Incendio di San Pio, un uomo avrebbe confessato
Scossa l'intera comunità, fervente attività d'indagine dei carabinieri
martedì 13 dicembre 2016
10.47
«Un gesto inqualificabile e dissacrante, non ci sono parole per definirlo». Le tristi parole del vescovo monsignor Giovan Battista Pichierri, sintetizzano lo stato d'animo di una comunità costretta da un gesto doloso a misurarsi con l'impietosa visione di una chiesetta, quella di San Pio a Margherita di Savoia, distrutta e ridotta in cenere e legna bruciata.
La chiesetta doveva essere destinata ad accogliere alcuni indigenti dopo un recente sfratto e forse in questo si poteva già ravvisare il movente doloso dietro l'incendio del 18 ottobre scorso, subito ipotizzato a scapito di un eventuale evento accidentale. «Una cultura dell'indifferenza» ammonì Pichierri, che però non ha riguardato i Carabinieri della città delle Saline, subito attivi e in fervente attività d'indagine conclusesi traendo in arresto C.A. di Barletta, classe 1977, in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dall'Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Foggia.
Il soggetto sarebbe stato individuato come l'autore dell'incendio doloso appiccato lo scorso 18 ottobre al prefabbricato in legno di circa 250 mq, di proprietà della locale comunità parrocchiale "San Pio", che era stato individuato dalla locale Amministrazione comunale per ospitare alcuni nuclei familiari sgomberati dagli immobili comunali "ex mercato coperto ed ex scuola media", occupati abusivamente. Le inconfutabili prove a carico dell'uomo, trovate dai militari operanti, avrebbero spinto il barlettano, nei giorni successivi all'incendio, a confessare la propria colpevolezza alla presenza del proprio legale proprio negli uffici della locale Stazione; gli elementi raccolti dagli operatori hanno spinto gli stessi a formulare una richiesta di misura cautelare poiché si è ritenuto che la libertà del soggetto in attesa del giudizio potesse costituire un grave rischio per la locale comunità, già provata da quanto accaduto precedentemente.
La chiesetta doveva essere destinata ad accogliere alcuni indigenti dopo un recente sfratto e forse in questo si poteva già ravvisare il movente doloso dietro l'incendio del 18 ottobre scorso, subito ipotizzato a scapito di un eventuale evento accidentale. «Una cultura dell'indifferenza» ammonì Pichierri, che però non ha riguardato i Carabinieri della città delle Saline, subito attivi e in fervente attività d'indagine conclusesi traendo in arresto C.A. di Barletta, classe 1977, in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dall'Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Foggia.
Il soggetto sarebbe stato individuato come l'autore dell'incendio doloso appiccato lo scorso 18 ottobre al prefabbricato in legno di circa 250 mq, di proprietà della locale comunità parrocchiale "San Pio", che era stato individuato dalla locale Amministrazione comunale per ospitare alcuni nuclei familiari sgomberati dagli immobili comunali "ex mercato coperto ed ex scuola media", occupati abusivamente. Le inconfutabili prove a carico dell'uomo, trovate dai militari operanti, avrebbero spinto il barlettano, nei giorni successivi all'incendio, a confessare la propria colpevolezza alla presenza del proprio legale proprio negli uffici della locale Stazione; gli elementi raccolti dagli operatori hanno spinto gli stessi a formulare una richiesta di misura cautelare poiché si è ritenuto che la libertà del soggetto in attesa del giudizio potesse costituire un grave rischio per la locale comunità, già provata da quanto accaduto precedentemente.