La via della povertà a Margherita, l'altra faccia dei salinari

Scarti di frutta e verdura per sfamare le proprie famiglie

martedì 29 dicembre 2015 19.11
A cura di Giuseppe Capacchione
Chiuso il mercato del cibo si apre il mercato degli scarti che diventano cibo. Per alcuni salinari non può essere diversamente e per portare qualcosa sulla tavola delle proprie famiglie rovistano fra le verdure e la frutta scartate sui banchi vendita. Un cammino di umiliazione ricco di dignità per questi salinari che ogni giovedì, appena i mezzi degli esercenti vanno via, spuntano dal nulla in cerca di qualche resto accettabile. Alla chiusura del mercato settimanale, la scena è sempre la stessa: donne e ragazze che con i loro lunghi grembiuli fanno un fagotto coi resti di cibo che riescono a trovare e uomini che portano via intere cassette con ciò che resta di finocchi, mandarini, cime di rape. Si guardano intorno come se fossero ladri con la consapevolezza di portare via qualcosa che non appartiene a loro e scappano come se avessero fra le mani un grande bottino.

Evidentemente, un peperone non integro o una melanzana non bella da vedere, per loro è come manna nel deserto. Chi scarta il cibo e chi si ciba di scarti, un paradosso che va di scena a distanza di pochi minuti e rivela che non c'è bisogno di guardare lontano perché il disagio è dentro le case dei salinari. Ogni settimana a Margherita di Savoia la via della povertà è percorsa da uomini e donne che, come la ragazza che si ferma ad annusare gli scarti che raccoglie dalle cassette rovesciate sul marciapiede, cercano di donare alle proprie famiglie un pasto di seconda mano.