“La Sindone specchio del Vangelo”: un incontro sulla storia della Sindone a Margherita di Savoia
La parrocchia del Santissimo Salvatore ha ospitato una conferenza dedicata alla Sacra Sindone con lo studioso Edmondo Adduci
martedì 8 aprile 2025
19.27
Una serata intensa e ricca di suggestioni, dedicata ad una riflessione su "La Sindone specchio del Vangelo", durante la quale il relatore Edmondo Adduci, studioso della Santa Sindone, ha condotto i presenti in un vero e proprio viaggio nella storia della Sindone, il sacro telo custodito nel Duomo di Torino.
Durante la conferenza, che si è svolta ieri presso la parrocchia del Santissimo Salvatore a Margherita di Savoia, lo studioso Edmondo Adduci ha affrontato in particolare quattro tematiche: la storia della Sacra Sindone, l'antica iconografia cristiana, le principali scoperte scientifiche sulla Sindone ed una parte spirituale relativa a cosa ha realmente patito Gesù.
«È importante, soprattutto per noi Cristiani, conoscere la Sacra Sindone perché racconta tutto ciò che i Vangeli raccontano circa la Passione, la Morte e soprattutto la Risurrezione di Gesù», ha spiegato il relatore all'inizio dell'incontro.
L'incontro ha rappresentato una vera e propria cronistoria sulla Sindone, in cui lo studioso ha offerto numerosi spunti, anche sulla questione della datazione e dell'autenticità. Nell'ultima parte è stato fatto un confronto con i Vangeli, in cui è emersa una perfetta sintonia con quello che si vede sulla Sindone. Infine sono state mostrate ai presenti alcune fedeli riproduzioni degli strumenti usati durante la Passione di Gesù.
«La Sindone dimostra che Gesù ha donato la sua vita per noi e che la Passione non è stata uno scherzo, soprattutto considerando i metodi di persecuzione dei romani che utilizzavano strumenti cruenti per aumentare la sofferenza. E tutto questo è accaduto perché Cristo è venuto a testimoniare, prima con la parola e poi con i fatti, che Dio ama l'uomo e vuole la sua salvezza. È questo l'amore vero, che indica un richiamo ad una infinita tenerezza e misericordia di Dio, che si è trasformata in una immensa sofferenza con dolori atroci. Questo cammino non finisce con il Venerdì Santo, ma nel giorno della Risurrezione, in cui Gesù vuole offrirci una nuova vita attraverso la credibilità del suo percorso di passione e sofferenza», spiega Don Matteo Martire.
Durante la conferenza, che si è svolta ieri presso la parrocchia del Santissimo Salvatore a Margherita di Savoia, lo studioso Edmondo Adduci ha affrontato in particolare quattro tematiche: la storia della Sacra Sindone, l'antica iconografia cristiana, le principali scoperte scientifiche sulla Sindone ed una parte spirituale relativa a cosa ha realmente patito Gesù.
«È importante, soprattutto per noi Cristiani, conoscere la Sacra Sindone perché racconta tutto ciò che i Vangeli raccontano circa la Passione, la Morte e soprattutto la Risurrezione di Gesù», ha spiegato il relatore all'inizio dell'incontro.
L'incontro ha rappresentato una vera e propria cronistoria sulla Sindone, in cui lo studioso ha offerto numerosi spunti, anche sulla questione della datazione e dell'autenticità. Nell'ultima parte è stato fatto un confronto con i Vangeli, in cui è emersa una perfetta sintonia con quello che si vede sulla Sindone. Infine sono state mostrate ai presenti alcune fedeli riproduzioni degli strumenti usati durante la Passione di Gesù.
«La Sindone dimostra che Gesù ha donato la sua vita per noi e che la Passione non è stata uno scherzo, soprattutto considerando i metodi di persecuzione dei romani che utilizzavano strumenti cruenti per aumentare la sofferenza. E tutto questo è accaduto perché Cristo è venuto a testimoniare, prima con la parola e poi con i fatti, che Dio ama l'uomo e vuole la sua salvezza. È questo l'amore vero, che indica un richiamo ad una infinita tenerezza e misericordia di Dio, che si è trasformata in una immensa sofferenza con dolori atroci. Questo cammino non finisce con il Venerdì Santo, ma nel giorno della Risurrezione, in cui Gesù vuole offrirci una nuova vita attraverso la credibilità del suo percorso di passione e sofferenza», spiega Don Matteo Martire.