La storia di Letizia Bisceglie: “Da Margherita a Copenaghen, vorrei portare la Bellezza nella città delle Saline”

Una giovane margheritana emigrata all'estero si racconta e propone un'iniziativa

mercoledì 20 luglio 2022 13.58
A cura di Cristiana Lenoci
Sono tante le persone che, dopo essere nate e cresciute a Margherita di Savoia, per esigenze professionali o personali decidono di trasferirsi altrove. Molte se ne vanno via a malincuore, portandosi dietro il profumo del mare e il calore del sole, altre ci tornano spesso per nostalgia o per rivedere la famiglia e gli amici rimasti, altre ancora- come Letizia- ci ritornano portando con sé la voglia di fare qualcosa di positivo per la città in cui si è nati.

La storia di Letizia Bisceglie, classe 1991, è quella di una giovane "figlia" di Margherita di Savoia, che dopo il diploma ha deciso- come tanti altri giovani come lei- di lavorare per conquistare l'autonomia e rendersi indipendente dalla propria famiglia.

L'abbiamo intercettata perché, un po' di tempo fa, aveva lanciato un'iniziativa per promuovere e diffondere la Bellezza nella sua città di origine, in cui torna appena può e alla quale è molto legata.

"Piantiamola" è il titolo dell'iniziativa di Letizia, che prevedeva di piantare semi di fiori sia sul lungomare che nelle zone del centro cittadino. "La mia proposta è rimasta ferma al vaglio degli amministratori a cui l'ho inviata, spero che possa trovare seguito aldilà delle lungaggini burocratiche, e che vi siano altri cittadini che vogliano unirsi a me per renderla possibile", ha detto Letizia.

Il suo percorso è simile a quello di tanti giovani che preferiscono emigrare dai paesi del Sud Italia per trovare non solo sbocchi professionali, ma anche stimoli culturali. "Appena ho potuto ho lasciato Margherita e mi sono trasferita a Roma, dove ho vissuto per tre anni. Al terzo anno ho pensato che fosse importante per me fare un'esperienza all'estero. così, dopo aver considerato diverse città europee, ho pensato di trasferirmi a Copenaghen, una città green e a misura d'uomo, di cui mi sono perdutamente innamorata", ha raccontato.

Circa l'evento che ha pensato di realizzare nella città salinara, ha specificato: "Vorrei organizzare questo evento a Margherita di Savoia non solo per la bellezza che i fiori possono conferire ad un paese, ma anche per stimolare le persone a prendersi cura del verde e a rispettarlo. Penso che in ogni paese/città la natura e l'uomo debbano vivere in modo coeso e armonioso, non in contrasto uno con l'altro".

Abbiamo rivolto a Letizia qualche domanda, approfittando della sua disponibilità e del desiderio di raccontare la sua bella storia di giovane emigrata che non ha perso la voglia di migliorare la sua città di origine.

R: Quali sono le cose che hai visto a Copenaghen, e che vorresti fossero realizzate anche a Margherita di Savoia?

LB: A Copenaghen ho visto il futuro. Una città minimalista che però ha in sé tutto l'essenziale per vivere serenamente e in modo green, ossia rispettoso dell'ambiente. Ogni volta che vengo qui nel mio paese paradossalmente vedo più automobili che persone, il che mi rattrista e mi fa anche un po' rabbia. Ecco, questo è un tema a cui tengo molto. Vorrei che i miei concittadini imparassero ad usare di più la bicicletta e meno l'auto, e che il Comune cominciasse a rendere sicure le strade, creando anche delle piste ciclabili.

R: Letizia, qual è la tua professione a Copenaghen?

LB: Io lavoro come Team Leader di un Caffè, all'interno di un grande negozio di prodotti alimentari italiani. Si chiama "Supermarco", è famoso in tutta la Danimarca, e possiamo dire che è lo stesso concept di Eataly, ma il titolare è danese. I danesi amano molto l'Italia.

R: Torneresti a vivere in Italia?

LB: Io amo tanto il mio Paese, ma allo stato attuale non ci vivrei assolutamente, sarebbe deleterio. In Danimarca lo Stato lavora a servizio dei cittadini, è un Paese pieno di opportunità, ed ogni diritto civile viene rispettato. A malincuore, non posso dire lo stesso della mia bella Italia.

Letizia però non si piange addosso, anzi. L'amore per la sua terra la porta ancora una volta a credere che sia possibile fare qualcosa per renderla ancora più bella ed ospitale. Che ne dite, la aiutiamo a realizzare tale proposito?