La natura si riprende i suoi spazi: nidi di Gruccione nelle dune di sabbia a zona Orno
Giannino: «L'assenza dell'uomo lo ha reso luogo sicuro»
lunedì 11 maggio 2020
08.00
La natura che si riprende i suoi spazi. Non era mai successo a memoria d'uomo che una qualsiasi specie di uccelli nidificasse sulla spiaggia. Ma è quello che si è verificato in maniera del tutto straordinaria a Margherita di Savoia, negli arenili di zona Orno, a nord del centro abitato. Approfittando della quarantena forzata che il Covid-19 ha fatto vivere agli abitanti del posto, uno stormo di gruccioni ha fatto i propri nidi nelle dune di sabbia ("u tròune", il trono, in dialetto salinaro) costruite in passato dagli arenaiuoli per impedire che il mare invadesse i campi coltivati. A monitorare questo fenomeno è Salvato Giannino, presidente dell'associazione "Fare natura pro natura" di Margherita e fotografo naturalista.
«Il Gruccione è originario dell'Africa, vive in un'area compresa fra il Sudan e la Nigeria - ha affermato -. È un passeriforme, quindi un uccello che compie migrazioni stagionali. Arriva nella nostra area nel mese di aprile e sceglie come suo habitat luoghi sicuri vicino ai corsi d'acqua». Questo sta a indicare come l'assenza dell'uomo abbia reso quel tratto di costa ideale per deporre le uova. «In genere - ha continuato - scavano i nidi su pareti verticali fatte di sabbia oppure di roccia friabile. Con il becco formano cunicoli profondi circa 3 metri. Una delle caratteristiche principali del Gruccione è il suo spirito coloniale. Se una coppia scava il suo nido, presto si aggregano altre coppie fino formare sulla parete una serie di buchi uno vicino all'altro».
Le segnalazioni sono arrivate dai contadini che lavorano in zona Orno che hanno notato la presenza di uccelli colorati scambiati per pappagalli, a testimonianza del fatto che nella storia recente mai si erano visti sul litorale salinaro. Non è una specie in via di estinzione ma comunque protetta ed è vietata la caccia. «Si tratta di una caso straordinario - ha sottolineato l'esperto - dovuto alla scarsa presenza dell'uomo in spiaggia. Adesso si pone un altro problema: la custodia dei nidi. Ho sensibilizzato i contadini affinché non si avvicinino ai cunicoli e non provochino l'abbandono dei nidi».
«Il Gruccione è originario dell'Africa, vive in un'area compresa fra il Sudan e la Nigeria - ha affermato -. È un passeriforme, quindi un uccello che compie migrazioni stagionali. Arriva nella nostra area nel mese di aprile e sceglie come suo habitat luoghi sicuri vicino ai corsi d'acqua». Questo sta a indicare come l'assenza dell'uomo abbia reso quel tratto di costa ideale per deporre le uova. «In genere - ha continuato - scavano i nidi su pareti verticali fatte di sabbia oppure di roccia friabile. Con il becco formano cunicoli profondi circa 3 metri. Una delle caratteristiche principali del Gruccione è il suo spirito coloniale. Se una coppia scava il suo nido, presto si aggregano altre coppie fino formare sulla parete una serie di buchi uno vicino all'altro».
Le segnalazioni sono arrivate dai contadini che lavorano in zona Orno che hanno notato la presenza di uccelli colorati scambiati per pappagalli, a testimonianza del fatto che nella storia recente mai si erano visti sul litorale salinaro. Non è una specie in via di estinzione ma comunque protetta ed è vietata la caccia. «Si tratta di una caso straordinario - ha sottolineato l'esperto - dovuto alla scarsa presenza dell'uomo in spiaggia. Adesso si pone un altro problema: la custodia dei nidi. Ho sensibilizzato i contadini affinché non si avvicinino ai cunicoli e non provochino l'abbandono dei nidi».