igienici. A breve saranno completati i lavori di sistemazione della Cappella, della viabilità interna e del parcheggio esterno al cimitero. Noi abbiamo salvato Margherita di Savoia dal tracollo. Del resto la Corte dei Conti non ha mai dichiarato il dissesto dell'Ente" ribadisce il sindaco. Che, a proposito del piano di rientro triennale sottolinea come lo stesso "sia stato calibrato sulle reali aspettative del Comune come la riscossione di 6 milioni di euro da parte di Atisale e la vendita di alcuni immobili che, non per responsabilità di questa Amministrazione, non si sono concretizzate". Il primo cittadino ribadisce che il ricorso al decreto salva enti (approvato in consiglio comunale con il riequilibrio di bilancio) "è sinonimo di garanzia per i margheritani che non possono essere più frodati e presi in giro dai soliti politici di turno con i loro appetiti personali. Ma quel decreto – aggiunge il sindaco – obbliga l'Amministrazione comunale, anche quella prossima ventura, a fare bene per non incorrere nelle sanzioni della Corte dei Conti".
"La situazione di dissesto risale almeno al 2009 - ricorda l'assessore alle Finanze, Salvatore Giannino – anno in cui era in carica l'Amministrazione Bufo e la signora Cusmai era assessore alle Finanze. Nel ruolo che ricopriva aveva l'obbligo di vigilare sui conti del Comune e invece ha consentito che debiti fuori bilancio lievitassero nei costi. Quegli stessi debiti fuori bilancio che non ha approvato, con tutta la minoranza, abbandonando l'aula del consiglio comunale. Piuttosto che accusare di giravolte, la Cusmai ci racconti a cosa servivano i proventi dei contratti swap firmati dal Comune: i soldi destinati agli investimenti per il paese sono stati utilizzati per le spese correnti e per farsi belli con l'organizzazione delle estati margheritane. Con l'approvazione del riequilibrio di bilancio – conclude Giannino – vogliamo evitare il dissesto dell'Ente, non rischiando sulla pelle dei margheritani. C'è invece chi fa demagogia perché ha già cominciato la lunga campagna elettorale".
"Per la trattazione degli argomenti succitati abbiamo già impegnato tutto lo spazio a disposizione – conclude il sindaco -. Rimandiamo a successivi articoli l'analisi degli argomenti quali la mensa scolastica e la nettezza urbana sui quali sono state sollevate, dai signori Cusmai e De Pietro, polemiche sterili e provocatorie".