Lungomare fra bellezza e degrado. I residenti vogliono risposte

Spettacolo del mare e scempio dei rifiuti. La situazione peggiora

lunedì 11 gennaio 2016 08.48
A cura di Giuseppe Capacchione
Di giorno un punto in cui osservare il mare, di notte oggetto di vandalismo. La denuncia arriva anche da chi abita vicino: il lungomare fra rifiuti e degrado è irriconoscibile. Ormai è noto che uno dei punti di attrazione per il turismo estivo a Margherita di Savoia siano proprio quei 4 chilometri di lungomare che percorrono un bel tratto della costa salinara. Chiusa la stagione estiva, cala il sipario sulla cittadina pugliese e se qualche residente non ha voglia di fare la raccolta differenziata, getta il sacchetto d'immondizia ai piedi delle palme. Basta fare un giro lungo l'area verso le ore 23 per trovare conferma e vedere coi propri occhi tutto questo. I cestini, messi per gettare semplicemente un fazzoletto o una carta, sono colmi di buste d'immondizia e di buste con medicinali, come nel caso del cestino di fronte alla rotonda, come vengono definiti i 2 belvedere dai salinari vista la loro forma rotonda, del centro. Ogni angolo è un potenziale punto di raccolta rifiuti, anche sul belvedere, da cui si dovrebbe ammirare la bellezza della spiaggia salinara, è possibile trovare sacchi neri colmi di vestiti. Ci sono delle aiuole che ormai sono diventate vere discariche in cui vengono depositate sia la bottiglia di plastica che l'anta in legno di un armadio. Alcuni residenti denunciano e altri ne sono la causa, perché non è immaginabile che un cittadino che abiti in via Barletta faccia 2 chilometri per gettare il sacchetto nella zona centrale del lungomare e viceversa. La colpa non può essere data neanche agli operai della Sia, azienda che gestisce la nettezza urbana, perché anche se si volesse pensare che non svolgano correttamente il proprio dovere, comunque nessun residente è tenuto ad abbandonare rifiuti in qualsiasi punto della città.

I cittadini cercano risposte dalla classe politica e se le palme sono tagliate e gettate sulla pavimentazione o sono decadenti, per loro è solo simbolo di uno scarso interesse per il decoro pubblico. Ormai, il verde che c'era sul lungomare non può essere definito tale, perché fra il punteruolo rosso e l'incuranza di chi dovrebbe curarlo, è diventano uno scenario non certo da immortale su una cartolina. I 2 belvedere di bello offrono solo ciò che la natura riesce a proteggere dal degrado. La rotonda del quartiere Punta Pagliaio, precisamente di fronte al punto in cui un tempo c'era la cooperativa dei pescatori, è la più nuova delle 2 e comunque presenta segni di inciviltà: lampioni danneggiati, pavimentazione non regolare, muretti scritti da qualche ragazzo che conta con le parole di baci dati, come fanno i galeotti con i segni sul muro per contare i giorni che passano, e l'immancabile immondizia gettata fra l'erba delle aiuole e lungo i corridoi per accedere alla spiaggia anch'essa poco curata. Stessa cosa per la rotonda al centro del lungomare. In quel punto, oltre ai rifiuti ormai indifferenziati, si possono non vedere le luci accese, basti solo pensare che i fari intorno alla centrale rosa dei venti sono lì solo in perenne memoria. I cittadini lamentano anche lo stato della pavimentazione che contiene molti punti d'inciampo, come le buche, e sperano che gli amministratori li ascoltino.
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