Identità salinara: «Pessima gestione del consiglio comunale»
«Conduzione inadeguata, si ponga rimedio per rispetto dei cittadini»
sabato 30 luglio 2022
12.14
«La situazione è surreale. I cambi di casacca e le giravolte amministrative degli ultimi 4 anni hanno condizionato il voto anche nell'ultima riunione del consiglio comunale di Margherita di Savoia». Il gruppo Identità salinara ha ribadito forti critiche all'indirizzo dell'amministrazione comunale anche a margine dei lavori di giovedì della massima assise cittadina con all'ordine del giorno, fra l'altro, la discussione sul disciplinare per le acque e fanghi termali.
«Al netto delle assenze "giustificate" abbiamo notato una certa fibrillazione. L'assise pubblica per qualcuno è diventata una opportunità per mettersi in mostra e accreditarsi alla corte del Sindaco. Un tentativo sconclusionato per dimostrare la propria esistenza» è quanto osservato dagli esponenti di opposizione.
«È bene ricordare che dalla votazione è emerso un dato emblematico: 10 voti favorevoli, 1 voto contrario e 2 astenuti. Capitolo favorevoli: 10 voti. Tutti espressi dalla maggioranza lodispotiana, marcatamente miope ma compatta e nel voto. Capitolo astenuti: 2 voti. Impegnate a mettersi in mostra, la prima consigliera passa il tempo a ricercare difetti allo schema disciplinare, salvo poi astenersi. La seconda consigliera punta diritto su una difesa d'ufficio dell'azione amministrativa, in una disperata ricerca di "visibilità", si lancia in uno spropositato utilizzo della parola "coerenza e responsabilità" (magari pensando che gli elettori e gli utenti collegati allo streaming provengano da Marte e non sappiano percepire, ma soprattutto vedere le palesi sinergie messe in campo dalla stessa). Palese è il tentativo di delegittimare ogni forma di minoranza critica, indicativi sono stati i suoi endorsement politici, confusi e frastornati i tentativi di attaccare la minoranza che è dentro e fuori l'assise comunale, senza risparmiare neppure il pubblico. È l'unico caso al mondo di minoranza che ha come obbiettivo quello di fare opposizione all'opposizione: un fenomeno che andrebbe studiato» hanno aggiunto i referenti di Identità salinara.
«Capitolo contrari: 1 voto. C'è da riconoscere al consigliere (Ronzino) l'aver cercato di far ritirare in solitaria l'accapo: sulla sua proposta 11 voti contrari.
Archiviata la votazione, non possiamo che evidenziare una gestione pessima del consiglio comunale, per alcuni il tempo era limitato e i temi trattati dovevano essere circoscritti, per altri (larghe intese) tempi di intervento illimitati e divagazioni continue (il fuori tema occupava il 99% degli interventi). Mentre nell'assise pubblica accadeva l'inverosimile, il presidente risultava impegnato a rispondere a post social, dimenticando finanche chi fosse il capogruppo di Forza Italia.
Riteniamo la gestione del consiglio comunale inaccettabile, inadeguata la sua conduzione, pertanto chiediamo venga posto immediato rimedio. Per noi è necessario ristabilire una elementare dialettica democratica, il rispetto delle regole e l'equità di trattamento, auspichiamo che il cambio di atteggiamento lo pretenda anche il Sindaco di questa città. Non fosse altro che per rispetto dei cittadini ed elettori tutti» hanno concluso.
«Al netto delle assenze "giustificate" abbiamo notato una certa fibrillazione. L'assise pubblica per qualcuno è diventata una opportunità per mettersi in mostra e accreditarsi alla corte del Sindaco. Un tentativo sconclusionato per dimostrare la propria esistenza» è quanto osservato dagli esponenti di opposizione.
«È bene ricordare che dalla votazione è emerso un dato emblematico: 10 voti favorevoli, 1 voto contrario e 2 astenuti. Capitolo favorevoli: 10 voti. Tutti espressi dalla maggioranza lodispotiana, marcatamente miope ma compatta e nel voto. Capitolo astenuti: 2 voti. Impegnate a mettersi in mostra, la prima consigliera passa il tempo a ricercare difetti allo schema disciplinare, salvo poi astenersi. La seconda consigliera punta diritto su una difesa d'ufficio dell'azione amministrativa, in una disperata ricerca di "visibilità", si lancia in uno spropositato utilizzo della parola "coerenza e responsabilità" (magari pensando che gli elettori e gli utenti collegati allo streaming provengano da Marte e non sappiano percepire, ma soprattutto vedere le palesi sinergie messe in campo dalla stessa). Palese è il tentativo di delegittimare ogni forma di minoranza critica, indicativi sono stati i suoi endorsement politici, confusi e frastornati i tentativi di attaccare la minoranza che è dentro e fuori l'assise comunale, senza risparmiare neppure il pubblico. È l'unico caso al mondo di minoranza che ha come obbiettivo quello di fare opposizione all'opposizione: un fenomeno che andrebbe studiato» hanno aggiunto i referenti di Identità salinara.
«Capitolo contrari: 1 voto. C'è da riconoscere al consigliere (Ronzino) l'aver cercato di far ritirare in solitaria l'accapo: sulla sua proposta 11 voti contrari.
Archiviata la votazione, non possiamo che evidenziare una gestione pessima del consiglio comunale, per alcuni il tempo era limitato e i temi trattati dovevano essere circoscritti, per altri (larghe intese) tempi di intervento illimitati e divagazioni continue (il fuori tema occupava il 99% degli interventi). Mentre nell'assise pubblica accadeva l'inverosimile, il presidente risultava impegnato a rispondere a post social, dimenticando finanche chi fosse il capogruppo di Forza Italia.
Riteniamo la gestione del consiglio comunale inaccettabile, inadeguata la sua conduzione, pertanto chiediamo venga posto immediato rimedio. Per noi è necessario ristabilire una elementare dialettica democratica, il rispetto delle regole e l'equità di trattamento, auspichiamo che il cambio di atteggiamento lo pretenda anche il Sindaco di questa città. Non fosse altro che per rispetto dei cittadini ed elettori tutti» hanno concluso.