Legambiente, “Lavorare in sinergia per soluzione a ferita ambientale decennale”
Il canale di Foce Carmosina torna di nuovo all'attenzione delle istituzioni
mercoledì 9 ottobre 2019
20.00
Il circolo Legambiente Margherita di Savoia interviene in merito alla questione del Canale di Foce Carmosina finito sui tavoli istituzionali per via di alcune anomalie, come il colore rossastro dell'acqua che poi sfocia in mare.
Di seguito la nota:
«In questi giorni assistiamo sulla stampa e su social network di dichiarazioni, risposte, denunce, esposti in merito all'annosa questione del Canale Carmosino di Margherita di Savoia.
Premettendo che siamo contenti che a più voci finalmente si sta ponendo attenzione al tema, è altrettanto vero però che magari, la stessa determinazione che le istituzioni di vario livello ci mettono nel rispondersi e controbattersi, sarebbe opportuno che la mettessero nel collaborare per poter risolvere una ferita che da ormai oltre dieci anni attanaglia il territorio di Margherita di Savoia.
Come Legambiente Margherita di Savoia abbiamo seguito tale problema che si protrae da ormai dieci anni e il susseguirsi di tavoli tecnici, conferenze di servizi, indagini della procura di Foggia hanno portato ad un nulla di fatto, visto che a fine 2019 stiamo ancora parlando e discutendo di tale fenomeno.
Ci appelliamo, pertanto, a quelle stesse istituzioni locali, provinciali e regionali affinché finalmente si ponga la parola "fine" a questa ferita ambientale che da troppi anni colpisce il nostro territorio. I canali e i fiumi molto spesso diventano "nascondiglio" per scarichi illegali e questo non fa altro che danneggiare il nostro mare. Non basta pertanto sbarrare le foci a luglio ed agosto, perché da settembre tutto torna a finire lì dov'è il loro sbocco naturale».
Circolo Legambiente Margherita di Savoia
Di seguito la nota:
«In questi giorni assistiamo sulla stampa e su social network di dichiarazioni, risposte, denunce, esposti in merito all'annosa questione del Canale Carmosino di Margherita di Savoia.
Premettendo che siamo contenti che a più voci finalmente si sta ponendo attenzione al tema, è altrettanto vero però che magari, la stessa determinazione che le istituzioni di vario livello ci mettono nel rispondersi e controbattersi, sarebbe opportuno che la mettessero nel collaborare per poter risolvere una ferita che da ormai oltre dieci anni attanaglia il territorio di Margherita di Savoia.
Come Legambiente Margherita di Savoia abbiamo seguito tale problema che si protrae da ormai dieci anni e il susseguirsi di tavoli tecnici, conferenze di servizi, indagini della procura di Foggia hanno portato ad un nulla di fatto, visto che a fine 2019 stiamo ancora parlando e discutendo di tale fenomeno.
Ci appelliamo, pertanto, a quelle stesse istituzioni locali, provinciali e regionali affinché finalmente si ponga la parola "fine" a questa ferita ambientale che da troppi anni colpisce il nostro territorio. I canali e i fiumi molto spesso diventano "nascondiglio" per scarichi illegali e questo non fa altro che danneggiare il nostro mare. Non basta pertanto sbarrare le foci a luglio ed agosto, perché da settembre tutto torna a finire lì dov'è il loro sbocco naturale».
Circolo Legambiente Margherita di Savoia