Maggioranza perde ancora pezzi ma si garantisce il bilancio
Governo della città in 9, basta un passo falso per cadere
martedì 21 giugno 2016
10.31
La nuova giunta ha retto, anche se ormai si tratta di una nuova maggioranza. Il sindaco Paolo Marrano governa la città col minimo dei consiglieri necessari ma gli è bastato per vedere approvato il bilancio di previsione degli anni 2016-2018. Lo schema di votazione ha rappresentato la nuova geografia del Coniglio Comunale: 9 favorevoli e 8 contrari. È chiaro che dopo lo scherzetto fatto agli assessori uscenti e ai loro successori il primo cittadino abbia perso 3 componenti della maggioranza. Gli accordi, infatti, prevedevano una rotazione di incarichi partendo dai 4 asessori eletti da 3 anni circa. Quindi, fuori Angela Cristiano, Michele Damato, Leonardo Lamonaca e Salvatore Giannino e dentro sicuramente Carlo Ronzino, Carmen Spera e Ilaria Barra. L'unico riconfermato era Vincenzo Ippolito al bilancio in quanto fresco di nomina. Poi, per motivi che il primo cittadino non ha chiarito, le carte in tavola sono cambiate e la maggioranza ha perso ancora pezzi: Lamonaca e Ippolito fuori, ma per loro il problema non era certamente questo, infatti il primo aveva pronte le dimissioni, ma il patto tradito fra le parti. Ilaria Barra si è associata ai 2 perché non ha ricevuto l'assessorato promesso e se la matematica non è un'opinione restano solo in 9 al comando, perché Grazia Galiotta si è dissociata da tempo dal gruppo di maggioranza pur essendo prima degli eletti, tanto da ricoprire la carica di presidente del consiglio al posto di Raffaele Rutigliano dimissionario. Gli altri degli 8 sono i 4 consiglieri di minoranza: Vincenzo De Pietro, Antonella Cusmai, Ruggiero Piccolo e Domenico Lodispoto.
Un governo in bilico perché basta il passo falso di uno per far cadere tutti, ma nel frattempo però Marranno ha garantito almeno sulla carta altri altri 2 anni di vita ai suoi, giusto il tempo di finire il mandato, ed è riuscito a far approvare il bilancio. Poco chiari restano ancora per i cittadini la gestione dei rifiuti per cui come afferma il sindaco: «C'è già un'ordinanza pronta in favore della Barsa di Barletta disponibile a mantenere le stesse misure contrattuali che il comune attualmente affronta. Io non voglio aumentare le tasse ai cittadini, per questo non ho accettato la proposta della Sia di aumento dei canoni»; l'ampliamento del cimitero che ancora non si è capito come avverrà e se i terreni sono comunali o privati.
Un governo in bilico perché basta il passo falso di uno per far cadere tutti, ma nel frattempo però Marranno ha garantito almeno sulla carta altri altri 2 anni di vita ai suoi, giusto il tempo di finire il mandato, ed è riuscito a far approvare il bilancio. Poco chiari restano ancora per i cittadini la gestione dei rifiuti per cui come afferma il sindaco: «C'è già un'ordinanza pronta in favore della Barsa di Barletta disponibile a mantenere le stesse misure contrattuali che il comune attualmente affronta. Io non voglio aumentare le tasse ai cittadini, per questo non ho accettato la proposta della Sia di aumento dei canoni»; l'ampliamento del cimitero che ancora non si è capito come avverrà e se i terreni sono comunali o privati.