Incendio in azienda agricola, Don Matteo Martire: «Dolore per le famiglie rimaste senza lavoro»
E assicura: «La Chiesa salinara si adopererà per sostenere le famiglie»
venerdì 27 luglio 2018
12.52
In merito all'incendio dalle vaste proporzioni di un'azienda agricola di Margherita di Savoia, verificatosi la scorsa notte, Don Matteo Martire, Direttore dell' "Ufficio Diocesano per i problemi sociali e del lavoro, giustizia, pace e custodi del creato", ha redatto un nota di cui si trasmette il testo integrale:
A nome di Mons. Arcivescovo, di questo Ufficio Diocesano, dei parroci e dell'intera Chiesa che è in Margherita di Savoia, esprimo la piena solidarietà e la vicinanza nella preghiera ai titolari e ai dipendenti dell'Azienda "Nuova Agricoltura" di Margherita di Savoia, quasi completamente distrutta nella notte scorsa da un incendio di vaste proporzioni. Rimettendoci all'operato dei carabinieri e dell'autorità giudiziaria per le necessarie indagini ai fini della comprensione della causa del rogo, tuttavia sentiamo il dovere, insieme anche all'autorità civile e l'intera città, di condividere il dolore delle cento famiglie rimaste senza lavoro e senza futuro . Ormai prossimi alla festa patronale del SS. Salvatore, dove rifletteremo sul tema "Costruire una città nuova intorno a Cristo, fontana antica", siamo certi che il Signore darà la forza a questi onesti lavoratori di rialzarsi e di riprendere la propria attività produttiva, da sempre contrassegnata dai valori sociali cristiani e da un profondo senso di legalità. Nel frattempo, la chiesa salinara si adopererà, nel limite delle sue possibilità e nel suo specifico, a sostenere con ogni sforzo queste famiglie, ora molto prostrate e provate.
A nome di Mons. Arcivescovo, di questo Ufficio Diocesano, dei parroci e dell'intera Chiesa che è in Margherita di Savoia, esprimo la piena solidarietà e la vicinanza nella preghiera ai titolari e ai dipendenti dell'Azienda "Nuova Agricoltura" di Margherita di Savoia, quasi completamente distrutta nella notte scorsa da un incendio di vaste proporzioni. Rimettendoci all'operato dei carabinieri e dell'autorità giudiziaria per le necessarie indagini ai fini della comprensione della causa del rogo, tuttavia sentiamo il dovere, insieme anche all'autorità civile e l'intera città, di condividere il dolore delle cento famiglie rimaste senza lavoro e senza futuro . Ormai prossimi alla festa patronale del SS. Salvatore, dove rifletteremo sul tema "Costruire una città nuova intorno a Cristo, fontana antica", siamo certi che il Signore darà la forza a questi onesti lavoratori di rialzarsi e di riprendere la propria attività produttiva, da sempre contrassegnata dai valori sociali cristiani e da un profondo senso di legalità. Nel frattempo, la chiesa salinara si adopererà, nel limite delle sue possibilità e nel suo specifico, a sostenere con ogni sforzo queste famiglie, ora molto prostrate e provate.