Legge Cirinnà non può violare la famiglia tradizionale
Si matrimonio uomo-donna, no stesso sesso e adozioni
mercoledì 18 maggio 2016
9.14
«Non sono in dubbio i diritti delle minoranze, ma non è giusto violare i diritti della famiglia tradizionale». Ad affermarlo è Lorenzo Piazzolla, coordinatore provinciale dei Conservatori e riformisti, che ha continuato: «Il nostro movimento è stato l'unico a non dare libertà di voto al suo gruppo Parlamentare. Questo perché le idee sul decreto Cirinnà erano chiare sin da subito: si alla convinza fra persone dello stesso sesso (indipendente dal legame), ma no al matrimonio e alla stepchild adoption. Per unioni si intende l'estensione di alcuni diritti (copertura sanitaria e assistenza sociale, per esempio) e doveri di una coppia sposata a persone che si uniscono per diverse cause e affetti».
«Noi di CoR siamo convinti che un bambino debbas crescere in una famiglia formata da mamma e papà uniti dal vincolo del matrimonio, atto riconosciuto dalla Repubblica italiana come unica unione basata sull'amore e finalizzata alla procreazione. Concetto avvalorato da tesi sociologiche. Anche per lo sviluppo psichico un bambino ha bisogno delle due figure genitoriali per identificarsi sessualmente. Voglio ricordare a tutti gli amministratori che le leggi della natura e di nostro Signore vanno studiate, apprese e rispettate senza la presunzione di poterle cambiare. Se l'uomo altera queste leggi, inizia il cammino verso la propria fine».
«Noi di CoR siamo convinti che un bambino debbas crescere in una famiglia formata da mamma e papà uniti dal vincolo del matrimonio, atto riconosciuto dalla Repubblica italiana come unica unione basata sull'amore e finalizzata alla procreazione. Concetto avvalorato da tesi sociologiche. Anche per lo sviluppo psichico un bambino ha bisogno delle due figure genitoriali per identificarsi sessualmente. Voglio ricordare a tutti gli amministratori che le leggi della natura e di nostro Signore vanno studiate, apprese e rispettate senza la presunzione di poterle cambiare. Se l'uomo altera queste leggi, inizia il cammino verso la propria fine».