Legambiente: «Ci sono ratti sul corso principale»
Il Comune deve fronteggiare il problema dei rifiuti e la crisi delle saline
martedì 7 aprile 2015
12.07
«Invasione di zanzare, ratti, sporcizia per le strade». Così la Legambiente di Margherita di Savoia, con una nota, denuncia il degrado ambientale della città. «La crisi della raccolta dei rifiuti – continua Legambiente - ora è segnata dal passaggio alla nuova azienda, SIAFG4, che si trova a dover fare i conti con una situazione insostenibile. Nonostante i primi interventi di disinfestazione e derattizzazione partiti alla fine di marzo, e che procederanno con cadenza mensile, numerose sono state le segnalazioni e le denunce da parte di cittadini che in questi giorni si sono trovati durante le ore serali a passeggiare con i ratti sul corso principale del paese. Scenari inaccettabili per un paese che si vanta di aver avuto la bandiera blu e prossimo all'apertura della stagione balneare. Tale situazione è stata favorita dalla mala gestione della raccolta dei rifiuti che ha lasciato il paese in preda al degrado.
Con l'arrivo della nuova azienda, la SIAFG4, si spera che la raccolta differenziata possa avere un nuovo inizio, così come sta avvenendo nelle vicine Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia. Dove l'azienda sta gestendo egregiamente il sistema, attraverso una capillare e costante informazione, formazione e sensibilizzazione. Ciò che a Margherita di Savoia è mancata completamente».
«Apprendiamo con piacere – prosegue Legambiente - che la Giunta Comunale con delibera n. 41 del 9 marzo 2015 ha istituito ufficialmente l'Osservatorio Rifiuti Zero che vede la presenza e partecipazione di associazioni e cittadini comuni con il compito di monitorare con continuità il percorso verso Rifiuti Zero. Tralasciando che la Legambiente cittadina è stata tenuta fuori da tale osservatorio, ci auguriamo che tale iniziativa, che per la prima volta vede direttamente i cittadini coinvolti, non sia solo fumo negli occhi, ma che concretamente possa incidere sul processo decisionale e di gestione in materia di rifiuti e raccolta differenziata del nostro paese. Inoltre, auspichiamo, come già proposto in passato Consiglio comunale, di istituire una vera commissione ambiente che controllasse e valutasse i vari argomenti inerenti la tematica ambientale rilasciando pareri scritti».
La Legambiente si esprime anche sulla crisi delle saline: «Se la situazione dell' Atisale spa non riuscisse a migliorare, non solo causerebbe una grave crisi finanziaria e sociale per tutti noi, ma potrebbe anche nuocere gravemente a tutto il territorio e al sistema ambientale che proprio grazie all'azione produttiva dell'azienda è in vita. La nostra Riserva Naturale e Zona Umida esiste proprio perché esiste la produzione del sale che nel caso cessasse, la biodiversità del territorio e dei luoghi protetti potrebbe subire un duro colpo».
Infine, la Legambiente denuncia le forti mareggiate che in questi giorni hanno parzialmente distrutto le dune di sabbia a protezione degli arenili e dei terreni coltivati: « Alcune colture sono state inondate, causando danni irreversibili nella zona di Foce Carmosina. I massi, posati in mare a protezione della costa, sono ormai dissestati e a ben poco riescono a svolgere la loro funzione di protezione. Per prevenire danni ancora più gravi alle colture e per salvaguardare l'incolumità degli operatori agricoli, occorre un intervento immediato e risolutivo».
Con l'arrivo della nuova azienda, la SIAFG4, si spera che la raccolta differenziata possa avere un nuovo inizio, così come sta avvenendo nelle vicine Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia. Dove l'azienda sta gestendo egregiamente il sistema, attraverso una capillare e costante informazione, formazione e sensibilizzazione. Ciò che a Margherita di Savoia è mancata completamente».
«Apprendiamo con piacere – prosegue Legambiente - che la Giunta Comunale con delibera n. 41 del 9 marzo 2015 ha istituito ufficialmente l'Osservatorio Rifiuti Zero che vede la presenza e partecipazione di associazioni e cittadini comuni con il compito di monitorare con continuità il percorso verso Rifiuti Zero. Tralasciando che la Legambiente cittadina è stata tenuta fuori da tale osservatorio, ci auguriamo che tale iniziativa, che per la prima volta vede direttamente i cittadini coinvolti, non sia solo fumo negli occhi, ma che concretamente possa incidere sul processo decisionale e di gestione in materia di rifiuti e raccolta differenziata del nostro paese. Inoltre, auspichiamo, come già proposto in passato Consiglio comunale, di istituire una vera commissione ambiente che controllasse e valutasse i vari argomenti inerenti la tematica ambientale rilasciando pareri scritti».
La Legambiente si esprime anche sulla crisi delle saline: «Se la situazione dell' Atisale spa non riuscisse a migliorare, non solo causerebbe una grave crisi finanziaria e sociale per tutti noi, ma potrebbe anche nuocere gravemente a tutto il territorio e al sistema ambientale che proprio grazie all'azione produttiva dell'azienda è in vita. La nostra Riserva Naturale e Zona Umida esiste proprio perché esiste la produzione del sale che nel caso cessasse, la biodiversità del territorio e dei luoghi protetti potrebbe subire un duro colpo».
Infine, la Legambiente denuncia le forti mareggiate che in questi giorni hanno parzialmente distrutto le dune di sabbia a protezione degli arenili e dei terreni coltivati: « Alcune colture sono state inondate, causando danni irreversibili nella zona di Foce Carmosina. I massi, posati in mare a protezione della costa, sono ormai dissestati e a ben poco riescono a svolgere la loro funzione di protezione. Per prevenire danni ancora più gravi alle colture e per salvaguardare l'incolumità degli operatori agricoli, occorre un intervento immediato e risolutivo».