In arrivo 74 milioni per demolire i vecchi pescherecci dal Ministero dell'Agricoltura e della sovranità alimentare
Lo comunica il consigliere comunale di Azione, Emanuele Quarta
giovedì 4 gennaio 2024
11.25
«Smembrati, smontati pezzo per pezzo nei cantieri navali e poi rottamati. E' questo il destino cui vanno incontro i pescherecci della flotta italiana grazie al premio per la rottamazione offerto dall'Unione europea. Una situazione che riguarda tutto il Mediterraneo, e che per l'Italia rischia di avere degli effetti molto profondi in particolare in Puglia». È quanto si legge nella nota a firma di Emanuele Quarta, consigliere comunale di Azione.
«Al via la procedura per il finanziamento della demolizione dei pescherecci obsoleti di prossima pubblicazione, il Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare annuncia un pacchetto di aiuti da 74 milioni di euro.
L'Obiettivo dichiarato dall'Unione europea e recepito dagli stati membri è quello contribuire alla sostenibilità ambientale, mediante la riduzione dello sforzo della Pesca e il rinnovo della flotta, che difatti sancirebbe la fine alla pesca a strascico italiana.
Se a beneficiare dei cosiddetti "incentivi alla demolizione dei pescherecci" saranno solo i proprietari del 15% delle imbarcazioni da pesca, resta la necessità di prevedere adeguate misure sociali di accompagnamento per gli oltre mille lavoratori che usciranno dal settore, per i quali è attualmente prevista soltanto l'indennità di disoccupazione.
Con il decreto dirigenziale del Ministero dell'Agricoltura e della sovranità alimentare si prevede il fermo definitivo delle imbarcazioni più datate e la predilezione alla rottamazione delle imbarcazioni della pesca a strascico, a cui l'Ue aveva nel tempo fortemente limitato le giornate di pesca, rendendo sempre più difficile lo svolgimento dell'attività, determinando il collasso del settore ittico italiano e dell'intera filiera».
«Al via la procedura per il finanziamento della demolizione dei pescherecci obsoleti di prossima pubblicazione, il Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare annuncia un pacchetto di aiuti da 74 milioni di euro.
L'Obiettivo dichiarato dall'Unione europea e recepito dagli stati membri è quello contribuire alla sostenibilità ambientale, mediante la riduzione dello sforzo della Pesca e il rinnovo della flotta, che difatti sancirebbe la fine alla pesca a strascico italiana.
Se a beneficiare dei cosiddetti "incentivi alla demolizione dei pescherecci" saranno solo i proprietari del 15% delle imbarcazioni da pesca, resta la necessità di prevedere adeguate misure sociali di accompagnamento per gli oltre mille lavoratori che usciranno dal settore, per i quali è attualmente prevista soltanto l'indennità di disoccupazione.
Con il decreto dirigenziale del Ministero dell'Agricoltura e della sovranità alimentare si prevede il fermo definitivo delle imbarcazioni più datate e la predilezione alla rottamazione delle imbarcazioni della pesca a strascico, a cui l'Ue aveva nel tempo fortemente limitato le giornate di pesca, rendendo sempre più difficile lo svolgimento dell'attività, determinando il collasso del settore ittico italiano e dell'intera filiera».