Marrano risponde al PD: «Parla chi ha causato il declino»
Secondo il primo cittadino «amministrazione per il rilancio della città»
mercoledì 3 febbraio 2016
13.02
Un'amministrazione comunale, quella attuale, che dice di non essere colpevole perché le cause declino affondano le radici nel passato. Il sindaco di Margherita di Savoia, Paolo Marrano, risponde alle accuse di spese pazze mosse dal Partito Democratico salinaro nei confronti della sua squadra di governo. «Questa amministrazione comunale – afferma il primo cittadino - ha dato indirizzi specifici attraverso soluzioni tese al conseguimento del massimo risparmio e del contenimento della spesa. Ma il Pd margheritano e i suoi consiglieri comunali Vincenzo De Pietro e Antonella Cusmai mentono, sapendo di mentire quando parlano dell'eccesso di spesa per il personale. Infatti, non è possibile amministrare un Comune costiero come il nostro senza le figure professionali indispensabili1. Anzi, è stata l'amministrazione Camporeale, di cui ne era componente il consigliere De Pietro, a dare origine a tutte le disfunzioni oggi riconducibili al settore del personale, perché all'epoca sono state fatte scelte scellerate. Si potevano bandire i concorsi è non sono stati fatti, preferendo arruolare personale ex Ati (provenienti dalla salina) e anche personale esterno. Ma nel primo caso, con tutta la buona volontà, quel personale ha mostrato dei limiti oggettivi di professionalità in merito ai compiti che un Comune come quello di Margherita di Savoia è chiamato a svolgere. Questa amministrazione comunale si è trovata in una situazione precaria per la presenza di personale solo "a scavalco" in settori fondamentali per la vita di un Comune, come il responsabile dei Servizi finanziari che non garantiva efficienza e funzionalità di tutto il settore per il numero limitato di presenze nella struttura. L'ufficio tecnico totalmente sguarnito di personale, abbandonato a se stesso anche nella gestione dell'archivio, come confermato dalle denunce presentate ai carabinieri per lo smarrimento di fascicoli relativi a pratiche edilizie e lavori pubblici. In quell'ufficio c'era un solo funzionario dedito al solo settore dell'urbanistica con un solo giorno di presenza a settimana. Grazie alla riorganizzazione, tra l'altro, è stato possibile verificare le pratiche edilizie degli ultimi dieci anni, per le quali non risultano versati al Comune gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e i costi di costruzione e gli importi presunti da incassare si aggirano attorno ai 250mila euro con 480mila euro di polizze fideiussorie non escusse. Un vero e proprio danno erariale provocato da chi amministrava questo paese e non dalla nostra amministrazione che non ha provocato nessun danno erariale alla comunità».
Organico senza regole e sfornito di figure professionali, secondo quanto dice il primo cittadino, che ha creato il declino dell'Ente, autorizzato dalla classe politica del tempo. «Voglio ricordare – continua il sindaco - al PD e ai suoi consiglieri comunali che i compiti più gravosi per la ricerca, la catalogazione, l'accertamento e l'analisi di tutta la documentazione necessaria a redigere il piano di rientro è passata e passa ancora dal lavoro dell'ufficio tecnico e di quello finanziario. Abbiamo recuperato e portato a termine opere importanti come la bonifica dell'ex Saibi, il progetto Halitè, la viabilità su viale Ofanto, l'efficientamento energetico del Palazzo di Città, la ristrutturazione della scuola Galante e il Fishermann per il quale si rischiava di dover restituire 800mila euro. E il Pd con i suoi consiglieri comunali cosa fanno? Ha il coraggio di sparlare di questa Amministrazione rimproverandola di non rispettare la legge, di non aver avuto buon senso, chiedendo agli organi istituzionali di colpire questa Amministrazione. Signori consiglieri comunali del Pd, De Pietro e Cusmai, perché non dite ai margheritani a quanto ammontano i debiti fuori bilancio che questa amministrazione ha responsabilmente riconosciuto nell'ambito del piano di rientro come richiesto dalla Corte