Niente fondi per la videosorveglianza, Lodispoto: «Non è colpa nostra».

Per il primo cittadino le informazioni fornite da MargheritaViva sono "poco corrette e strumentali". LA RISPOSTA DEL DIRETTORE

martedì 20 novembre 2018 18.04
Riceviamo e pubblichiamo una nota diffusa da Palazzo di Città

Ferma presa di posizione da parte del Sindaco di Margherita di Savoia, avv. Bernardo Lodispoto, in merito alle notizie di stampa riguardanti l'esclusione dalla graduatoria dei Comuni ammessi a finanziamento per i Patti per la Sicurezza Urbana: le puntualizzazioni del primo cittadino fanno chiarezza sulla genesi del progetto e sulle cause della mancata ammissione al finanziamento.

«In primo luogo va evidenziato – dichiara il sindaco Lodispoto – che l'attuale amministrazione comunale ha ereditato il progetto dalla Giunta Marrano, limitandosi a sottoscrivere il Patto per la Sicurezza così come era stato predisposto dai nostri predecessori, a causa dell'assoluta mancanza dei tempi tecnici necessari per apportare modifiche al testo.

Purtroppo la passata amministrazione non ha ritenuto, nonostante vi fosse l'assenso da parte del responsabile tecnico, di partecipare ad un cofinanziamento che avrebbe sicuramente consentito anche al Comune di Margherita di Savoia di accedere ad un finanziamento pari a 238mila euro, che è una somma persino superiore per intenderci da quella ottenuta dal vicino Comune di Trinitapoli. Al riguardo però è opportuno precisare che anche Trinitapoli, come Margherita di Savoia, è stata classificata ad incidenza di criminalità "elevatissima" ma non è questo il motivo per cui si è stati ammessi o meno a finanziamento: a fare la differenza è stata proprio la richiesta di cofinanziamento.

Devo peraltro stigmatizzare il modo poco corretto e strumentale con cui taluni organi di stampa hanno voluto porgere questa notizia senza approfondire le reali responsabilità del mancato finanziamento e soprattutto attribuendo inopportune patenti sull'incidenza della criminalità in base al numero degli abitanti. Che oltretutto, come detto, non è stato un fattore dirimente. La nostra amministrazione comunale in ogni caso non molla la presa perché, a quanto sembra, il Ministero dell'Interno pare intenzionato ad aumentare il budget per la sicurezza urbana e questo potrebbe permettere anche ai Comuni rimasti esclusi di poter accedere a nuovi capitoli di spesa: vigileremo per poter sfruttare una nuova opportunità in questo senso. Ma una cosa mi sento di poter affermare a chiare lettere: se al momento della presentazione della domanda fosse stata in carica questa amministrazione comunale certamente saremmo stati ammessi in graduatoria perché non avremmo mancato di presentare richiesta di cofinanziamento. Anche di questo dobbiamo, ironicamente, esser grati a chi ci ha preceduto nella gestione della cosa pubblica e che pure si era eretto a paladino della legalità e della sicurezza».

La nota del Direttore di MargheritaViva.it

Apprendiamo da una nota stampa ufficiale del Comune di Margherita di Savoia che il nostro articolo relativo all'esclusione del Comune di Margherita di Savoia dall'elenco dei beneficiari dei fondi stanziati dal Ministero dell'Interno per i Patti per la Sicurezza Urbana raccoglie lo stigma del primo cittadino, avv. Lodispoto che ha provveduto immediatamente a fare alcune puntualizzazioni.

Siamo contenti di aver contribuito, seppur non raccogliendo il favore del primo cittadino, ad accendere una luce sulle motivazioni per le quali il Comune di Margherita di Savoia (alla pari di molti altri comuni della BAT che hanno richiesto il finanziamento, ad eccezione di Trinitapoli), non è riuscito ad aggiudicarsi il finanziamento. Siamo altrettanto contenti di aver stimolato il sig. Sindaco a prendere una «ferma posizione in merito alle notizie di stampa»; una posizione che ci aspetteremmo tuttavia in presenza di una smentita della notizia stessa. Il sindaco, però, pur bollando come "poco corretta e strumentale" la notizia da noi riportata ("taluni organi di stampa" cit.), non fa che confermare quanto noi scriviamo. Il Comune di Margherita di Savoia non ha ricevuto finanziamenti benché inserito tra i comuni con coefficiente di criminalità elevatissima. A dirlo non siamo noi, bensì il Ministero dell'Interno. E Margherita di Savoia non è l'unico comune della BAT ad essere inserito tra i comuni con coefficiente criminalità elevatissima.

Comprendiamo che ci troviamo in un momento storico in cui l'attacco agli organi di informazione pare sia diventato lo sport privilegiato dei rappresentanti istituzionali però ci vediamo a nostra volta costretti a stigmatizzare la "ferma presa di posizione" del primo cittadino che, in fondo, non dice nulla di diverso rispetto a quanto noi scriviamo.

Paradossale è doversi difendere dall'aver diffuso una notizia che si limita a riportare un incontrovertibile dato di fatto ricavato da una circolare del ministero dell'interno (pubblica) e da una graduatoria (pubblica). Una "informazione di servizio" e non certamente un articolo di opinione. Né tanto meno abbiamo puntato dito contro alcuni; ci siamo limitati a dire ciò che è: Margherita di Savoia non ha ricevuto il finanziamento. Un'opportunità persa dalla città e non già da una amministrazione. Perché le amministrazioni passano, le opere e i risultati del loro operato restano.

Fatichiamo, inoltre, a comprendere a cosa sia strumentale la diffusione della notizia. Il sindaco ce lo dica con altrettanta "fermezza" e chiarezza. Quanto al giudizio sulla correttezza del nostro operato crediamo che lo stimato sig. Sindaco si sia un po' lasciato trasportare dalla moda di tacciare chiunque faccia informazione e chiunque non riferisca ciò che si vuol sentir dire come "poco corretto". Siamo tuttavia certi che il sig. Sindaco apprezzi il nostro operato e il servizio di informazione che noi offriamo ai tanti cittadini di Margherita di Savoia che quotidianamente ci seguono.

Con sentimenti di profondo rispetto rinnoviamo il nostro piacere nel collaborare con l'istituzione comunale, con il primo cittadino e con tutti i rappresentanti nelle istituzioni così come abbiamo sempre fatto, chiunque ci fosse ad amministrare.

Il direttore Giuseppe Di Bisceglie