dei Conti? Sono centinaia di migliaia di euro creati da tutte le precedenti amministrazioni compresa quella di Camporeale nella quale De Pietro era assessore e quindi corresponsabile di tanti guai lasciati ai margheritani. I debiti fuori bilancio, creati anche da chi oggi è all'opposizione, quelli sì sono stati pagati e dovranno essere pagati dai margheritani. Per questo, signori consiglieri, almeno in questi frangenti cercate di essere onesti con voi stessi. Questa amministrazione ha profuso un notevole impegno nell'accertamento straordinario dei residui (altro compito gravoso richiesto dalla Corte dei Conti) sistemando pratiche rivenienti dal passato. Ribadisco che questa amministrazione non ha scientemente provocato l'eccesso di spesa, ma solo dato indirizzi per il conseguimento del massimo risparmio come certificato dagli atti del responsabile del Servizio finanziario. L'esempio più lampante è quello del personale assunto con la mobilità che ha consentito di risparmiare decine di migliaia di euro, limitando al massimo il ricorso alle ditte esterne, ma garantendo interventi in settori nevralgici come quelli delle manutenzioni stradali, degli impianti elettrici, degli impianti idrici e delle opere edili. Questa amministrazione è solida e conta su undici consiglieri per portare avanti il programma di rinascita e rilancio economico e sociale di Margherita di Savoia».
Organico senza regole e sfornito di figure professionali, secondo quanto dice il primo cittadino, che ha creato il declino dell'Ente, autorizzato dalla classe politica del tempo. «Voglio ricordare – continua il sindaco - al PD e ai suoi consiglieri comunali che i compiti più gravosi per la ricerca, la catalogazione, l'accertamento e l'analisi di tutta la documentazione necessaria a redigere il piano di rientro è passata e passa ancora dal lavoro dell'ufficio tecnico e di quello finanziario. Abbiamo recuperato e portato a termine opere importanti come la bonifica dell'ex Saibi, il progetto Halitè, la viabilità su viale Ofanto, l'efficientamento energetico del Palazzo di Città, la ristrutturazione della scuola Galante e il Fishermann per il quale si rischiava di dover restituire 800mila euro. E il Pd con i suoi consiglieri comunali cosa fanno? Ha il coraggio di sparlare di questa Amministrazione rimproverandola di non rispettare la legge, di non aver avuto buon senso, chiedendo agli organi istituzionali di colpire questa Amministrazione. Signori consiglieri comunali del Pd, De Pietro e Cusmai, perché non dite ai margheritani a quanto ammontano i debiti fuori bilancio che questa amministrazione ha responsabilmente riconosciuto nell'ambito del piano di rientro come richiesto dalla Corte dei Conti? Sono centinaia di migliaia di euro creati da tutte le precedenti amministrazioni compresa quella di Camporeale nella quale De Pietro era assessore e quindi corresponsabile di tanti guai lasciati ai margheritani. I debiti fuori bilancio, creati anche da chi oggi è all'opposizione, quelli sì sono stati pagati e dovranno essere pagati dai margheritani. Per questo, signori consiglieri, almeno in questi frangenti cercate di essere onesti con voi stessi. Questa amministrazione ha profuso un notevole impegno nell'accertamento straordinario dei residui (altro compito gravoso richiesto dalla Corte dei Conti) sistemando pratiche rivenienti dal passato. Ribadisco che questa amministrazione non ha scientemente provocato l'eccesso di spesa, ma solo dato indirizzi per il conseguimento del massimo risparmio come certificato dagli atti del responsabile del Servizio finanziario. L'esempio più lampante è quello del personale assunto con la mobilità che ha consentito di risparmiare decine di migliaia di euro, limitando al massimo il ricorso alle ditte esterne, ma garantendo interventi in settori nevralgici come quelli delle manutenzioni stradali, degli impianti elettrici, degli impianti idrici e delle opere edili. Questa amministrazione è solida e conta su undici consiglieri per portare avanti il programma di rinascita e rilancio economico e sociale di Margherita di Savoia».